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Se nel 1980 un terribile incidente stradale
non se lo fosse portato via, probabilmente Rino Gaetano
avrebbe avuto il successo che si
meritava e non sarebbe presente su Bielle. Ma siccome a vent'anni di distanza
dalla sua scomparsa sembra essere stato dimenticato da tutti, non potevamo
non dedicargli una pagina. I brani di Gaetano sono forse unici nel panorama
musicale degli anni '70, spaziano dall'ironico al tragico all'impegnato, i
testi, pungenti ed a tratti ermetici, criticano la società ma senza
lasciarlo intendere troppo. Ad ascoltare adesso le canzoni di Rino, una su
tutte la storica Nuntereggaepiu', non sembra possibile che siano passati più
di vent'anni, tanto è lampante l'attualità degli argomenti.
Senza bisogno di proclami di rivoluzione, insomma, Gaetano ha messo a nudo
con mezzi all'apparenza semplici, tutto il marcio che regnava, e ahimè
regna, nel costume sociale di questa corrottissima Italia.
Ed è per questo che oggi
ci sarebbe ancora tanto bisogno di lui.
Rino Gaetano nasce
il 29 ottobre 1950 a Crotone dove trascorre il primo decennio della
sua vita con i genitori e la sorella Anna. Nel 1960 il padre Domenico
lascerà il lavoro di fornaio per trasferirsi a Roma e con lui
porterà tutta la famiglia. Rino manterrà con la sua terra
un rapporto costante e più volte tornerà a cantare quel
sud nelle sue canzoni. “Chi
vive in baracca / chi suda il salario / chi ama l’amore In
autunno esce il secondo lp “Mio fratello è figlio unico”,
con l’omonimo brano che lo rende noto ad un pubblico più
vasto.Il disco alterna canzoni dure e sofferte (“Mio fratello è
figlio unico”, “Cogli la mia rosa d’amore”, “Rosita”)
a brani decisamente più leggeri (“Berta filava”, “Glu
Glu”, “La zappa il tridente il rastrello…”), e
questa nella sua produzione discografica sarà una costante. E che
Rino faccia un discorso assai diverso da tutti gli altri lo si nota sia
dalle note satiriche che ama inserire nei suoi dischi, sia dal fatto che
(a differenza di molti colleghi cantautori), in sala di registrazione
come sul palco con lui la situazione assumerà sempre i toni del
gioco. “Chi
mi dice ti amo / chi mi dice ti amo E’
proprio con Aida che la situazione inizierà lentamente a cambiare.
La critica infatti comincia a spostare l’attenzione su di lui, aumentano
le interviste, un certo interesse per i suoi brani e i nomignoli che gli
vengono affibbiati (cantabarista, cantautore dei nonsense) . Lui continua
invece a mantenere le sue abitudini e i suoi ritmi, a dedicarsi alla musica
durante il giorno e al “suo” bar, alle osterie e alle nottate
con gli amici la sera, spesso fino all’alba. Ricorda Maurizio Montanesi
della IT: “Giravamo dall’una fino alle quattro di mattina.
Frequentavamo gente che suonava e che ballava ma dove soprattutto si beveva.
A Rino piaceva vivere la notte. Di giorno non usciva, dormiva o sentiva
dischi”. Il brano “Nontereggaepiù”
con il quale lui avrebbe voluto partecipare viene censurato e sostituito
da un'altra sua canzone,“Gianna”, ingiustamente spesso l’unica
per il quale viene ricordato. A differenza di tutti gli altri artisti
saliti su quel palco fino ad allora si presenta come sempre a modo suo,
in frac con cilindro, scarpe da ginnastica ed una chitarrina da accompagnamento.
Durante l’esibizione, sul coro finale eseguito dai Pandemonium,
comincia a gettare medaglie al pubblico. Il 27 gennaio 1978 escono le
recensioni della sua apparizione e saranno tutte a suo favore. Ad una
domanda sul festival e sul perché gettasse medaglie risponderà
con la sua consueta ironia: “Gianna” vende più di seicentomila copie e la sua visibilità sale notevolmente. Nella primavera del 1978 esce l’album “Nuntereggaepiù”. E’ forse il suo disco più irriverente e scanzonato, che più di tutti lo vede preso a giocare con le parole (“Stoccolma”, “Capofortuna”, “Nuntereggaepiù”, “E cantava le canzoni”).Il brano omonimo è tra i vincitori della rassegna “Disco mare” sulla rai ma Rino lascerà la manifestazione perché gli viene impedito di eseguirlo per i suoi contenuti e riferimenti in quel momento considerati troppo scomodi.Su certi temi qualcuno non voleva proprio scherzare. Superpensioni
(nuntereggaepiù) / ladri di stato e stupratori / E
questo sarà un altro esempio di come per lui fosse facile sfociare
nel tragicomico (circa le diete politicizzate chiarirà in un intervista
“..Pannella è l’unico che ha avuto il coraggio di politicizzare
la dieta!..”, riferito al suo sciopero della fame). “Il
cavallo con più rabbia / galoppava fuori porta Nel 1980 partecipa
come interprete al concept-album dei Perigeo nei brani “Alice”,
“Al bar dello sport” e “Confusione gran confusione”(con
altri artisti tra i quali Anna Oxa con la quale inciderà una cover,
mai pubblicata, de “il leone e la gallina” di Battisti).Sempre
nell’inverno dello stesso anno esce il suo sesto e purtroppo ultimo
disco “E io ci sto”. Con il brano omonimo partecipa a diverse
trasmissioni (tra le quali Discoring il 27 novembre dello stesso anno),
ma il disco rivela un nuovo aspetto del cantautore: l’ironia sempre
presente nei precedenti lavori qui sfocia spesso in toni più rabbiosi
(“E io ci sto”, “Metà Africa metà Europa”,
“Ti ti ti ti”, “Michele ‘o pazzo è pazzo
davvero”). Il
2 giugno 1981 è alla guida della sua Volvo e sta per tornare nella
sua casa di via Nomentana quando, poco prima dell’alba forse per
un colpo di sonno, finisce contro un camion nella corsia opposta. La corsa
in diversi ospedali di Roma che non possono accoglierlo per mancanza di
mezzi sarà fatale. A distanza di anni (e di un periodo di relativo oblio), si è tornati finalmente a parlare di lui e delle sue canzoni, e molti di quelli dalla “canzonetta facile” si affrettano a citarlo come riferimento, come se davvero fosse così facile scrivere un brano come “nuntereggaepiù”; ogni manifestazione a lui dedicata richiama persone di tutte le età, a dispetto di chi dava i suoi brani per persi nel dimenticatoio, al grido allegro ma sempre e comunque arrabbiato di “ma il cielo è sempre più blu…”. Emanuele Martorelli |
"Ma come fare non so - sì devo dirlo ma a chi - se mai qualcuno capirà - sarà senz'altro un altro come me"
Discografia
Ingresso libero (1974) Tu, forse non essenzialmente tu |
Mio fratello e' figlio unico (1976) Mio fratello è figlio unico
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Aida (1977) Aida |
Nuntereggae piu' (1978) Nuntereggae più |
Resta vile maschio dove vai? (1979) Resta vile maschio dove vai ? (Mogol
- R.Gaetano) |
E io ci sto (1980) E io ci sto |
Se ne vuoi ascoltare un pezzo clicca qui |
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Se ne vuoi ascoltare un pezzo clicca qui |
Alcuni Link: http://www.geocities.com/Heartland/Plains/2791/rinoindx.html |
Abbasso e alè
abbasso e alè
abbasso e alè
con le canzoni
senza fatti e soluzioni
la castità
la verginità
la sposa in bianco il
maschio forte
i ministri puliti i
buffoni di corte
ladri di polli
super pensioni
ladri di stato e stupratori
il grasso ventre dei
commendatori
diete politicizzate
evasori legalizzati
auto blu
cieli blu
amore blu
rock and blues
NUNTEREGGAEPIU'
Eya alalà
pci psi
dc dc
pci psi pli pri
dc dc dc dc
Cazzaniga
avvocato Agnelli Umberto
Agnelli
Susanna Agnelli Monti
Pirelli
dribbla Causio che passa
a Tardelli
Musiello Antognoni Zaccarelli
Gianni Brera
Bearzot
Monzon Panatta Rivera
D'Ambrosio
Lauda Thoeni Maurizio
Costanzo Mike Bongiorno
Villaggio Raffa Guccini
onorevole eccellenza
cavaliere senatore
nobildonna eminenza
monsignore
vossia cherie mon amour
NUNTEREGGAEPIU'
Immunità parlamentare
abbasso e alè
il numero 5 sta in panchina
s'è alzato male
stamattina
mi sia consentito dire
il nostro è un
partito serio
disponibile al confronto
nella misura in cui
alternativo
aliena ogni compromesso
ahi lo stress
Freud e il sess
è tutto un cess
ci sarà la ress
se quest'estate andremo
al mare
solo i soldi e tanto
amore
e vivremo nel terrore
che ci rubino l'argenteria
è più
prosa che poesia
NUNTEREGGAEPIU'
Ue paisà
il bricolage
il quindicidiciotto
il prosciutto cotto
il quarantotto
il sessantotto
il pitrentotto
sulla spiaggia di capocotta
Cartier Cardin Gucci
portobello e illusioni
lotteria a trecento
milioni
mentre il popolo si
gratta
a dama c'è chi
fa la patta
a settemezzo c'ho la
matta
mentre vedo tanta gente
che non c'ha l'acqua
corrente
e non c'ha niente
ma chi me sente...
ma chi me sente
e allora amore mio ti
amo
che bella sei
vali per sei
ci giurerei
ma è meglio lei
che bella sei
che bella lei
vale per sei
ci giurerei
sei meglio tu
che bella sei
NUNTEREGGAEPIU'
Mio fratello è figlio
unico sfruttato represso capestato odiato
e ti amo Mariù
mio fratello è
figlio unico deriso frustrato picchiato derubato
e ti amo Mariù
mio fratello è
figlio unico dimagrito declassato sottomesso disgregato
e ti amo Mariù
mio fratello è
figlio unico frustato derubato sottomesso
e ti amo Mariù
mio fratello è
figlio unico deriso declassato sfruttato dimagrito
e ti amo Mariù
mio fratello è
figlio unico malpagato derubato deriso disgregato
e ti amo Mariù.
AD ESEMPIO A ME PIACE IL SUD
Ad esempio a me piace la strada
col verde bruciato, magari sul tardi
macchie piu' scure senza rugiada
coi fichi d'India e le spine dei cardi
Ad esempio a me piace vedere
la donna nel nero del lutto di sempre
sulla sua soglia tutte le sere
che aspetta il marito che torna dai campi
Ma come fare non so
Si' devo dirlo ma a chi
se mai qualcuno capira'
sara' senz'altro un altro come me
Ad esempio a me piace rubare
le pere mature sui rami se ho fame
ma quando bevo sono pronto a pagare
l'acqua, che in quella terra e' piu' del pane
Camminare con quel contadino
che forse fa la stessa mia strada
parlare dell'uva, parlare del vino
che ancora e' un lusso per lui che lo fa
Ma come fare non so
Si' devo dirlo ma a chi
se mai qualcuno capira'
sara' senz'altro un altro come me
Ad esempio a me piace per gioco
tirar dei calci ad una zolla di terra
passarla a dei bimbi che intorno al fuoco
cantano giocano e fanno la guerra
Poi mi piace scoprire lontano
il mare se il cielo e' all'imbrunire
seguire la luce di alcune lampare
e raggiunta la spiaggia mi piace dormire
Ma come fare non so
Si' devo dirlo ma a chi
se mai qualcuno capira'
sara' senz'altro un altro come me