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Crollano Ideali, Miti,
Uomini e Torri.
Crolla il mondo
non appena ci voltiamo.
Abbiamo paura di strade nuove
e cerchiamo noi stessi
in un'ombra sempre più inquietante.
Siamo stanchi, provati,
ma siamo sempre qui.
Perche' una canzone,
perche' Bielle?
Perche' in una chitarra,
nelle "nostre" note,
nei versi che naufragano nel cuore
e si addormentano nel cervello
possiamo ancora riuscire
a dare un volto ai nostri sogni.
E Bielle vuol dire musica,
ma vuol dire soprattutto resistenza.
Resistenza ad una società
che non vogliamo accettare,
in cui non ci riconosciamo,
che viene cantata e raccontata
da tantissime voci
semi nascoste,
deboli e oscurate,
ma pronte a graffiare ancora,
nonostante tutto.
Claudio, e come lui tanti altri,
ci aiuta a sopravvivere
in un mondo che ostacola
tutto ciò che non è
capitale o guerra.
Questo spazio e' per loro voci
e le nostre parole.
Portiamo avanti questa stella
con la speranza che la scia
possa arrivare lontano.
Lontano da qui,
fra le nuvole e il sole,
fra le braccia di Utopia.
Sul lettore
Cd di Bielle...
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Un
palco vuoto. Sale un omino. Ricurvo, piegato. Forse da un lato del
palco c’è un alberello stento. Potrebbe sedersi e mettersi,
intento, a cavarsi le scarpe. Non lo fa, ma da un sacchetto da supermarket
estrae un libricino, un quaderno, ma piccolo. Che ha vissuto tempi
migliori. Sul quaderno (o sul libro) parole da lui scritte e da
altri stampate. L’omino buffo, con buffi capelli, scapigliati
ai lati del capo, capelli Pampurio, lunghi e arruffati sulla giacca
da Upim, sulla giacca da Standa, comincia a cercare col dito qualcosa
sui fogli che trova e non trova. In silenzio dietro di lui prende
posizione il clown bianco, la spalla, l’invisibile essenza,
il motore del ritmo, la musica fatta chitarra, fatta persona. Si
siede in disparte e in disparte rimane, Vladimiro. Mentre il primo
clown, che credo si chiami Estragone, dal libro finalmente inizia
ad estrarre parole.
(segue) |
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Con...I Luf
"II
Lupi hanno gli occhi belli, i Lupi hanno gli occhi dolci, dei Lupi
ci si può fidare, difficilmente ti morderanno una mano anche
se sono affamati. E qualora fossero affamati, magari preferiscono
pane salame, formaggio e un bicchiere di vino. Così inizia
l’intervista con Dario Canossi, front-man, cantante e autore
dei “Luf” uno dei principali gruppi emergenti, come
si sono accorti anche i giurati del Club Tenco che li hanno “nominati”
tra gli esordienti più interessanti assieme a Isa e Marco
Berruti".
Archivio
Interviste

Le nostre pagine dedicate al maestro
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Fondazione Fabrizio De André. Online dal 12 novembre 2003,
intende essere "il punto di riferimento per tutti: amici,
fan, appassionati, musicologi, giornalisti".
L'unica rivista dedicata
alla musica italiana d'autore
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Cantodiscanto: "Malmediterraneo"
E’ bello ritrovare degli amici. Anche quando non li si conosce.
Ma si pensa di potersi fidare di loro. Perché sai che non
ti tradiranno, neanche dopo tempo. I Cantodiscanto sono “amici”
in questo senso.
Banditi
senza tempo - Gang (libro)
Il primo libro dei fratelli Severini sembra uno dei "fogli
volanti" della lotta partigiana. Hanno ancora voglia di sparare
parole "che fanno male", ma anche parole che fanno bene
al cuore.
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Bielle
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hanno dedicato tempo e risorse per arricchire il sito. Se trovate
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ma per favore sostenete il nostro lavoro citando la fonte e mettendo
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Un
grazie di cuore a tutti i biellisti che contribuiscono, con sincera
partecipazione e affetto, a questo sogno.
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LA BALLATA DEL PINELLI
Quella sera a Milano era caldo,
ma che caldo che caldo faceva.
Brigadiere apra un pò la finestra
e ad un tratto Pinelli cascò.
Commissario io ce l'ho già detto,
le ripeto che sono innocente.
Anarchia non vuol dire bombe
ma eguaglianza nella libertà.
Poche storie indiziato Pinelli,
il tuo amico Valpreda ha parlato.
È l'autore di questo attentato,
e il suo socio sappiamo sei tu.
Impossibile, grida Pinelli,
un compagno non può averlo fatto,
tra i padroni bisogna cercare
chi le bombe ha fatto scoppiare.
Altre bombe verranno gettate
per fermare la lotta di classe.
I padroni e i burocrati sanno
che non siam più disposti a trattare.
Ora basta indiziato Pinelli,
Calabresi nervoso gridava,
tu LoGrano apri un po'la finestra,
quattro piani son duri da far.
A Milano quella sera era caldo,
ma che caldo, che caldo faceva.
E' bastato aprir la finestra,
una spinta e Pinelli cascò.
Dopo giorni eravamo in tremila,
in tremila al suo funerale,
e nessuno può dimenticare
quel che accanto alla bara giurò.
T'hanno ucciso spezzandoti il collo,
sei caduto ed eri già morto
Calabresi ritorna in ufficio,
però adesso non è più tranquillo.
Ti hanno ucciso per farti tacere,
perchè avevi capito l'inganno.
Ora dormi non puoi più parlare,
ma i compagni ti vendicheranno.
Progressisti e recuperatori,
noi sputiamo sui vostri discorsi,
per Pinelli, Valpreda e noi tutti
c'è soltanto una cosa da fare.
Gli operai nelle fabbriche e fuori
stan firmando la vostra condanna,
il potere comincia a tremare
la giustizia verrà giudicata.
Calabresi con Guida il fascista
si ricordi che gli anni son lunghi:
prima o poi qualche cosa succede
che il Pinelli farà ricordare.
Quella sera a Milano era caldo,
ma che caldo che caldo faceva.
Brigadiere apra un pò la finestra
e ad un tratto Pinelli cascò.
Io
sono come un orso.
Con le braccia tese in alto
aspetto il sorgere del sole.
(Canto Pawnee) |