|
|
Gualtiero Bertelli
![]() |
Nasce
nel 1944 alla Giudecca, da famiglia operaia. Il padre lo inizia alla musica
all'età di cinque anni con lo studio della fisarmonica. Fin
da giovanissimo dimostra una spiccata predisposizione per la composizione
di canzoni: a quindici anni ha il suo primo complesso di netta ispirazione
rock. Si occupa di politica, frequenta l'istituto magistrale e si dedica
all'insegnamento elementare. Poi il suo interesse si rivolgerà
alla canzone d'autore. Verso
la fine del 1963 Incontra
per mezzo di Luigi Nono alcuni componenti di Cantacronache .
La sua esperienza di ricercatore e compositore ha inizio nel 1964 quando
entra in contatto con il "Nuovo Canzoniere Italiano" col quale
inizia una partecipazione mai interrotta e costituisce con Luisa Ronchini
e Alberto D'Amico, il primo nucleo del Canzoniere Popolare Veneto, la
cui attività si divide tra la ricerca sulla tradizione orale, che
porta alla luce un patrimonio popolare precedentemente sconosciuto, e
la composizione di nuove canzoni, in gran parte in dialetto veneto, ispirate
alla città e alla condizione sociale e culturale veneziana. Il
primo risultato di questo lavoro è lo spettacolo Tera e aqua (1966),
uno spaccato della vita e della storia della città insulare. Da
questo spettacolo viene tratto l'LP Addio Venezia addio, (1968 - Dischi
del Sole). Nel frattempo il gruppo veneziano entra a far parte di quel
grande gruppo nazionale che si chiamava "Nuovo Canzoniere Italiano",
che ha tra i suoi componenti i più validi rappresentanti del folk-revival
italiano accanto ai più importanti autori di quella che verrà
chiamata "la nuova canzone": Giovanna Marini, Giovanna Daffini,
Ivan Della Mea, Fausto Amodei, Caterina Bueno e numerosi altri. Negli
anni successivi, dopo aver costituito il Nuovo Canzoniere Veneto, collabora
con la compagnia teatrale "Gruppo 5", componendo le musiche
di scena di tre opere, Tanto va il cavallo all'erba, che lui campa e quella
cresce ..., Libertà è un mela in carta colorata e Caleidoscoppio,
e incidendone i relativi dischi. Nel 1975 registra il suo secondo album
dal titolo "Mi voria saver" (Dischi del Sole). Nel frattempo
matura l'esigenza di una riflessione sulla musica strumentale e costituisce
la seconda formazione del NCV con un gruppo di polistrumentisti: Dante
Borsetto, Igor Korman e Stefano Maria Ricatti. Con questa formazione incide
il suo terzo LP, "Nina" (Dischi del Sole). Nel 1987, dopo sei
anni di silenzio, torna in sala di registrazione per incidere "Barche
de Carta" con cui torna alla sua lingua madre, il dialetto, e riceve
il premio Tenco. Nel 1995 scrive ed esegue le musiche di scena per lo
spettacolo di Marco Paolini Aprile 1974/75. Bertelli
scrive ancora canzoni e l'impegno non si è spento, ma si è
trasferito su un terreno più personale, meno didascalico e più
evocativo che vede la partecipazione del pianista Paolo Favorido e, in
alcuni casi, dele voci della figlia Cecilia e di Giuseppina Casarin.
. |
Discografia
"Addio Venezia addio"1968 "I giorni della lotta" 1969 "Mi voria saver" 1974 "Nina" 1978 "Barche de carta" 1987 "Quando la luna a mezzogiorno " 2001 (live) |
A LE CASE
MINIME L'altro giorno
a le case minime Ghe gera
gente un pare de famegia Ghe ne gera
um'altra infinità I le ciama
case co un bel coragio I le ciama
case quei disgrassiai I ga spetà
chieti fin e nove Dopo do mesi
de 'sta facenda
LINK: http://www.gualtierobertelli.it
(ufficiale) |