On air/
On line
IN
PRIMO PIANO |
Paolo
Pietrangeli : "Contessa? E' come una vecchia amica" |
|
«No,
non mi sono mai sentito troppo stretto nei panni che "Contessa"
mi ha cucito addosso. tant'è che la canto ancora
adesso e con grande piacere. Diciamo che è servita
a chi non mi conosceva per avvicinarsi anche alle altre
mie canzoni. L'antologia proprio a quello doveva servire,
per questo ho messo cinque inediti, a far capire che, in
primo luogo io canto ancora e, in secondo luogo, non ho
scritto solo "Contessa".Contraddizioni tra l'essere
il regista di Amici e la mia militanza? Ne vedo più
di una» |
|
RIFLETTORI
SU |
Susanna
Parigi: "La prigionia del testo all'interno della musica"
|
|
«I
brani sono stati scritti molto prima, poi c'è stato
tutto il lavofo per trovare una casa discografica. Questo
spiega l'attesa di quattro-cinque anni tra un disco e l'altro.
"L'insulto delle parole" è fluido, è
vero, come quando si vede suonare un pianista classico che
tutto sembra semplice e liscio, ma dietro c'è un
lavoro di anni, fatica e sacrifici. Mi fa piacere che l'effetto
sia questo. Doveva essere questo, ma sono contenta di esserci
riuscita. Con testi come questi è difficile mantenere
l'equilibrio delle parole nella prigionia della musica.» |
GianGilberto
Monti: "Io, comico "fiancheggiatore" |
|
«E'
stato un lavoro che mi ha massacrato per quattro anni.
Il tentativo di riportare su disco uno spicchio di quel
mondo della comicità a cui sono sempre stato affine,
vicino, compartecipe, "fiancheggiatore". Cercare
di aprire qualche finestra su un mondo che si stava in
parte perdendo. Anche con Gaber di cui ormai si saccheggia
tutto, ho trovato due canzoni che fanno da ponte tra il
Gaber del Signor G e quello del cosiddetto teatro-canzone:
"I Borghesi" e "Madonnina dei dolori"
esemplari di quel periodo di transizione tra il '70 e
il '72» |
Teresa
De Sio: "Il valore terapeutico della Taranta" |
|
«E'
un romanzo, ci tengo molto a dirlo, perché sulla
taranta sono usciti tanti saggi, tutti interessanti, ma
a me piaceva dare una riposta a tutti i ragazzi che mi chiedono
informazioni sul tarantismo. Non tutti sanno che dietro
a quello che sembra soltanto un'eplosione di energia e di
felicità questa musica ha un valore terapeutico molto
forte. Negli anni nei secoli, in luoghi tenuti lontani da
grandi tragitti della storia, come il Salento, non c'erano
a disposizione i mezzi che oggi ci sono per curare l'infelicità,
Io racconto la storia di un indicibile violenza su una ragazzina»
|
Avion
Travel (Peppe Servillo): "quando la musica esce dal
film" |
|
«Il
progetto è nato in vista di uno spettacolo e l'occasione
è stata l'incontro con Marcello Rota, il figlio,
che già lavorava su repertorio del padre Nino. Un
tentatvo di sposare la dimensione orchestrale di Rota con
un linguaggio popolare: cosa che lui già faceva.
Il repertorio noi lo abbiamo un po' percorso tutto, poi
c'è sempre la chiave di volta da cui si parte per
una lettura nostra e questa chiave è stata "Brucia
la terra" che è in dialetto siciliano e che,
in qualche modo rappresenta quasi un inedito. Adesso possiamo
dedicarci al disco nostro: in napoletano» |
Fabrizio
Consoli: "Fare i conti con Conte a ritmo di marna" |
|
«Con
questo disco sono partito dall'idea di fare i conti con
Conte. A partire dal primo brano che è "Blu"
ed è un pezzo che è nato così ed è
diventato praticamente una sorta di tributo a Conte, un
brano in cui lo ringrazio per tutte le emozioni che mi ha
regalato. Lo ha anche scritto alla fine del testo: "non
capirò mai come ha fatto un aguaplano ad atterrare
nel Monferrato", Un chiaro omaggio a quello che considero
uno dei pochissimi geni musicali in Italia. A fare il disco
ci ho messo quattro anni, un lavoro duro e faticoso, ma
pieno di passione» |
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|
|
|
IN
PRIMO PIANO |
Akkura
(Sergio Serradifalco): "Una Palermo ottimistica" |
|
«E'
inutile fare i piacioni, l'idea del libro allegato al disco
non è nostra ma dell'editore, Enrico Flaccovio. Era
partita come una sorta di diario di bordo degli Akkura e
si è trasformata in una sorta di affresco su Palermo,
lavoro rischiosissimo perché è facile cadere
nella banalità, ma abbiamo cercato di non esserlo
partendo proprio da quello che più di banale ci può
essere su Palermo: lamentarsi di quello che non va, di quello
che non funziona, di quello che a Palermo non è stato,
di quello che forse non sarà mai e allora abbiamo
puntato sull'ottimismo». |
Perlè:
"Quando in una band finisce il fuoco ..." |
|
«Dopo
tanti anni con la mia band, quando ci investi una sacco
di energie è come una storia d'amore o la cosa diventa
qualcosa di concreto o nascono dei malcontenti. E poi si
cambia perché siamo stati assieme dieci anni e dopo
un periodo così lungo sei diverso. Era sparito un
po' il fuoco. E quindi, sempre restando buoni amici, ci
siamo separati. La fase della scrittura è durata
un annetto. Poi è stata lunga cercare i produttori
che più si avvicinassero al suono che avevo in mente:
John Parish l'ho dovuto seguire per un anno prima di convincerlo». |
|
RIFLETTORI
SU |
"Il
ponte dei sospiri" - Misero Spettacolo |
|
In
un album che tende al rock, "Ponte dei sospiri"
è un'oasi di calma assoluta, che addirittura risente
e tira al bel canto all'italiana. Chi, d'altra parte, non
ha mai scritto o almeno sognato di scrivere una canzone
su Venezia. Qui c'è in tutte le salse e, quello che
è più bello, c'è anche nella canzone
che è un unico grande canto d'amore. |
"Mefisto"
- Sine frontera |
|
Mefisto
è il classico villain, in cattivo delle storie di
appendice. Un cattivo cheai tempi nostri vive tra noi, ci
parla dalle onde catodiche e ci governa perché ha
preso atto che l'Italia e tutti i suoi abitanti sono cosa
sua. Ogni tanto serve anche la possibilità di mandare
affanculo tutti i Mefisto di questo mondo. E i Sine Frontera
lo fanno per noi con autentica passione. Canzone da cantare
in coro con loro. |
|
"Le
parole di un bolero" - Gli Ex |
|
Una
canzone piacevolissima, dalle ascendenze caraibiche ed
eseguita con grazia e competenza dagli Ex, gruppo romagnolo
di fuoriusciti da altri gruppi precedenti. Prendetevela
morbida, come invita la pubblicità, e ascoltetevela
sul fare della sera con davanti qualche liquido pestato
e tanto tepo per fare andare le idee sul cavallo a dondolo
di un mare che oscilla placido. E poi scoprite le altre
canzoni del disco
|
|
"Guardia
'82" - Dario Brunori |
|
Questo
è l'esempio concreto di cosa si intendeva quando
si diceva che tra dieci anni saremo tutti attorno al fuoco
a cantare alla chitarra le canzoni di Dario Brunori. Questa
è una canzone da mare ed è una canzone da
amare. Ritmo semplice, voce sguainata, un tocco di nostalgia
(Pertini e Bearzot) e una romantica storia d'amore, finita
male. |
|
"Mercanti
di parole" - Micol Martinez |
|
Una
voce avvinghiante, una personalità prorompente, un'ottima
capacità d'autore. Da questi presupposti ne discende
Micol Martinez, esordiente nel 2010 con "Copenhagen",
prodotto da Cesare Basile. "Mercanti di parole"
ha sonorità anni settanta e un voce che sembra quella
desertica e affannata di Nada. Come colore ci siamo, ma
molto meno scura e graffiata dalla vita. |
|
Michele
Gazich: "il violinista dirottato da Michelle Shocked" |
"Cla
giosta" - Dodici corde |
|
«Sono
sempre stato in questa dimensione musicale per tutta la vita.
Ho iniziato a suonare a 5 anni e inizialmente la mia scelta
era per la musica classica. Poi mi sono pentito. Sai la famosa
storia, vera peraltro, che un giorno su un treno ho incontrato
Michelle Shocked, era il 1992. La sera avrei dovuto avere
la prova con l’orchestra e invece ero con lei a suonare
all’Orfeo a Milano. Da lì sono iniziate tutte
le mie collaborazioni con songwriter vari, americani e italiani.
Ho sempre scritto, ma avendo una pessima voce non ho mai pensato
di fare il cantante» |
|
Musica
popolare, sulle arie dei Modena City ramblers, rafforzati
anche dallo stesso dialetto. Sono un duo ma fanno una musica
del diavolo e "Cla giosta" (quella giusta) è
una danza popolare indemoniata, di quelle che si fanno seguire
con il piede che batte il tempo. Non cercate di capire le
parole, perché l'emiliano è più tossico
dell'uzbeko! Godetevela. |
Luca
Basso (Fabularasa): "Musica "spaziosa" fatta
a mano" |
"Osteria
Italia" - Evasio Muraro |
|
«I
Fabularasa è un gruppo nuovo che nasce da esperienze
diverse e soprattutto dall’amicizia che unisce il
gruppo storico. C’è l’idea di un gruppo
basato soprattutto sul suono delle corde e delle percussioni
in chiave etnica e mediterranea. Abbiamo poco a che fare
col quartetto rock tradizionale, nonostante ci sia un impianto
basso, chitarra, batteria. La nostra cifra stilistica è
quella di realizzare una musica il più possibile
“spaziosa”, dove ci sia per tutti la possibilità
di accomodarsi, di riconoscersi e, si spera anche un pochino,
di emozionarsi» |
|
In
un disco tutto di buona qualità Evasio Muraro (alla
sua seconda prova solistica in nove anni!) infila questa "Osteria
Italia", una canzone politica sul malessere di vivere
nella nostra penisola, che parte come un rap, abbastanza a
sorpresa in un album acustico, ma finisce con un ritornello
arioso che porta da tutt'altra parte. Spiazzante e bella. |
Massimo
Priviero: "Vent'anni di sano equilibrio tra rock e poesia"
|
"N.79
- Istituto Marino"- Maisie (feat. Mario Castelnuovo) |
|
«A
vent’anni dall’esordio ci stava questo tipo di
album che è una sorta di Best interamente risuonato.
Con tre inediti e la scelta dei pezzi da mettere dentro è
stata durissima, perché andare a smanettare su 8-9
album è stato difficile, ma è stato raggiunto
un giusto equilibro di rock e poesia che come tu sai è
un po’ il mio marchio di fabbrica. Non ci sono le cover
di “Rock & poems” anche se da alcune di esse
non riusciamo proprio a staccarci. “Chimes of freedom”
è la mia maledizione». |
|
I
Maisie hanno fatto un disco zeppola di San Giuseppe, ripieno
di tutto il bene e il male (musicalmente parlando) che si
possa trovare in giro. Seminando spunti, accenni, disagi,
concetti, idee con una dovizia dispendiosa ma geniale. In
questo Caravanserraglio il gradito ritorno di Mario Castelnuovo
che
propone la versione in italiano di una canzone già
presente in siciliano sul disco. Da antologia.
|
Luca
Ghielmetti: "Un disco di musica, cucina e poesia" |
"Qui"
- I Nomadi |
|
«Il
mio disco si chiama con il mio nome e cognome. Come dischi
d’esordio o i dischi in cui uno pensa di riconoscersi.
In cui c’è il profumo della musica, della cucina
e della poesia e della pace che uno pensa di aver prodotto.
In più io mi sono sposato da da tre anni dopo un singolato
lunghissimo . Mi sono sposato a 44 anni e in questi tre anni
ho fatto anche due bambini. Quindi questo disco profuma proprio
anche nelle frequenze delle voce, nella gestazione dell’album
di tutte queste cose. Mi assomiglia proprio» |
|
Eh,
i Nomadi! Quando ci si mettono sanno sfornare anche ballatone
d'atmosfera come questa che è farina del sacco di Danilo
Secco. Si canta d'amore, anzi della perdita dell'amore. Con
una sincerità di accenti che fanno pensare a una storia
vissuta. Il clima è malinconico, il testo strappa i
sentimenti, ma la stoffa è quella della grande canzone. |
Max
Collini (Offlagadiscopax): "racconti come canzoni"
|
Libera
musica in libero stato |
|
«Per
quanto sia vero che non cantiamo … C’è
un testo narrato. Il progetto è nato così fin
dall’inizio. Però poi i primi brani del gruppo
che nacquero nell’atmosfera in cui nemmeno si pensava
di fare dei dischi, presero una forma canzone. In realtà
noi le viviamo come vere e proprie canzoni, anche se l’approccio
e la forma non sono poi quelle delle canzoni tradizionali.
Comunque in realtà non abbiamo inventato poi niente.
Già Buscaglione, Gaber e altri, fino ai Massimo Volume,
hanno parlato nei dischi». |
|
E'
stato il nostro tentativo culturale di diffondere un messaggio.
Perché far musica, ancor prima che voler guadagnare,
dovrebbe voler dire voler comunicare. Avere qualcosa da dire
e desiderare che qualcuno ascolti. Ma questa politica di invesrtimento
culturale è stata tarpata sul nascere dalle regole
assurde della discografia. Ma forse... |
Gaetano
Curreri (Stadio): "La complicità con Vasco" |
"Beddu
lupu" -Akkura |
|
«Il
testo di Diluvio universale è di Vasco Rossi. Nasce
proprio da una sua idea. Come spesso abbiamo fatto in questi
anni anche per sue canzoni. Vasco ci dà dei testi e
delle poesie. Abbiamo cominciato in questo modo con Rewind,
che è nata quasi per gioco. Lui aveva scritto quel
testo e lo stava per pubblicare sulla fanzine (ndr: la rivista
dei fans). Io l’ho preso e ho detto no. È bello
per la fanzine, ma qui ne viene fuori una canzone. Vasco alla
fine ha ceduto. È nata così una complicità
che va avanti da anni». |
|
Gli
Akkura hanno iniziato in modo sorprendente il mio personale
2010 discografico, regalandomii un concept album su Palermo.
"Beddu lupu" è una delle poche canzoni in
dialetto, una sorta di blues rallentato ed estenuato, degno
dei Giant Sand. merito anche della chitarra "lupesca"
di Arto Lindsey. |
Renato
Zero: "si va avanti solo con le nostre forze" |
"Teresa
Batista" - Massimiliano D'Ambrosio |
|
«Grazie
a Castellina/Pasi ho scoperto che le classifiche sono tutte
bugiarde. Ero alla Rca quando partivano i Tir carichi dei
loro dischi. Hanno venduto almeno venti milioni di dischi,
ma non sono mai andati in classifica. Non mi parlate di classifiche:
diciamo che io sono primo da quando sono nato. La musica sta
sull’orlo di un precipizio. I discografici dovevano
fare più attenzione allo stato di salute della musica
italiana. Ora non sono adeguati a seguirci e i nostri lavori
intendiamo portarli avanti con le nostre forze». |
|
Di
forte ascendenza letteraria, come tutto l'album da cui è
tratta, ossia "Cuore di ferro". Massimiliano D'Ambrosio
piglia il capolavoro di Jorge Amado, "Teresa Batista
stanca di guerra" e traduce le oltre 500 pagine in una
breve ed ispirata canzone. Pacata e calma, ma forte. Come
Teresa. |
Nota necessaria
Bielle non
vuol essere un sito di mp3 nè lo
sarà mai (nonostante la smania
intenettistica verso questo tipo di formato).
Il tentativo culturale di diffondere
degli artisti, spesso sconosciuti, non
poteva non comprendere delle piccole
tracce musicali (parlando di musica,
la stessa musica diventa prioritaria).
Conoscere passa infatti anche attraverso
piccoli spunti audio, testi, ricordi,
impressioni. Conoscere è un passo
necessario verso una più saggia
umanità. La saggezza include il
supportare gli artisti che, generalmente,
non vendono milioni di copie.
Spesso
la possibilità di reperire materiale
discografico
è piuttosto ardua (ristampe inesistenti,
fuori catalogo, produzioni consistenti come
una nuvola, ecc...), totalmente altro dal "save
and listen" opportunistico degli mp3.
Una
possibile
"giustificazione" italica
riguardo la diffusione
degli mp3 potrebbe
essere sicuramente
l'insulsa politica
dei prezzi dei prodotti
discografici, ma
la questione è
totalmente
esterna al progetto Bielle,
che s'era provata,
da parte sua, in
totale combutta e
coesione con un manipolo
d'artisti, a mettere
a disposizione qualcosa
di più
consistente:
interi cd o buona
parte di essi, scaricabili
liberamente e gratuitamente,
in un ottica di copyleft.
Il progetto è stato
tarpato sul nascere
e il sito è
addirittura
rimasto oscurato
per alcuni giorni,
con la spiegazione
- avuta dal provider
- che le opere di
un artista, se esso
è iscritto
alla Siae, non sono
sue ma della Siae.
Quindi, per essere
diffuse, non importa
se gratis, va pagato
il balzello, cosa
che Bielle, non avendo
alcun tipo di introito
non è
in
grado di fare. Quel
che rimane si può taggiungere
da questa pagina.
Per buona parte sono
brani incompleti,
meno di un minuto;
altri sono link esterni,
che portano direttamente
ai siti degli artisti.
Sperando che la frammentazione
passi tra le maglie
della miopia del
sistema.
(PS Ricorda
di rinominare, dove serve, i file da .bl in .wav;
i pezzi hanno una durata di circa 30 secondi)
|
Tutto
l'audio in ordine alfabetico per
autore |
A - B - C - D - E -
F - G - H - I - J -
K - L - M - N -
O - P - Q - R - S - T -
U - V - W - X - Y -
Z |
|
A
Acustimantico:
Santa Isabel
Acustimantico: Fiori
di loto
Albero
Motore: Messico lontano
Area:
Luglio, agosto, settembre
B
Banco
del Mutuo Soccorso:
100 mani 100 occhi
750.000
anni fa... l'amore?
Canto di primavera
Non mi rompete
Barsotti, Leandro:
"Così stronzo"
Bertoli,
Pierangelo:
Eppure soffia
Il centro del fiume
I miei pensieri sono tutti li'
Per te
Rosso
colore
Un
tempo d'oro
Biella,
Oliviero: Fantasmi
Bubola
Massimo: Marabel
Buscaglione
Fred:
Che notte
Ciao
Joe
Il dritto di Chicago
Whisky
facile
C
Caffè
Sport Orchestra:
Mambo della missionaria snobL'autista
fortunato
San Lorenzo
Camerini,
Alberto:
Alberto
Bambulè
Gelato metropolitano
Nembo Kid e Baby lavatrice
Serenella
Cantodiscanto:
Malmediterraneo
Capodacqua,
Paolo:
Il temporale (da "l'orage" di Brassens, dal vivo)
La bambina che sapeva volare
La contravvenzione
L'incantesimo del lago
Luci di settembre
Non conosco sorrisi
Notte regina
Oltre settembre
Capossela,
Vinicio:
Dalla parte di Spessotto
Cadillac
Camminante
Contrada chiavicone
Il ballo di San Vito
Notte newyorkese
Pongo
sbronzo
Resta con me
Sabato al corallo
Caravane de Ville: Metropolis
Celentano: Lunfardia
Chimenti Andrea: Era il momento
Ciampi,
Piero:
Andare camminare lavorare
Ha tutte le carte in regola
Livorno
Te lo faccio vedere chi sono io
Circo
Fantasma: La fabbrica
Colombo, Lu:
Gina
Rimini Ouagandougou
Consoli, Fabrizio: Un tango
D
De André,Fabrizio: Mis amour
De Angelis, Edoardo:
Geografia
La bambina che non parla
La casa di Hilde
Non ammazzate Anna
De Gregori, Francesco:
Canzone per l'estate
La
topolino amaranto
Della
Mea, Ivan:
Ballata per l'Ardizzone
El
me gatt
La canzon del Navili
Mio Dio Teresa tu sei bella
Del
Sangre:
Iris e Silvio
Billy the kid
Radio
Aut
De Sio, Teresa: Montanara
Donà, Cristina:
Ho sempre me
Stelle
buone
Donna, Mattia:
"Le maschere bianche"
Ductia:
Sfinita
E
Endrigo,
Sergio:
Anch'io ti ricorderò
Nelle
mie notti
Canzone
per te
Io che amo
solo te
Espanta
Bruixas:
Il Natale del 1945
F
Farabrutto:
Eternamente
Fava,
Carlo: La palude
Finardi, Eugenio: Estrelita
Fiorello canta Bertoli:
A Muso Duro
Franchi
Giorgetti Talamo: Luna Martinez
|
G
Gaetano,
Rino:
Aida
Al compleanno della zia Rosina
Berta filava
Ma il cielo è sempre piu' blu
Mio fratello è figlio unico
Nuntereggaepiu'
Sei ottavi
Gaber,
Giorgio: L'ultima bestia
Gang:
Il tempo in cui ci si innamora
Aprile
Against power-dollar
Bandito
senza tempo
Don't
turn your back
Le
radici e le ali
Oltre
Gang
e i Luf: O pescator che peschi
Gianco,
Ricky: Arcimboldo
Gianco,
Ricky:
Compagno si', compagno no, compagno un caz
Navigare
Girasoli:
Rosso Corallo
Giuradei
& Malacompagine:
La nebbia e il vino
Graziani,
Ivan:
Agnese
Avrò bisogno ancora di te
Firenze (canzone triste)
Lugano
addio
Noi non moriremo mai
Pigro
Grechi,
Luigi:
Dublino
La coperta indiana
L'isola di Toni
Tutta la verità su Manuela
Guccini, Francesco:
Piazza Alimonda
Guccini, Francesco coi Modena City Ramblers: Auschwitz
I
Isa:
La Buona Sorte
J
Jannacci,
Enzo:
Giovanni telegrafista
Jean Fabry: Rotoballe
L
Massimo
Lajolo: Acqua
Lalli:
Brigata Partigiana Alphaville
(a mio padre)
I
Fuochi
Le
donne quando restano sole
Larocca,
Massimiliano:
L'etica del viandante
La
rosa tatuata:
Sotto il segno di Caino
Lega,
Alessio:
Altrove
Nemmeno per un attimo
Resistenza e amore
Vento
Vigliacca
Locasciulli, Mimmo:
Piano Piano
Cara Lucia
Due amiche
Natalina
Piccola
luce
Pixi Dixie Fixi
Lolli,
Claudio:
Aspettando Godot
Donna
di fiume
Un
uomo in crisi
Ho visto anche degli zingari felici
Ho
visto anche degli zingari felici live
I musicisti di Ciampi
Incubo numero zero
La ballata del pinelli (dal vivo)
La giacca
Primo
maggio di festa
Viaggio
Lombardo Lucia: "Cento pesetas"
Loy
e Altomare:
Checco e Massimo
Il saggio, il fiume e il monte
Un ubriaco
Zia campagna
Luf
(I):
Paternoster poc'incioster
Piccola donna
Amami Bionda
Vento
Pezzo di pane
Tierra Bomba
Ocio
al luf
Luf
(I) coi Gang:
O Pescator che peschi
M
Malatesta, Filippo: La figlia del re
Manfredi,
Gianfranco:
Ma chi ha detto che non c'e'
Quarto Oggiaro story
Ultimo
mohicano
Manfredi, Max:
Tabarca
La fiera della Maddalena
Il fado del dilettante
Le rime di Sanpierdarena
Il Regno delle fate
Modena
City Ramblers:
Ebano
Viva l'Italia
Serenata di strada
Modena
City Ramblers con Guccini: Auschwitz
Morblus
Band:
Sotto un cielo così
Confondimi
Goodybye
Mrs Miller
|
N
Nada:
E ti aspettavo
Nebbiosi, Gianni:
Ma che razza de città
O
OttoOhm:
Domani
P
Pagani/Fabrizio
De André: Davvero Davvero
Paoli,
Gino: Teresa
Parto Nuvole Pesanti: I musicisti di Lolli
Pieretti,
Gian:
Bullit
Celeste
Felicita'
felicita'
Il vento dell'est
In un campo di fiori
Una
Una storia
Priska:
"Dans le bureau des objects perdue"
Q
Quarto
Stato:
Il brigante
Non e' tempo
R
Ratti
della Sabina (I): Circobirò
Resto
Mancha: Ballata delle rivolte
Riondino, David: 29-3-94
Riondino, David: Cantata del pastore che canta in una lingua
incompensibile
Rocchi, Claudio: La tua prima luna
Rosso, Stefano:
Il circo
Letto 26
Non gioco piu'
S
Sanfilippo,
Claudio:
I Tosann de Porta Tosa
Sepe, Daniele:
'A jetta
Tammurriata
Sirianni, Federico:
Neve
Ed il viaggio continua
Liberaci dal mare
Sorrenti, Alan: Vorrei incontrarti
Sparagna,
Ambrogio: Ruccano
Stormy
Six:
Fratello
Gianfranco
Mattei
La
fabbrica
Macchina maccheronica
Nuvole a Vinca
Stalingrado
Straulino,
Lino: La piccola inglesina
Sullo,
Francesco:
Il lampo del temporale
Sulutumana:
Piccola veliera
Cussesumaiami
Il tuo culo
SursumCorda:
Poesia bruciata
T
Tenco,
Luigi:
Angela
Ciao amore ciao
E se ci diranno
Io si'
Lontano
lontano
Ognuno
e' libero
Testa, Gianmaria:
Biancaluna
Lampo
Non ti aspetto piu'
Tetes
de Bois: Ce l'ho con l'amore
V
Van
De Sfroos, Davide: Akuaduulza
Y
Yo
Yo mundi:
Alla bellezza dei margini
La danza del pesce spada
Tema
di 54
La casa del freddo
Le strade di ieri
Viva l'Italia
The partisan
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Lab
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