Una Brigata di memoria, di cultura, di utopie,
di speranze, d'informazione, dell'uomo.

 















Radio BiELLE
(Musica e parole libere nell'aria)

 

 

 

On air/ On line

 IN PRIMO PIANO
Paolo Pietrangeli : "Contessa? E' come una vecchia amica"
«No, non mi sono mai sentito troppo stretto nei panni che "Contessa" mi ha cucito addosso. tant'è che la canto ancora adesso e con grande piacere. Diciamo che è servita a chi non mi conosceva per avvicinarsi anche alle altre mie canzoni. L'antologia proprio a quello doveva servire, per questo ho messo cinque inediti, a far capire che, in primo luogo io canto ancora e, in secondo luogo, non ho scritto solo "Contessa".Contraddizioni tra l'essere il regista di Amici e la mia militanza? Ne vedo più di una»
 RIFLETTORI SU
Susanna Parigi: "La prigionia del testo all'interno della musica"
«I brani sono stati scritti molto prima, poi c'è stato tutto il lavofo per trovare una casa discografica. Questo spiega l'attesa di quattro-cinque anni tra un disco e l'altro. "L'insulto delle parole" è fluido, è vero, come quando si vede suonare un pianista classico che tutto sembra semplice e liscio, ma dietro c'è un lavoro di anni, fatica e sacrifici. Mi fa piacere che l'effetto sia questo. Doveva essere questo, ma sono contenta di esserci riuscita. Con testi come questi è difficile mantenere l'equilibrio delle parole nella prigionia della musica.»
GianGilberto Monti: "Io, comico "fiancheggiatore"

«E' stato un lavoro che mi ha massacrato per quattro anni. Il tentativo di riportare su disco uno spicchio di quel mondo della comicità a cui sono sempre stato affine, vicino, compartecipe, "fiancheggiatore". Cercare di aprire qualche finestra su un mondo che si stava in parte perdendo. Anche con Gaber di cui ormai si saccheggia tutto, ho trovato due canzoni che fanno da ponte tra il Gaber del Signor G e quello del cosiddetto teatro-canzone: "I Borghesi" e "Madonnina dei dolori" esemplari di quel periodo di transizione tra il '70 e il '72»

Teresa De Sio: "Il valore terapeutico della Taranta"
«E' un romanzo, ci tengo molto a dirlo, perché sulla taranta sono usciti tanti saggi, tutti interessanti, ma a me piaceva dare una riposta a tutti i ragazzi che mi chiedono informazioni sul tarantismo. Non tutti sanno che dietro a quello che sembra soltanto un'eplosione di energia e di felicità questa musica ha un valore terapeutico molto forte. Negli anni nei secoli, in luoghi tenuti lontani da grandi tragitti della storia, come il Salento, non c'erano a disposizione i mezzi che oggi ci sono per curare l'infelicità, Io racconto la storia di un indicibile violenza su una ragazzina»
Avion Travel (Peppe Servillo): "quando la musica esce dal film"
«Il progetto è nato in vista di uno spettacolo e l'occasione è stata l'incontro con Marcello Rota, il figlio, che già lavorava su repertorio del padre Nino. Un tentatvo di sposare la dimensione orchestrale di Rota con un linguaggio popolare: cosa che lui già faceva. Il repertorio noi lo abbiamo un po' percorso tutto, poi c'è sempre la chiave di volta da cui si parte per una lettura nostra e questa chiave è stata "Brucia la terra" che è in dialetto siciliano e che, in qualche modo rappresenta quasi un inedito. Adesso possiamo dedicarci al disco nostro: in napoletano»
Fabrizio Consoli: "Fare i conti con Conte a ritmo di marna"
«Con questo disco sono partito dall'idea di fare i conti con Conte. A partire dal primo brano che è "Blu" ed è un pezzo che è nato così ed è diventato praticamente una sorta di tributo a Conte, un brano in cui lo ringrazio per tutte le emozioni che mi ha regalato. Lo ha anche scritto alla fine del testo: "non capirò mai come ha fatto un aguaplano ad atterrare nel Monferrato", Un chiaro omaggio a quello che considero uno dei pochissimi geni musicali in Italia. A fare il disco ci ho messo quattro anni, un lavoro duro e faticoso, ma pieno di passione»
 IN PRIMO PIANO
Akkura (Sergio Serradifalco): "Una Palermo ottimistica"
«E' inutile fare i piacioni, l'idea del libro allegato al disco non è nostra ma dell'editore, Enrico Flaccovio. Era partita come una sorta di diario di bordo degli Akkura e si è trasformata in una sorta di affresco su Palermo, lavoro rischiosissimo perché è facile cadere nella banalità, ma abbiamo cercato di non esserlo partendo proprio da quello che più di banale ci può essere su Palermo: lamentarsi di quello che non va, di quello che non funziona, di quello che a Palermo non è stato, di quello che forse non sarà mai e allora abbiamo puntato sull'ottimismo».
Perlè: "Quando in una band finisce il fuoco ..."
«Dopo tanti anni con la mia band, quando ci investi una sacco di energie è come una storia d'amore o la cosa diventa qualcosa di concreto o nascono dei malcontenti. E poi si cambia perché siamo stati assieme dieci anni e dopo un periodo così lungo sei diverso. Era sparito un po' il fuoco. E quindi, sempre restando buoni amici, ci siamo separati. La fase della scrittura è durata un annetto. Poi è stata lunga cercare i produttori che più si avvicinassero al suono che avevo in mente: John Parish l'ho dovuto seguire per un anno prima di convincerlo».
 RIFLETTORI SU
"Il ponte dei sospiri" - Misero Spettacolo
In un album che tende al rock, "Ponte dei sospiri" è un'oasi di calma assoluta, che addirittura risente e tira al bel canto all'italiana. Chi, d'altra parte, non ha mai scritto o almeno sognato di scrivere una canzone su Venezia. Qui c'è in tutte le salse e, quello che è più bello, c'è anche nella canzone che è un unico grande canto d'amore.
"Mefisto" - Sine frontera
Mefisto è il classico villain, in cattivo delle storie di appendice. Un cattivo cheai tempi nostri vive tra noi, ci parla dalle onde catodiche e ci governa perché ha preso atto che l'Italia e tutti i suoi abitanti sono cosa sua. Ogni tanto serve anche la possibilità di mandare affanculo tutti i Mefisto di questo mondo. E i Sine Frontera lo fanno per noi con autentica passione. Canzone da cantare in coro con loro.
"Le parole di un bolero" - Gli Ex
Una canzone piacevolissima, dalle ascendenze caraibiche ed eseguita con grazia e competenza dagli Ex, gruppo romagnolo di fuoriusciti da altri gruppi precedenti. Prendetevela morbida, come invita la pubblicità, e ascoltetevela sul fare della sera con davanti qualche liquido pestato e tanto tepo per fare andare le idee sul cavallo a dondolo di un mare che oscilla placido. E poi scoprite le altre canzoni del disco
"Guardia '82" - Dario Brunori
Questo è l'esempio concreto di cosa si intendeva quando si diceva che tra dieci anni saremo tutti attorno al fuoco a cantare alla chitarra le canzoni di Dario Brunori. Questa è una canzone da mare ed è una canzone da amare. Ritmo semplice, voce sguainata, un tocco di nostalgia (Pertini e Bearzot) e una romantica storia d'amore, finita male.
"Mercanti di parole" - Micol Martinez
Una voce avvinghiante, una personalità prorompente, un'ottima capacità d'autore. Da questi presupposti ne discende Micol Martinez, esordiente nel 2010 con "Copenhagen", prodotto da Cesare Basile. "Mercanti di parole" ha sonorità anni settanta e un voce che sembra quella desertica e affannata di Nada. Come colore ci siamo, ma molto meno scura e graffiata dalla vita.

Michele Gazich: "il violinista dirottato da Michelle Shocked" "Cla giosta" - Dodici corde
«Sono sempre stato in questa dimensione musicale per tutta la vita. Ho iniziato a suonare a 5 anni e inizialmente la mia scelta era per la musica classica. Poi mi sono pentito. Sai la famosa storia, vera peraltro, che un giorno su un treno ho incontrato Michelle Shocked, era il 1992. La sera avrei dovuto avere la prova con l’orchestra e invece ero con lei a suonare all’Orfeo a Milano. Da lì sono iniziate tutte le mie collaborazioni con songwriter vari, americani e italiani. Ho sempre scritto, ma avendo una pessima voce non ho mai pensato di fare il cantante»
Musica popolare, sulle arie dei Modena City ramblers, rafforzati anche dallo stesso dialetto. Sono un duo ma fanno una musica del diavolo e "Cla giosta" (quella giusta) è una danza popolare indemoniata, di quelle che si fanno seguire con il piede che batte il tempo. Non cercate di capire le parole, perché l'emiliano è più tossico dell'uzbeko! Godetevela.
Luca Basso (Fabularasa): "Musica "spaziosa" fatta a mano" "Osteria Italia" - Evasio Muraro
«I Fabularasa è un gruppo nuovo che nasce da esperienze diverse e soprattutto dall’amicizia che unisce il gruppo storico. C’è l’idea di un gruppo basato soprattutto sul suono delle corde e delle percussioni in chiave etnica e mediterranea. Abbiamo poco a che fare col quartetto rock tradizionale, nonostante ci sia un impianto basso, chitarra, batteria. La nostra cifra stilistica è quella di realizzare una musica il più possibile “spaziosa”, dove ci sia per tutti la possibilità di accomodarsi, di riconoscersi e, si spera anche un pochino, di emozionars
In un disco tutto di buona qualità Evasio Muraro (alla sua seconda prova solistica in nove anni!) infila questa "Osteria Italia", una canzone politica sul malessere di vivere nella nostra penisola, che parte come un rap, abbastanza a sorpresa in un album acustico, ma finisce con un ritornello arioso che porta da tutt'altra parte. Spiazzante e bella.
Massimo Priviero: "Vent'anni di sano equilibrio tra rock e poesia" "N.79 - Istituto Marino"- Maisie (feat. Mario Castelnuovo)
«A vent’anni dall’esordio ci stava questo tipo di album che è una sorta di Best interamente risuonato. Con tre inediti e la scelta dei pezzi da mettere dentro è stata durissima, perché andare a smanettare su 8-9 album è stato difficile, ma è stato raggiunto un giusto equilibro di rock e poesia che come tu sai è un po’ il mio marchio di fabbrica. Non ci sono le cover di “Rock & poems” anche se da alcune di esse non riusciamo proprio a staccarci. “Chimes of freedom” è la mia maledizione».
I Maisie hanno fatto un disco zeppola di San Giuseppe, ripieno di tutto il bene e il male (musicalmente parlando) che si possa trovare in giro. Seminando spunti, accenni, disagi, concetti, idee con una dovizia dispendiosa ma geniale. In questo Caravanserraglio il gradito ritorno di Mario Castelnuovo che propone la versione in italiano di una canzone già presente in siciliano sul disco. Da antologia.
Luca Ghielmetti: "Un disco di musica, cucina e poesia" "Qui" - I Nomadi
«Il mio disco si chiama con il mio nome e cognome. Come dischi d’esordio o i dischi in cui uno pensa di riconoscersi. In cui c’è il profumo della musica, della cucina e della poesia e della pace che uno pensa di aver prodotto. In più io mi sono sposato da da tre anni dopo un singolato lunghissimo . Mi sono sposato a 44 anni e in questi tre anni ho fatto anche due bambini. Quindi questo disco profuma proprio anche nelle frequenze delle voce, nella gestazione dell’album di tutte queste cose. Mi assomiglia proprio»
Eh, i Nomadi! Quando ci si mettono sanno sfornare anche ballatone d'atmosfera come questa che è farina del sacco di Danilo Secco. Si canta d'amore, anzi della perdita dell'amore. Con una sincerità di accenti che fanno pensare a una storia vissuta. Il clima è malinconico, il testo strappa i sentimenti, ma la stoffa è quella della grande canzone.
Max Collini (Offlagadiscopax): "racconti come canzoni" Libera musica in libero stato
«Per quanto sia vero che non cantiamo … C’è un testo narrato. Il progetto è nato così fin dall’inizio. Però poi i primi brani del gruppo che nacquero nell’atmosfera in cui nemmeno si pensava di fare dei dischi, presero una forma canzone. In realtà noi le viviamo come vere e proprie canzoni, anche se l’approccio e la forma non sono poi quelle delle canzoni tradizionali. Comunque in realtà non abbiamo inventato poi niente. Già Buscaglione, Gaber e altri, fino ai Massimo Volume, hanno parlato nei dischi».
E' stato il nostro tentativo culturale di diffondere un messaggio. Perché far musica, ancor prima che voler guadagnare, dovrebbe voler dire voler comunicare. Avere qualcosa da dire e desiderare che qualcuno ascolti. Ma questa politica di invesrtimento culturale è stata tarpata sul nascere dalle regole assurde della discografia. Ma forse...
Gaetano Curreri (Stadio): "La complicità con Vasco" "Beddu lupu" -Akkura
«Il testo di Diluvio universale è di Vasco Rossi. Nasce proprio da una sua idea. Come spesso abbiamo fatto in questi anni anche per sue canzoni. Vasco ci dà dei testi e delle poesie. Abbiamo cominciato in questo modo con Rewind, che è nata quasi per gioco. Lui aveva scritto quel testo e lo stava per pubblicare sulla fanzine (ndr: la rivista dei fans). Io l’ho preso e ho detto no. È bello per la fanzine, ma qui ne viene fuori una canzone. Vasco alla fine ha ceduto. È nata così una complicità che va avanti da anni». Gli Akkura hanno iniziato in modo sorprendente il mio personale 2010 discografico, regalandomii un concept album su Palermo. "Beddu lupu" è una delle poche canzoni in dialetto, una sorta di blues rallentato ed estenuato, degno dei Giant Sand. merito anche della chitarra "lupesca" di Arto Lindsey.
Renato Zero: "si va avanti solo con le nostre forze" "Teresa Batista" - Massimiliano D'Ambrosio
«Grazie a Castellina/Pasi ho scoperto che le classifiche sono tutte bugiarde. Ero alla Rca quando partivano i Tir carichi dei loro dischi. Hanno venduto almeno venti milioni di dischi, ma non sono mai andati in classifica. Non mi parlate di classifiche: diciamo che io sono primo da quando sono nato. La musica sta sull’orlo di un precipizio. I discografici dovevano fare più attenzione allo stato di salute della musica italiana. Ora non sono adeguati a seguirci e i nostri lavori intendiamo portarli avanti con le nostre forze». Di forte ascendenza letteraria, come tutto l'album da cui è tratta, ossia "Cuore di ferro". Massimiliano D'Ambrosio piglia il capolavoro di Jorge Amado, "Teresa Batista stanca di guerra" e traduce le oltre 500 pagine in una breve ed ispirata canzone. Pacata e calma, ma forte. Come Teresa.

Nota necessaria

Bielle non vuol essere un sito di mp3 nè lo sarà mai (nonostante la smania intenettistica verso questo tipo di formato). Il tentativo culturale di diffondere degli artisti, spesso sconosciuti, non poteva non comprendere delle piccole tracce musicali (parlando di musica, la stessa musica diventa prioritaria). Conoscere passa infatti anche attraverso piccoli spunti audio, testi, ricordi, impressioni. Conoscere è un passo necessario verso una più saggia umanità. La saggezza include il supportare gli artisti che, generalmente, non vendono milioni di copie.
Spesso la possibilità di reperire materiale discografico è piuttosto ardua (ristampe inesistenti, fuori catalogo, produzioni consistenti come una nuvola, ecc...), totalmente altro dal "save and listen" opportunistico degli mp3.

Una possibile "giustificazione" italica riguardo la diffusione degli mp3 potrebbe essere sicuramente l'insulsa politica dei prezzi dei prodotti discografici, ma la questione è totalmente esterna al progetto Bielle, che s'era provata, da parte sua, in totale combutta e coesione con un manipolo d'artisti, a mettere a disposizione qualcosa di più consistente: interi cd o buona parte di essi, scaricabili liberamente e gratuitamente, in un ottica di copyleft. Il progetto è stato tarpato sul nascere e il sito è addirittura rimasto oscurato per alcuni giorni, con la spiegazione - avuta dal provider - che le opere di un artista, se esso è iscritto alla Siae, non sono sue ma della Siae. Quindi, per essere diffuse, non importa se gratis, va pagato il balzello, cosa che Bielle, non avendo alcun tipo di introito non è in grado di fare. Quel che rimane si può taggiungere da questa pagina. Per buona parte sono brani incompleti, meno di un minuto; altri sono link esterni, che portano direttamente ai siti degli artisti. Sperando che la frammentazione passi tra le maglie della miopia del sistema.
(PS Ricorda di rinominare, dove serve, i file da .bl in .wav; i pezzi hanno una durata di circa 30 secondi)
Tutto l'audio in ordine alfabetico per autore
A - B - C - D - E - F - G - H - I - J - K - L - M - N - O - P - Q - R - S - T - U - V - W - X - Y - Z

A

Acustimantico: Santa Isabel
Acustimantico: Fiori di loto
Albero Motore: Messico lontano
Area: Luglio, agosto, settembre

B

Banco del Mutuo Soccorso:
100 mani 100 occhi
750.000 anni fa... l'amore?
Canto di primavera
Non mi rompete

Barsotti, Leandro: "Così stronzo"

Bertoli, Pierangelo:
Eppure soffia

Il centro del fiume
I miei pensieri sono tutti li'
Per te
Rosso colore
Un tempo d'oro

Biella, Oliviero: Fantasmi

Bubola Massimo: Marabel

Buscaglione Fred:
Che notte
Ciao Joe
Il dritto di Chicago
Whisky facile

C

Caffè Sport Orchestra:
Mambo della missionaria snob
L'autista fortunato
San Lorenzo

Camerini, Alberto:
Alberto
Bambulè
Gelato metropolitano

Nembo Kid e Baby lavatrice

Serenella

Cantodiscanto:
Malmediterraneo

Capodacqua, Paolo:
Il temporale (da "l'orage" di Brassens, dal vivo)

La bambina che sapeva volare

La contravvenzione

L'incantesimo del lago

Luci di settembre

Non conosco sorrisi

Notte regina

Oltre settembre

Capossela, Vinicio:
Dalla parte di Spessotto
Cadillac
Camminante
Contrada chiavicone

Il ballo di San Vito

Notte newyorkese
Pongo sbronzo
Resta con me
Sabato al corallo


Caravane de Ville: Metropolis

Celentano: Lunfardia

Chimenti Andrea: Era il momento

Ciampi, Piero:
Andare camminare lavorare

Ha tutte le carte in regola
Livorno
Te lo faccio vedere chi sono io

Circo Fantasma: La fabbrica

Colombo, Lu:
Gina

Rimini Ouagandougou

Consoli, Fabrizio: Un tango

D

De André,Fabrizio: Mis amour

De Angelis, Edoardo:
Geografia

La bambina che non parla

La casa di Hilde

Non ammazzate Anna


De Gregori, Francesco:
Canzone per l'estate
La topolino amaranto

Della Mea, Ivan:
Ballata per l'Ardizzone
El me gatt
La canzon del Navili

Mio Dio Teresa tu sei bella


Del Sangre:
Iris e Silvio

Billy the kid
Radio Aut

De Sio, Teresa: Montanara

Donà, Cristina:
Ho sempre me
Stelle buone

Donna, Mattia:
"Le maschere bianche"

Ductia: Sfinita

E

Endrigo, Sergio:
Anch'io ti ricorderò

Nelle mie notti
Canzone per te
Io che amo solo te

Espanta Bruixas:
Il Natale del 1945

F

Farabrutto: Eternamente

Fava, Carlo: La palude

Finardi, Eugenio: Estrelita

Fiorello canta Bertoli:
A Muso Duro

Franchi Giorgetti Talamo: Luna Martinez

G

Gaetano, Rino:
Aida

Al compleanno della zia Rosina
Berta filava
Ma il cielo è sempre piu' blu

Mio fratello è figlio unico

Nuntereggaepiu'
Sei ottavi

Gaber, Giorgio: L'ultima bestia

Gang:
Il tempo in cui ci si innamora

Aprile

Against power-dollar
Bandito senza tempo
Don't turn your back
Le radici e le ali
Oltre

Gang e i Luf: O pescator che peschi

Gianco, Ricky: Arcimboldo

Gianco, Ricky:
Compagno si', compagno no, compagno un caz
Navigare

Girasoli: Rosso Corallo

Giuradei & Malacompagine:
La nebbia e il vino

Graziani, Ivan:
Agnese

Avrò bisogno ancora di te
Firenze (canzone triste)
Lugano addio
Noi non moriremo mai
Pigro

Grechi, Luigi:
Dublino
La coperta indiana
L'isola di Toni
Tutta la verità su Manuela

Guccini, Francesco:
Piazza Alimonda


Guccini, Francesco coi Modena City Ramblers: Auschwitz

I

Isa: La Buona Sorte

J

Jannacci, Enzo:
Giovanni telegrafista


Jean Fabry: Rotoballe
 

L

Massimo Lajolo: Acqua

Lalli: Brigata Partigiana Alphaville
(a mio padre)
I Fuochi
Le donne quando restano sole

Larocca, Massimiliano:
L'etica del viandante

La rosa tatuata:
Sotto il segno di Caino

Lega, Alessio:
Altrove
Nemmeno per un attimo

Resistenza e amore
Vento
Vigliacca

Locasciulli, Mimmo:
Piano Piano

Cara Lucia
Due amiche
Natalina
Piccola luce
Pixi Dixie Fixi

Lolli, Claudio:
Aspettando Godot
Donna di fiume
Un uomo in crisi
Ho visto anche degli zingari felici
Ho visto anche degli zingari felici live
I musicisti di Ciampi
Incubo numero zero
La ballata del pinelli (dal vivo)
La giacca
Primo maggio di festa
Viaggio

Lombardo Lucia: "Cento pesetas"

Loy e Altomare:
Checco e Massimo

Il saggio, il fiume e il monte
Un ubriaco
Zia campagna

Luf (I):
Paternoster poc'incioster
Piccola donna
Amami Bionda
Vento
Pezzo di pane
Tierra Bomba
Ocio al luf

Luf (I) coi Gang:
O Pescator che peschi

M

Malatesta, Filippo: La figlia del re

Manfredi, Gianfranco:
Ma chi ha detto che non c'e'

Quarto Oggiaro story
Ultimo mohicano

Manfredi, Max:
Tabarca

La fiera della Maddalena

Il fado del dilettante

Le rime di Sanpierdarena

Il Regno delle fate

Modena City Ramblers:
Ebano
Viva l'Italia
Serenata di strada


Modena City Ramblers con Guccini: Auschwitz

Morblus Band:
Sotto un cielo così
Confondimi
Goodybye Mrs Miller

N

Nada: E ti aspettavo

Nebbiosi, Gianni:
Ma che razza de città

O

OttoOhm: Domani

P

Pagani/Fabrizio De André: Davvero Davvero

Paoli, Gino: Teresa

Parto Nuvole Pesanti: I musicisti di Lolli

Pieretti, Gian:
Bullit
Celeste
Felicita' felicita'
Il vento dell'est
In un campo di fiori
Una
Una storia

Priska: "Dans le bureau des objects perdue"

Q

Quarto Stato:
Il brigante
Non e' tempo 

R

Ratti della Sabina (I): Circobirò

Resto Mancha: Ballata delle rivolte

Riondino, David: 29-3-94

Riondino, David: Cantata del pastore che canta in una lingua incompensibile

Rocchi, Claudio: La tua prima luna

Rosso, Stefano:
Il circo
Letto 26
Non gioco piu'

S

Sanfilippo, Claudio:
I Tosann de Porta Tosa


Sepe, Daniele:
'A jetta

Tammurriata

Sirianni, Federico:
Neve

Ed il viaggio continua
Liberaci dal mare

Sorrenti, Alan: Vorrei incontrarti

Sparagna, Ambrogio: Ruccano

Stormy Six:
Fratello
Gianfranco Mattei
La fabbrica
Macchina maccheronica
Nuvole a Vinca
Stalingrado

Straulino, Lino: La piccola inglesina

Sullo, Francesco:
Il lampo del temporale

Sulutumana:
Piccola veliera
Cussesumaiami
Il tuo culo

SursumCorda: Poesia bruciata

T

Tenco, Luigi:
Angela
Ciao amore ciao
E se ci diranno
Io si'
Lontano lontano
Ognuno e' libero

Testa, Gianmaria:
Biancaluna
Lampo
Non ti aspetto piu'

Tetes de Bois: Ce l'ho con l'amore

V

Van De Sfroos, Davide: Akuaduulza

Y

Yo Yo mundi:
Alla bellezza dei margini

La danza del pesce spada
Tema di 54
La casa del freddo
Le strade di ieri
Viva l'Italia
The partisan


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