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"chi
sarà a raccontare
chi
sarà
sarà chi rimane
io seguirò questo migrare
seguirò questa corrente di ali"
E seguendo questa corrente d'ali ci
portiamo appresso le sue meravigliose storie. Sappiamo che Fabrizio ci
ha lasciato ben più di una "goccia di splendore", ci
ripetiamo ancora una volta che "è stato meglio lasciarci che
non esserci mai incontrati" e ci piace immaginarcelo in un lontano
"vortice di polvere" a suonare, cantare, scrivere e a sfiorare
il cielo "con il suo dito più corto".
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