La
banda Tom cresce e si allarga. Disco e Dvd da non perdere
di Leon Ravasi
Va
bene. Siamo partigiani! A noi di Bielle quando capita un disco che
parla di Resistenza o di Bandiere rosse o di ribelli della montagna
piace un sacco. Se poi, per caso, si accenna anche alla possibilità
di essere comunisti ci piace ancora di più. E' quindi scontato
che dischi simili otterranno la nostra ammirazione, specie in questo
25 aprile che simboleggia ad un tempo la caduta del nazi-fascismo
e la caduta dell'ometto "onnipotente", come ha suggerito
anche l'ex presidente Scalfaro. Ma l'approvazione non è incondizionata.
Perché
le approvazioni le si deve meritare e gli Yo Yo Mundi ce la mettono
tutta per meritarsela. In primo luogo seguendo una strada che li
porta ad infischiarsene ampiamente delle cosiddette logiche di mercato:
usciti con un bellissimo mini-cd ("La
banda Tom e altre storie partigiane") in febbraio non si
peritano di evitare un'uscita ravvicinata e molto simile come questa
"Resistenza" che, da un lato ingloba il mini-cd precedente
e dall'altro si espande fino a raggiungere le dimensioni di un cd
intero e, in aggiunta butta sul piatto anche un dvd che, unito al
disco, registrato dal vivo durante lo spettacolo teatrale relativo,
il 15 gennaio al Teatro Municapale di Casale Monferrato, dà
in toto il senso dell'operazione.
La dimensione
"disco" ad Archetti Maestri e soci sembra andare sempre
più stretta e ogni volta si avverte uno stimolo ad andare
oltre: ne deriva che l'ultimo disco in studio, interamente inteso
come tale, ossia "Alla bellezza
dei margini" risalga al 2002. Dopo di
ché sono seguiti "54"
magnifica sonorizzazione del libro
omonimo dei Wu Ming, "La banda Tom" e "Resistenza",
mentre a poco prima (2001) risale un'altra operazione culturale
di rilievo: "Sciopero", ovverosia la
sonorizzazione dell'ominimo film di Sergej Eistenstein
del 1924. Alcuni dei vecchi fans, in particolare gli innamorati
di "Percorsi di musica sghemba" e "La
diserzione degli animali" in realtà non gradiscono
la nuova direzione presa dal gruppo, da cui si attendono ormai che
sonorizzino prossimamente anche le Pagine gialle.
In compenso
è nata tutta una nuova generazione di Yo-yo-mundi-heads che
invece segue, apprezza e gradisce le "escursioni" dal
territorio canzone della band di Acqui. Anche se, peraltro, la canzone
non viene affatto abbandonata e anzi, semmai valorizzata, inserita
com'è in una cornice di più ampio spessore. Nel tempo
di 1h e 08' vengono presentati 15 brani che vanno dai classici della
resistenza come "Festa d'aprile" e "Bella
ciao", a "nuovi classici" della canzone
d'autore democratica come "Stalingrado"
degli Stormy Six o "Viva l'Italia"
di Francesco De Gregori o ancora "Le
storie di ieri", ancora di De Gregori oppure "Eurialo
e Niso" dei Gang-Bubola o "Brigata
Alphaville" di Lalli. Accanto a queste
"The Partisan" (celebre brano tradizionale
portato al successo nel 1969 da Leonard Cohen,
versione inglese del brano “La Complainte du Partisan”
scritto a Londra nel 1943) con la partecipazione di Paolo
Bonfanti e della giovane vocalist Paola Tomalino,
che canta anche in "Brigata Alphaville".
Per chiudere poi con i brani composti per l'occasione dagli stessi
Yo Yo Mundi: "Tredici", scritta appositamente
per "cantare le gesta", ricordare e commemorare la Banda
Tom (per l'appunto composta da 13 partigiani fucilati il 15 gennaio
1945 a Casale Monferrato) con l'ausilio di Marino Severini
dei Gang; "Lamento per Aureliano", brano
strumentale dedicato a Aureliano “Miscel” Galeazzo ucciso
a Volpara il 23 dicembre 1944 dai tedeschi, a soli 16 anni, presente
solo sul Dvd; "L'Ultimo Testimone", ispirata
anche al volume “Lettere di condannati a morte della Resistenza
italiana, 8 settembre 1943, 25 aprile 1945”;. "Al
Golgota", dall'album "L'Impazienza".
Tutti brani già presenti sul mini-cd "La banda Tom e
altre storie partigiane", già recensito a suo tempo.
Resta di parlare del dvd (di cui parleremo a parte) e di alcune
fortunate coincidenze. Escono quasi contemporaneamente due bei dischi
sulla resistenza: questo degli Yo Yo Mundi e "Appunti partigiani"
dei Modena City Ramblers. E' interesante notare
come seguano le stesse strade, proponendo anche brani parlati con
testimonianze di partigiani, raccolte direttamente, come nel caso
dei Modena o tramite lettura dai libri nel caso degli Yo Yo Mundi.
Ma ancora più colpisce il fatto che due canzoni, in fondo
abbastanza recenti, siano ormai entrate nell'immaginario collettivo
tra gli inni imprescindibili: "Viva l'Italia"
di Francesco De Gregori e "Eurialo e Niso"
dei Gang-Bubola, la prima presente come inno finale sul disco dei
Modena e l'altra sul suo illustre predecessore: "Materiale
resistente". I Fratelli Severini peraltro compaiono anche
su "Appunti partigiani" con "La pianura dei
sette fratelli" a dimostrazione, qualora ce ne fosse
ancora bisogno, di come fosse unica la loro capacità di creare
canzoni "epiche" di cui la nostra epoca, in fondo così
povera, ha sempre più bisogno. E speriamo che i Severini
riprendano presto a scrivere e incidere la colonna sonora per le
lotte politiche e sociali di questi anni!
Inutile fare una classifica di merito tra i brani, tutti validi
peraltro, e con un valore che trascende quello prettamente musicale,
ma "Festa d'aprile", "The partisan"
e "Tredici" non possono non restare dentro.Impossibile
non nominare comunque almeno le voci recitanti di Fabrizio
Pagella e Giuseppe Cederna, entrambi già
presenti in "54" e la voce e chitarra
di Paolo Bonfanti, il pianoforte di Luca Olivieri,
il violoncello di Giovanna Vivaldi, oltre a Fabrizio Meni,
responsabile dell'elaborazione die testi e della supervisione storica.
Yo
Yo Mundi
"Resistenza"
Mescal/Sony - 2005
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aggiornamento: 25-04-2005 |