Talento
e sperimentazione nella bottega di Riccardo Tesi
di Silvano Rubino
Consiglio
natalizio: regalate il cd di Riccardo Tesi & Banditaliana "Lune".
Regalatelo agli amici colti, sensibili, di buon gusto. Se non vi
sarete sbagliati su di loro, non potranno che apprezzare e ringraziarvi.
E voi farete un figurone. Arrivato come una ciliegina sulla torta
del 2004, "Lune" è la naturale prosecuzione di
un percorso che Tesi ha intrapreso ormai da molti anni e che lui
porta avanti con caparbietà e scrupolo da ricercatore: quello
della "musica di frontiera", come viene definita nel libretto
illustrativo del cd. Una sapiente miscela che pesca i suoi ingredienti
nella musica popolare (e di cui l'organetto suonato con sublime
maestria da Tesi è un po' l'alfiere), li contamina con il
jazz, la world music, li riveste di parole, inserendoli quindi a
pieno titolo nel filone della canzone d'autore.
Un
po' come Fabrizio De André, Riccardo Tesi è un artigiano
a bottega, la cui forza non sta soltanto nel suo talento individuale
(indiscutibile), ma anche nella capacità di sapersi circondare
di validissimi collaboratori, nel saper mettere a frutto il lavoro
collettivo. Banditaliana è il frutto di
questo lavoro a bottega: Maurizio Geri ci mette
la sua bella voce, la chitarra e la firma di alcuni testi, Claudio
Carboni i sax, Ettore Bonafé le
percussioni e il vibrafono. In più ci sono gli ospiti: Marco
Fadda alle percussioni, Daniele Mencarelli al basso, Mirko
Guerrini alle tastiere, Patrick Vaillant
al mandolino, il quartetto d'archi Archea. Ospiti
speciali Ginevra di Marco e Francesco Magnelli
(ex Csi e Pgr), in una delle vette del cd, una struggente e meravigliosa
"Ninna nanna" della tradizione popolare,
con un sapore contadino e arcaico da innevate notti di inverno in
Appennino.
Ai testi collabora
anche Carlo Muratori, come già era accaduto
in "Thapsos": anche in questo caso per la title-track
del disco, "Lune", anche in questo caso
un brano intriso di atmosfere mediterranee e arabeggianti. Appennino
(protagonista della canzone che apre il disco, "Assedio")
e Mediterraneo, due poli geografici che non si escludono, ma che,
anzi, nel disco, si completano e si arricchiscono a vicenda. Quindi,
accanto a vere e proprie danze popolari come "Scapoli"
o "Trioolé", compaiono brani come
"Macedonia", in cui i suoni del Mare
Nostrum entrano filtrati secondo la tradizione di recupero inaugurata
da Pagani e De André in "Creuza de ma".
C'è spazio anche per un omaggio a Odoardo Spadaro
(quello di "Porta un bacione a Firenze"), cantore della
nostalgia dell'emigrante per la natia Toscana, con un suo brano
deliziosamente retrò, "Il valzer della povera
gente".
E a dimostrazione
che la sperimentazione nella bottega di Riccardo Tesi è di
casa, ci sono le ultime due canzoni del cd, che sono un supplemento
davvero inaspettato: due remix realizzati da Ominostanco.
Due brani contenuti nel cd di esordio di Tesi&Banditaliana (Maggio
e Tevakh), vestiti con un abito di percussioni sintetiche
e campionamenti vari, pronti per essere ballati. L'effetto può
essere spiazzante, ma poi si capisce che funziona: perché
- sembra dirci Tesi - questo tipo di musica, che da centinaia d'anni
invita il piede alla danza, non ha perso freschezza e potrebbe benissimo
essere ballato anche oggi, con allegria e leggerezza.
Altro regalo
(tutto questo per soli 8 euro!!!) contenuto nel disco: un racconto
inedito dello scrittore Gabriele Contardi - premio
Calvino con il romanzo "Navi di carta", edito da Einaudi
- "Inseguimenti", illustrato da suggestive foto di Elisabetta
Scarpini. Più che un cd, quindi, un vero e proprio
progetto, che vede nelle vesti di mecenate l'azienda tessile Walter
Tricot, sponsor del tutto. E che avrà il suo naturale completamento
nelle - speriamo numerose e affollate - date dal vivo della premiata
bottega Riccardo Tesi &C.
La registrazione
ed il missaggio sono state realizzate da Stefano Melone.
Riccardo
Tesi e BandaItaliana
"Lune" (contiene il racconto "Inseguimenti"
di Gabriele Contardi)
Manifesto Cd 2004
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aggiornamento: 22-12-2004 |