Quando
un film si condensa dentro un disco
di Giorgio Maimone
Quando
un film ti commuove, se ne può star sicuri, la musica ha
giocato un ruolo importante. Se poi un film ti commuovo molto e
quando esci non ricordi nulla della colonna sonora, il problema
si fa serio. Dall'ultimo film di Nanni Moretti si esce, con gli
occhi lucidi delle lacrime ancora fresche e canticchiando tra i
denti l'autocitazione di Bianca "Insieme a te non ci sto più"
o la struggente "By this river" di Brian Eno, scelta da
Giovanni per fare un regalo al figlio già morto.
"Here
we are
Stuck by this river,
You and I
Underneath a sky that's ever falling down, down, down
Ever falling down".
E
allora la colonna sonora di Piovani dov'era? Come suonava? Suonava
bene, suonava dannatamente bene. Ma per capirlo ho dovuto acquistare
il cd e risentirmi, nell'ordine, i 12 brani tratti dal film, tutti
con titoli assolutamente esplicativi (La corsa, la lettera
di Arianna, Viaggio nella notte, Soli, Se quel giorno, La traduzione)
e sentire l'emozione che monta. Farci caso, fermarsi un attimo ad
ascoltare.
Ecco
la marea che sale dagli oscuri gorgogli dell'anima. Ecco lievitare
dentro come caffè che trabocca dalla cuccuma sul fuoco. Ecco
i liquidi umori raffreddarsi dentro e consolidarsi in pianto, in
lacrime che si affacciano al lato estremo dei tuoi occhi. Ecco ancora
quel senso di soffoco che ti costringe a tirar sospiri lunghi e
profondi. Ecco, di nuovo, l'emozione. Nicola Piovani è bravissimo.
Molto più
qui che nell'ultimo lavoro di
De Gregori, dove pure aveva fatto cose egregie Il suo pianismo
rarefatto, la sua eleganza, i suoi tempi lenti si adattano con precisione
alla situazione. Non so come abbia lavorato, se componendo prima
le musiche e poi adattandole alle scene, oppure se vedendo le scene
prima e poi lavorando sulla musica o forse ancora un mix delle due
tecniche. Ma il risultato è raggiunto. E non è vero
che nel film non le avevamo notate.
C'erano, erano
rimaste dentro noi, ma sepolte, silenti. Alla prima nota è
subito una cascata di ricordi che ti precipita in grembo. Se poi
non vi è piaciuta la Stanza del figlio, se siete tra quelli
che "a noi Moretti non ci ha mai convinti", se comunque
vi piace fare il bastian contrario, lasciate perdere: il disco non
è per voi. Così come non lo era il film.
Diciamo che
è un discorso da "iniziati", un discorso interno
ai "piccoli fans di Nanni". C'è Nanni
dentro questo disco. E c'è anche di più, perchè
, in coda, vengono riportati anche i lavori che Piovani aveva fatto
per Caro Diario, Palombella Rossa e La Messa è finita (niente
in Aprile. Chissà perchè?).
Qualche appunto?
Sì, due. In primo luogo è presentata come colonna
sonora del film, ma "Insieme a te non ci sto più",
"By this river" di Brian Eno e "Water
dances" di Michael Nyman non ci sono. In secondo luogo
la copertina riporta solo qualche foto di Nanni Moretti e del film,
ma nessuna indicazione sul disco stesso (chi ha suonato, cosa, quando,
dove etc). Dobbiamo accontentarci di ascoltarlo. Però basta.
Nicola
Piovani
"La stanza del figlio"
Emergency Music Italy- 2001
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aggiornamento: 30-03-2001 |