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Le BiELLE RECENSIONI
Daniele Sepe: “Jurnateri”


di Leon Ravasi

Evviva! Daniele Sepe e' tornato! Ed e' tornato con un signor disco. Devo confessarlo: ho sempre un po' di apprensione quando mi avvicino a un nuovo disco di Daniele. Autore eclettico e dotato di una maestria che gli consente di svariare tra generi completamente diversi, non e' raro che Daniele si perda tra i meandri di questa sua bravura e ci offra prodotti di difficile digestione. E' come essere di fronte a un grande cuoco che, a volte, non sa dosare i suoi talenti. E quindi accanto a un grande primo, ma di peso, propone un secondo ancora piu' di peso. Bene, qui non accade. Jurnateri alterna momenti piu' impegnativi, dove l'ascolto deve farsi attento, a attimidi svago nel canto o nel ballo o nel puro e semplice divertimento.

Risultato? Oltre 54 minuti di viaggio musicale per le strade alternative del mondo, partendo da Napoli con Raffaele Viviani, passando in Calabria per una Tarantella Guappa, saltando alle canzoni dei balenieri di Normandia o di Bretagna e, passando rapidamente per la Sicilia, sbarcare in Grecia, prima di un ultimo viaggio sulle rotte del caffe' per descrivere le ragioni del commercio equo e solidale. La canzone si intitola "Un'altra via d'uscita", ricca di suoni e di colori, da danzare al ritmo e con le cadenze del cartone animato che l'accompagna.

La confezione contiene infatti un secondo disco, su cui vi e' la versione del cartone animato di Maurizio Forestieri, dedicato alle scuole e destinato a spiegare cosa siano le Botteghe del mondo e il commercio equo e solidale. Un bellissimo cartone che tra l'altro ha vinto anche "Castelli animati" edizione 2000.

Completa "Jurnateri" una versione maestosa di "Sante Caserio" di Pietro Gori, il piu' grande autore di canzoni libertarie italiane (tra cui "Addio Lugano bella"). Nella presentazione al disco Daniele Sepe spiega che le canzoni qui riunite "per varie incompensibili ragioni non sono facilmente reperibili.

Basta l'esempio di quel capolavoro di "Lamentu per la morte di Turiddu Carnivali" (di Ignazio Buttitta e Otello Profazio - NdR), una volta edito da Fonit e a tutt'oggi irreperibile. Con questo mio lavoro cerco di metterci una pezza". E la pezza e' stata messa. E che pezza!

Lo sento e lo risento e non riesco a trovare punti deboli. La bussola per la navigazione e' facile da manovrare, il barometro tende al bello, le vele sono alzate ed e' facile partire.

Ricorda, per molti aspetti, il viaggio in musica proposto da Teresa De Sio nei suoi spettacoli di quest'estate: "Da Napoli a Bahia, da Genova a Bastia". Tutti i collaboratori sono di altissimo livello: colpiscono le voci di Massimo Ferrante e Auli Kokko (voce femminile), a cui spesso si aggiunge lo stesso Sepe. Una curiosita' e' "Stormy wheater" che tra le mani di Daniele diventa "Malutiempo, boys" ("pe mare nun ce stanno taverne, boys").

Che altro ancora? Da segnalare il sito internet: http://www.danielesepe.com e che per una volta un disco si propone con bibliografia e discografia. Grande Sepe e lunga permanenza sul lettore a lui!


Jurnateri
Daniele Sepe

Il manifesto CD 2001 - 8 €
in edicola, nelle "Feltrinelli" o nei negozi di dischi

Ultimo aggiornamento: 23-04-2004

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