Biografia
Paolo
Nori, "Spinoza", Einaudi, 1999, pag. 88:
"C'era una canzone, tempo fa, di uno che poi non si è più
sentito con nessun'altra canzone. Si intitolava il tuffatore, mi sembra.
Volevo essere un tuffatore per rinascere ogni volta dall'acqua all'aria".
Flavio Giurato nasce a Roma nel 1951.
Dopo aver girato il mondo, in quanto figlio di un diplomatico, è
ritornato a Roma dove attualmente vive e lavora come regista.
E' fratello del giornalista Luca e di Blasco, direttore della fotografia
anche di Nuovo Cinema Paradiso di Tornatore.
Come risulta evidente dai testi di diverse sue canzoni, si è
occupato a lungo di sport sia come giocatore sia come allenatore di
squadre amatoriali (basket, baseball, tennis).
Nel 1978 ha inciso il suo primo disco "Per Futili Motivi",
mai pubblicato su CD ed attualmente reperibile solo nei negozi e nei
siti di rarità per collezionisti.
"Il Tuffatore" (1982), disco di valore assoluto, e "Marco
Polo" (1986) sono stati invece ripubblicati su CD nella collana
Urlo della CGD.
Negli anni ottanta ha partecipato a diverse trasmissioni radiofoniche
e televisive, prima tra tutte "Mr. Fantasy" di Carlo Massarini
che lo ha fatto conoscere a molti di quelli che non lo hanno mai dimenticato.
Nonostante il silenzio discografico durato per tutti gli anni novanta,
Flavio Giurato ha continuato a scrivere canzoni, e, a volte, a suonare
dal vivo per il puro piacere di farlo: tra il 1996 ed il 1998 sono note
sue cinque apparizioni live, a sorpresa, allo "Spaziocamino"
di Ostia, e in Sardegna a Bosa, Montresta e Thesi.
Giurato ha comunque continuato a entrare saltuariamente in sala d'incisione
per registrare "cose che sembrano canzoni".
All'improvviso, e senza nessuna visibilità né attenzione
da parte dei media e degli "specialisti di settore", nel 2001
è uscito un nuovo disco "Il manuale del cantautore",
comprendente solo cinque nuove canzoni incise tra 1990 e 1996, mentre
molte altre sono ancora in "via di revisione".
Il CD attualmente può essere acquistato solo via internet al
seguente url: http://music.peoplesound.com/artists/artisthome.asp?country=it&artistID=1759428
ma dovrebbe essere presto disponibile anche presso Vitaminic.
Come confermano i fortunati spettatori delle rare esibizioni live di
Flavio Giurato, vale la pena di avere un po' di pazienza per riuscire
ad ascoltare, si spera al più presto, altri brani nuovi e mai
pubblicati come Centocelle, Agua mineral, Davanti a San Pietro, Malcolm
Robinson, la Giulia bianca, Alamo e molti altri ancora
.
"Sono vivo
e sono ritornato
ero scomparso ma non sono morto
e mi hanno ritrovato
sono vivo e voglio progettare motori"
Flavio Giurato, L'ufficialino, da "Il manuale del cantautore 2001
"
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simone
io
dico che le spade si lasciano per strada
non per maleducazione ma fer farsi ricordare
io dico che le spade te le lasciano per strada
non per maleducazione ma per farti ricordare del fratello di un amico
e allora ditemi voi un altro modo
per non lasciare simone alla sua sorte
ditemi voi se lo sapete un altro modo
per non lasciare simone
se avessi la bocca lo coprirei di baci
se avesse le braccia me lo stringerei
ma non c'e' bisogno della salute dei lebbrosi
io sto dalla parte di chi vende le creme al fratello di un amico
e allora ditemi voi un altro modo
per non lasciare simone alla sua sorte
ditemi voi se lo sapete un altro modo
per non lasciare simone
che e' fisso nel vetro delle lampadine
che sono una continua incertezza
che da politica e religione ha avuto le cose peggiori
senza la fortuna di piu' rispettabili assuefazioni
e della fine di una storia della fine di una storia
della fine di una storia della fine di una storia
tu che cosa vuoi che canti e cosa vuoi che scriva
tu che cosa vuoi che canti e cosa vuoi che scriva
all
i wanted to be was a beautiful diver
all i wanted to be was a beautiful diver
bound to believe there's nothing like being seen
in reveiling swimming tronks
volevo essere un tuffatore
con l'altezza sotto il naso ed il gonfio del costume
volevo essere un tuffatore
che si aggiusta e si prepara di bellezza non comune
e ora voglio essere un tuffatore
per rinascere ogni volta dall'acqua all'aria
voglio essere un tuffatore
per rinascere ogni volta dall'acqua all'aria
voglio essere un tuffatore
per rinascere ogni volta dall'acqua all'aria
voglio essere un tuffatore
per rinascere ogni volta dall'acqua all'aria all'aria
[trad.]
tutto quello che volevo era essere un bel tuffatore
tutto quello che volevo era essere un bel tuffatore
convinto di credere che non c'e' di meglio che essere visto
in un costume da bagno rivelatore
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notte
di concerto
e'
notte di concerto e' notte a roma
e si e' suonato di simone e di una sposa
e questa storia ha fatto il giro dell'europa
questa storia ha fatto il giro dell'europa
e si e' suonato di simone e di una sposa
e questa storia ha fatto il giro dell'europa
grazie a un giovane nuovo con le palle piu' forti di me
capitato per caso dal nord america
di fuori casa sua di dentro casa mia
che mi dice flavio basta ho le dita che mi sanguinano
non sono rose e fiori
e' notte di concerto e' notte a roma
e il palazzone non sta zitto e non si vuota
e questo posto ha fatto il pieno dell'europa
e questo posto ha fatto il pieno dell'europa
e il palazzone non sta zitto e non si vuota
e questo posto e' stato il centro dell'europa
grazie a un giovane nuovo che non vuole fare il medico
non vuole la clientela di suo padre
e che ha il coraggio di vivere di musica
che si fa le cicatrici per non fare il militare
e da' la testa nei vetri e si fa male
io fossi stato americano sarei bruciato vicino al mare
o mi sarei accampato perche' sotto l'asfalto c'e' la spiaggia
e io vivo e lavoro per me
vivo e lavoro per me
valterchiari
io
sono un figlio di famiglia e ti bacio con tanta gelosia
tu sei l'intenzione piu' seria piu' orgogliosa
ti stringo sei mia
in una casa piu' alta e piu' bella di tutte quelle qui intorno
consumiamo la nostra passione e il nostro brevissimo giorno
prima serata di tante altre notti in grande frenesia
di farti conquista piena riuscita
piu' dentro piu' mia
senza il problema o il dispiacere di riuscire a capirci
dato e concesso di essere cosi' vicini da sentirci attaccati
io i miei fatti veri te li raccontavo sempre
ed i miei pensieri li cambiavi lentamente
e le mie ragioni le negavi spesso e volentieri
ed io per te l'ultimo valterchiari
io per te l'ultimo dei signori
l'ultimo degli attori dei grandi suonatori
e ora ti lascio al tuo sonno che invidio con tanta
gelosia
per quel senso di sicurezza che mostri
se ti prende sei sua
e mentre la luce e' indecisa se rallentare o far presto
ti ritrovo mai stanca e sempre perfetta tra le isole e il sale
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orbetello
ali e nomi
e
per quanto ti ho visto e per quanto ti ho sentito
tu sei una giornata di riposo dove si comprano i giornali
e per quanto ti sento e per quanto ti vedo
tu sei una gioia personale che scroscia all'improvviso
e quando arrivi te e quando ti avvicini
mi si allargano le spalle e mi spuntano le ali
le ali di colombier e del suo giallo aquilone
la calma degli insegnamenti e le salite della precisione
dopo le gocce di sudore piu' duro e gli incidenti della preparazione
le ali della piccola wendy nella giusta posizione
forti come le ali di un aereoplano adatto allo scambio di persone
sospeso sulle spinte in campo e che viaggia senza bruciare
fino alle ali della divina sarah che nella sua casa da signorina
chiamava le spazzole per nome e innamorava la mia mattina
e fino alle mani del giovane thomas gli attrezzi per migliorare
che cominciano dove finisco io e sanno come continuare
che
ne sapevo
diciott'anni
e un giorno
e sono corso ad arruolarmi
la città spingeva
mi gridava non fermarti
il casino una delusione
c'era una mezza nuda che piangeva
che ne sapeva
di errori e rovine
dice che ha parlato
con un tipo professore
che saliva in camera
coi libri e col giornale
dava i soldi non per l'amore
ma per una che lo stesse ad ascoltare
che ne sapeva
di errori e rovine
'namo a morì
'namo a ammazzà
'namo a morì
'namo a ammazzasse
'namo a sentì
'namo a guardà
'namo a vedè
senza fermasse
sono uscito e fuori
giù per strada c'era un fiume
di camicie nere
e di sottane di cotone
ho vibrato nella corrente
di una vaga e sorridente paura
che ne sapevo
di errori e rovine
io travolto e stretto
in un abbraccio senza fine
ho sentito dentro
che cresceva un'emozione
ho provato il compiacimento
di una buona e coraggiosa fortuna
e che ne sapevo
di errori e rovine
'namo a morì
'namo a ammazzà
'namo a morì
'namo a ammazzasse
'namo a sentì
'namo a guardà
'namo a vedè
senza fermasse
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diciott'anni
e un giorno
oggi è il dieci giugno
ho diciott'anni e un giorno
se oggi è il dieci giugno
e non ci ho messo niente di mio
in questo tempo che ho dato via
in cambio di che
in cambio di poco
in cambio di che
di un salto nel cerchio
che ha preso fuoco
il petto in fuori
a torso nudo
a bocca chiusa
trattieni il fiato
e anche se ho voluto
come m'è riuscito
di condannarmi a tanto
e a tanto poco
farmi del male senza soffrire
e stare bene senza guarire
in cambio di che
in cambio di poco
che ho fatto di me
sento che stringo
il vuoto in pugno
pronto a colpire
mi basta un cenno
senza parole
trattieni il fiato
marcia
nuziale - il coro dei ragazzi
e
se non ti conosco e anche se fosse vero
che mi lasci per sempre che ti sposi davvero
anche fosse l'imbroglio che tu gia' sai per prima
anche fosse lo sbaglio di una stanca mattina
tanti auguri che presto io ti torni a cercare
per rimetterti a posto per venirti a salvare
per venirti a spiegare
che le delusioni sono unite dalla ferrovia
le delusioni sono unite dalla ferrovia
e se gli anni compiuti cosi' pochi e pesanti
condizionano il torto che hai deciso di farti
fosse per circostanza per mancate risorse
che ora cerchi l'aiuto di qualcuno piu' forte
che tu da sola non sai dirti che sei buona e brava
che tu da sola non sai dirti sono buona e brava
e se i giorni e le notti che ti lasci distanti
ti ritornano addosso con qualcosa di nostro
riusciresti a trattare riusciresti a calmarti
o saresti felice di tradire la parte
che tu a milano stai stai come a roma
e non mi avessi visto e amato mai
che tu da sola ti sei detta che sei buona e brava
tu da sola ti sei detta sono buona e brava
le delusioni sono unite dalla ferrovia
le delusioni sono unite dalla ferrovia
che tu da sola non sai dirti che sei buona e brava
che tu da sola non sai dirti sono buona e brava
che tu a milano stai stai come a roma (come a roma)
e non mi avessi visto e amato mai
che tu a milano stai stai come a roma (come a roma)
|
Una
riscoperta italiana: Flavio Giurato.
Premessa: e' il 1982. un anno che ancora non sappiamo essere di un decennio
che non avra' in futuro una bruta fama. E' Marzo e tutti sono impegnati
a parlare di Campionati del Mondo che stanno per arrivare. Craxi e Andreotti
stanno mettendo a frutto la loro "alleanza" e stanno "pensando"
cosa fare di buono (per loro) nel prossimo futuro. C'e' confusione ma
non si vede.. Politicamente esiste ancora il PCI che e' sempre li' per
li' per vincere le elezioni ma alla fine il risultato e' sempre lo stesso.
Berlusconi e' ancora un semplice "muratore" (nel vero del termine,
cioe' colui che costruisce le case e nel senso politico, cioe' colui che
e' iscritto alla Massoneria e cerca di costruire sempre maggiori case
anche se non proprio legalmente), e le Tv sono ancora libere.. Le radio
sono al massimo della liberta' (nonostante tutto.) e l'Italia pullula
di Dj dall'accento regionale al 100% ma che, comunque, mandano buona musica
senza dover per forza di cose fare i conti con Network "demenziali"...
Le Feste dell'Unita' sono un appuntamento serio.. Ci si va e si canta
Bandiera Rossa.. Nessuno sogna piu' la Russia ma almeno i valori di eguaglianza
e solidarieta' sono sempre ben presenti. specie sui piu' giovani. La storia
ci insegnera'. Purtroppo, che molti di quei contestatori al Governo in
carica, specie i piu' radicali, un giorno saranno forza governativa. solo
che anziche' sotto la Bandiera Rossa saranno sotto un cielo Azzurro e
canteranno una canzone di Partito (o di azienda.fatte voi) che e' una
delle cose piu' ridicole che la storia delle sette note abbia mai prodotto
nelle sua lunga storia... io che all'epoca avevo 22 anni sorridevo per
canzoni tipo Umberto Tozzi o altre cose simili.. Ma mai avrei immaginato
che un giorno ci sarebbe stata una canzoncina peggiore di tutte. Ad ogni
modo nella Tv Pubblica (in mano sempre alla politica ma con un senso del
"pubblico" diverso dall'attuale senso che la Destra ha dato
negli anni..) la sera, se non sbaglio il Martedi' alle 22.30. un certo
Carlo Massarini invento' un programma che era una rivoluzione per i tempi."Mr.
Fantasy". Il titolo del programma arrivava da un disco dei Traffic
e la scenografia era molto "all'avvanguardia" per allora. tempi
in cui, non dimenticatelo, la cosa piu' elettronica che avevamo erano
le calcolatrici con 13 funzioni!!! I calcolatori elettronici erano delle
cose enormi che avevamo visto solo in Tv e che occupavano stanze di svariati
metri quadri. Carlo massarini, come tutte le cose intelligenti di quegli
anni, svani' nei retri degli studi di produzione e solo dopo anni gli
fu affidata una bella trasmissione su Rai3 ma verso l'ora di pranzo.in
modo che potesse essere visto da non piu' di 1650 persone! Non era un
tipo pericoloso per la Democrazia, nel senso che non era un rivoluzionario,
ma solo che mostrava di "pensare da solo" e gia' allora i Padrini
spirituali dell'attuale Primo Ministro vedevano male chi "pensava".
Comunque in questo quadro la musica rock italiana era ben divisa.. C'era
il rock. (ma neanche tanto. ) che faceva "rumore fastidioso"
per la grande platea pubblica, ed inoltre era sempre una "conseguenza"
di quello che veniva dagli Usa o dall'Inghilterra.. E poi c'erano i cantautori.
Dalla, Venditti, De Gregori, Vecchioni, Guccini, etc etc... erano gente
che faceva stupende canzoni, canzoni con testi immediati, senza ermetismi
e forse con sola troppa retorica (specie quando sei 20 anni che dici le
stesse cose.). Loro trovavano facile riempire uno stadio.. (specie con
un PCI al 27% dei voti!)..e anche la Tv del Governo non poteva trascurarli.
Carlo Massarini, invece, introdusse un'altra via.. Trasmettere cose "poco
conosciute". Se ci pensate bene neppure gli stessi Clash erano cosi'
popolari in Italia al tempo. solo dopo Rock the Cabash le cose cambiarono
(ma per la verita' solo per quel singolo!), e lui mandava Clash, Abc,
Depeche Mode, Talking Heads e mille altri che allora non vedevi e non
sentivi tanto facilmente in giro... Sta di fatto che anche i DJ "regionali"
e di "quartiere" iniziavano a "copiare" il Massarini
introducendo nelle loro scalette musicali tanta musica "nuova".
la "new wave"! Massarini aveva un grosso merito, quello di essere
uno che ascoltava musica da sempre ma che non si era fermato ad un periodo
solo della musica.. "andava avanti". "cresceva".e
quindi riusciva a riconoscere anche prodotti validi nell'underground piu'
profondo. Massarini si innamoro' (fu proprio amore e non solo spinta promozionale)
di un cantautore o musicista rock romano. Un tipo alto, con la voce particolare
(ne bella ne brutta, ne intonatissima ne stonata, ma particolarmente accattivante),
un tipo da "metropolitana londinese", un tipo che cantava cose
diverse dai cantanti rock "politici" o solo "rock".
insomma uno che usa fiati, chitarre elettriche, sfumature progressive
e testi - semplicemente - stupendi. Di cosa parlano? Ma di tutto e di
tutto quello che vogliamo trovarci dentro! Incide un disco tra Milano,
Roma e Londra e trova pure una casa discografica (la CGD) che gli da la
possibilita' di "provarci". esegue video di altissima qualita'
per il periodo e di una "Barrettiana" visione che oggi mi piacerebbe
veramente rivedere se mai qualcuno li avesse... Mel Collins e' l'ospite
illustre del disco che si chiama : "Il Tuffatore" Il disco (allora
in vinile) e' con 12 tracce.. Dove un'introduzione di "sax e strumenti
all'inizio di un concerto" ci da l'idea che il disco sara' una specie
di concept album. e cosi' e', in effetti.. Parla di ragazzi normali e
di problemi semplici e complicati, l'amore e la droga, le frustrazioni
sociali e il disagio giovanile.ma tutto trattato con una Poesia unica.
I titoli delle canzoni sono gia' affascinanti: "L'acchiappatore dell'acqua"
(cantata in due lingue :inglese e italiano), per esempio.ma anche "La
stanza del Mezzosogno" o "Valterchiari".. "oggi i
ragazzi non sanno che fare sono insicuri su cosa fa bene e molti sono
spesso a un passo da sbagliare.. " dice ad un certo punto il Flavio
e lo dice con convinzione e con trasporto. Solo che l'anno e' quello sbagliato.
Nel quadro che ho fatto poco piu' su non c'e' posto per un disco di Flavio
Giurato, e il successivo Marco Polo e' un totale buco nell'acqua. forse
l'avranno acquistato solo un pugno di persone in Italia e Flavio ha finito
cosi' la sua carriera musicale. Sparito. Non se ne sa piu' nulla. Un disco
che anche oggi avrebbe trovato sinceramente poco spazio ma che forse un
po di piu' ne avrebbe.. Certamente se fosse "inglese" sarebbe
meglio.. Nel senso che un disco cosi' in Inghilterra avrebbe permesso
all' autore di viverci di questa sua creativita'.. Pazienza, cosi' e'
andata la storia ma mi piacerebbe che in questo periodo qualcuno si comprasse
questo disco ora disponibile in cd. e che il buon Giannici decida di dedicargli
uno spazio sul sito di Iamr e che NelloGiovane provi a sentirlo e ad inserirlo
sulla sua belle rubrica sul Mucchio. Alle volte hai usato parole esagerate
per cantanti e canzoni non tali (secondo me, ovviamente.) ma sono convinto
che su questo disco tu riusciresti a trovare le parole che io, anche sforzandomi,
non sono riuscito ad esprimere.. Se c'e' l'hai bene, altrimenti compralo..
Se e' un bidone te ne compro uno io a tua scelta per rimborsarti. Giuro
pubblicamente. (tra parentesi il disco si trova a 18-20.000 lire, in Euro
non lo so ancora.) Inoltre mi piacerebbe sentire qualcosa al riguardo
anche da Stanz (che sicuramente ricorda.) , sempreche' abbia voglia di
rispondere ad altri e sempreche' non sia eternamente Killato...
" ..volevo essere
un tuffatore che si aggiusta e si prepara di bellezza non
comune."
-- ".le delusioni
sono unite dalla Ferrovia." e' tratto da "Marcia Nuziale"
-Flavio Giurato-
Questa recensione è apparsa in rete anonima in una discussione.
Invitiamo l'autore a farsi eventualmentevivo con noi per i credits.
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