Quasi
un film con una sua precisa trama, interpreti e immagini che suggeriscono
una storia. D'altra parte le canzoni dei Decemberists in genere
si contraddistinguono per il loro contenuto cinematografico, come
se tutto fosse già pronto per il film. Di questa canzone,
in rete, esistono decine di filmati. The Decembersits: "
"Here I Dreamt I Was an Architect"
da "Castway and cutouts"
E’
la quinta edizione del Festival "Dallo Sciamano allo Showman"
ovvero il Festival della Canzone Umoristica d'autore. Quest’anno
ci abbiamo trovato i Blue Bop, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti,
Gianni Mura, Pierluigi Colantoni, Giovanni Maria Block e i Masnada,
Alberto Patrucco, Sergio Staino, i Loungerie, Bobo Rondelli, Maurizio
Crozza, Jimmy Villotti, Cecco, gli Avion Travel...
(Vai alle foto)
Un
suono lancinante.
E poi dolce. Poi sinuoso. Poi ancora lancinante. E poi introspettivo.
E poi pieno. E poi freddo. E poi sussurrato. E poi colpito. E poi
colpente.
E poi ancora lancinante. E poi un suono che è solo puro suono.
Semplice. Diretto.
È
partito dalla magnifica sala Petrassi dell’Auditorium di Roma
l’AvanTour dei Têtes de Bois, che nei mesi a venire toccherà
lo Stivale in lungo e il largo. Il progetto è quello di raccontare
al pubblico la vita di fabbrica; l’occasione i 100 anni dalla
nascita della CGIL.
A
Ricaldone, merito della sorte che gli ha assegnato di essere il paese
di un capostipite del peso di Luigi Tenco, l’evento
dell'anno
non è una sagra, non è una fiera, non è una vendemmia,
ma, caso più unico che raro, una rassegna di canzone d’autore.
Una
Milano glaciale, con le ferite delle voragini per le nuove aree
dell'Expo incorniciate da un'architettura di razionale perfezione,
è lo specchio del cuore in inverno di Monica (Claudia
Gerini, vera e bravissima), donna in rassegnata carriera, con
padre anziano, malato, ossessionato dalla religione, una sorellastra
piena di rancore, un amante vigliacco e sposato che non le dà
nulla e il vuoto intorno.
Vogliamo
definirlo una “tarantinata”? Ebbene sì, è
un film che strizza l’occhio a Quentin (amicissimo e sodale
di Rodriguez) e si muove nella stessa scia, quella del gioco e dell’amore
sfrenato per il cinema, prima di tutto come spettatore: quanti film
hanno visto quei due?
Un
percorso pudico di comprensione avvicinamento che magicamente diventerà
amore vero: perché le strade del cuore sono sorprendenti. Un
film che diventa un documentario sui sentimenti, uno spaccato di mondo
proletario che profuma di salsedine e ruvida dolcezza.
«Dustin
Hoffman e Robert Redford? Boh... A me piace James Franco». Comprensibile:
Jennifer Lawrence ha solo 20 anni (Leone, è nata sotto il sole
di Ferragosto, nel 1990) e li ha spesi piuttosto bene, visto che è
la più giovane candidata all’Oscar come miglior attrice.
Merito della sua ruvida interpretazione in Winter’s Bone - Un
gelido inverno, film premiato al Sundance e al Torino Film festival.
La
storia la conoscete: il Papa appena eletto entra in crisi perché
si sente inadeguato al nuovo ruolo e il portavoce della Santa Sede,
come rimedio estremo, chiama uno psicoanalista. Spunto meravigliosamente
originale che però poteva trasformarsi in altre mani in un
pasticcio. Ma Moretti è un genio.
L’amore
vince ogni cosa, l’amore è irresistibile e all’amore
tutto si perdona. Impagabile girandola di situazioni, battute esilaranti
e (ma come fa?) sempre nuove, attori che meritano un bacio in fronte
Corvo
rosso non avrai il mio scalpo (titolo originale Jeremiah Johnson)
è un film western del 1972 diretto da Sydney Pollack, che narra
la storia di Jeremiah Johnson, un disincantato ex-soldato che entra
nel mondo dei trapper e acquisisce una sinistra fama per l'abitudine
di mangiare il fegato dei guerrieri corvi da lui uccisi. Fu diretto
da Sydney Pollack e interpretato da Robert Redford nella parte di
Jeremiah Johnson e da Will Geer in quella di "Artiglio d'orso"
Chris Lapp. Il film è liberamente ispirato alla vita del leggendario
trapper Mangiafegato Johnson. Su Universal Sabato 12 e lunedì
14 novembre.