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Le BiELLE RECENSIONI
Raiz e Radicanto: "Casa"
Un album per due vale doppio?
di Giorgio Maimone


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Tracklist

01 Gramigna
02 'a rosa (in 'o ciardino mio)
03 Aremu rindineddha
04 Respiro
05

Pe' dint' ' e viche addo' nun trase o mare

06 Catene
07 Nun te scurdà
08 Scegli me
09 La rosa enflorese
10 'rev-rav
11 Rinasco più in là
12 Shabechi Yerushalaim
Questo non è solo un disco, sono due. Uno di Raiz e l'altro dei Radicanto. E i due dischi impongono due letture differenti. Prima partiamo da Raiz e sono solo note positive. L'ex cantante degli Almamegretta riprende una bella manciata di canzoni del suo passato, quando ancora militava nel gruppo napoletano e le riveste di un abito nuovo con l'abile regia dei Radicanto e di Peppino De Trizio e Fabrizio Piepoli in primo luogo. Vengono presi due brani da "Sanacore" ("Pe dint' 'e viche addo' nun trase o mare" e "Nun te scurdà"), due da "Lingo" ("Gramigna" e "Respiro") e uno da "Imaginaria" ("Catene"). Dal repertorio solistico invece pesca "Scegli me" da "Wop", mentre da "Ya", il suo secondo disco solista, scegli "'a rosa" e "Rinasco più in là"), dal reportorio solistico viene anche "'rev-rav". Tre canzoni derivano poi dal repertorio tradizionale. Ne esce un disco coi fiocchi, perché i Radicanto innestano sulle canzoni preesisenti cantigas sefardite, salmi, canzone napoletana, fado portoghese, ritmi nordafricani, mediorientali, asiatici, in quella tensione alla musica pan-mediterranea che accomuna i migliori musicisti di casa nostra. L'album scorre quindi che è una meraviglia, senza increspaturare, ma con colori cangianti che smorzano le tinte forti del repertorio di Raiz, per scegliere tonalità pastello o tempere calde che avvolgono ogni singolo brano in un bozzolo di melodia da cui è impossibile districarsi. Per Raiz quindi il lavoro è da cinque stelle.

Poi ci sono i Radicanto e qui io li capisco meno. Se l'operazione per Raiz è tanto oro, perché lo riporta sulla cresta dell'attenzione dopo un paio di brutti album che gli avevano alienato parte della popolarità, per i Radicanto a cosa serve? A niente. Per loro è un passo laterale in un percorso d'autore brillante e disco dopo disco sempre più sicuro. "Il mondo alla rovescia" era stato un passo avanti da "Corsa" e "Bellavia" un ulteriore passo ("Lettere migranti" resta fuori concorso), ma riproponendosi come gruppo di spalla di Raiz (a tutti gli effetti è così) la crescita si interrompe. Resta un magnifico esercizio di stile, la prova di cosa possono essere capaci di fare i Radicanto, ma, in fondo, lo sapevamo già. Hanno due bravissimi cantanti, due menti pensanti, degli ottimi musicisti: tutto il necessario per affrontare il mare magno della carriera in proprio, senza doversi nascondere o mettersi dietro le spalle comode e ampie di Raiz.

Intendiamoci, tutto questo ha a che fare solo con la statura dei Radicanto in assoluto che qui cambiano ancora una volta pelle, col rischio di spiazzare noi che li seguiamo con amore e con passione. Se invece torniamo a parlare del disco, non si può che esprimere lodi per quanto è stato realizzato. Al di là di "Gramigna" che proprio non riesce a piacerci nemmeno in questa nuova versione, i brani tradizionali sono splendidi e "Nun te scurdà", fatta alla Sergio Bruni, è un pezzo musica napoletana di alta scuola. Certo, il napoletano di Raiz non è facile da seguire se siete nati oltre la linea gotica, specie nei pezzi più mossi. Mi piace molto "Pe dint' 'e viche addo' nun trase o mare", ma non riesco a coglierne una sola parola, una sillaba, un sospiro, Faccio i compitini per bene e vado a scaricarmi il testo: "po' schiara juorno cu n'alba rosa / e 'o munno pare ca È n'ata cosa. / e n'ata vota, c'avimm' 'a fa'? / cantammo pe' ce sunna' 'e campa'. / si 'a vita È suonno, c'avimm 'a fa'? / cantammo pe' ce sunnÀ 'e campa'". Miglioriamo un po' ma è ostico. Rischiamo di comprendere meglio il brano in ebraico. Tra gli altri brani una stella in più per "Scegli me", che è forse il più pop tra i brani presenti nella raccolta, ma che ha una piacevolissima musicalità.

E' una recensione a due teste, proprio come a due teste è il disco che abbiamo sotto mano. L'impressione è che i Radicanto riuscirebbero a rendere meravigliosi anche gli elenchi del telefono musicati, ma questo non è il disco nuovo dei Radicanto. E nemmeno di Raiz. E' un vecchio disco con un nuovo abito. Sontuoso, scintillante, vestito da sera, ammaliante, seducente. Un disco che se venisse a invitarvi a un ballo in una sera d'estate, vi costringerebbe a ballare per tutta la notte. Novello Sharazade.

Crediti: Raiz (voce); Fabrizio Piepoli (voce, basso, sanur); Giuseppe Di Trizio(chitarra classica, mandolino); Adolfo La Volpe (Oud acustico ed elettrico, chitarra portoghese, chitarra elettrica, saz); Francesco De Palma (batteria, riq, tar, bendir, daf, darbouka, cajon, zarb); Giovanni Chiapparino (fisarmonica, marimba, arrangiamento archi e fiati). Ospiti: Nabil Salameh canta in "Scegli me"; Giuseppe Amatulli (violino), Redi Hasa (violoncello); Andre Campanella (clarinetto), In "Gramigna" suona Bandadriatica. Scritto da G. della volpe, p.p. Polcari, a. Facchielli, g. Tesone (1,4,6), da G Della Volpe, polcari, Tesone, Facchielli e Mantice (7); da Palomba, Polcari, Tesone e Facchielli (6); Della Volpe e Medina (2); Della Volpe e Polcari (8); Dalla Volpe, , Della Monica, Canu e Sommella (11); Dalla Volpe (10) 3,9 e 12 brani tradizionali, rielaborati da Peppino De Trizio. Prodotto daRaiz, Giuseppe De Trizio e Fabrizio Piepoli. Registrato, mixato e masterizzato da Mario Bernardi a Crescendo Studio, Bari
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Raiz e Radicanto
"Casa"
AreaLive/Edel - 2012
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Ultimo aggiornamento: 13-09-2012
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