Crediti:
Voce e Flauto Traverso Giovanni Block
Basso Elettrico Ron Grieco
Contrabbasso Glauco Zuppiroli Luca Bulgarelli(La neve che accadrà)
Baby Bass Dudu Penz (La moda del ritorno)
Chitarre elettriche e classiche Giancarlo Bianchetti Chitarre acustiche Alessio D'Amaro, Simone Sessa Pianoforte e Organi Daniel Bestonzo
Synth e Rhodes Carlo Castellano
Batteria Stefano Incanti / Juan Carlos Calderin (Paese del vinello) /Cristiano Micalizzi (Lo sguardo)
Congas, Bongos e Timbales Juan Carlos Calderin Shakers, Guiro e Triangolo Vito Miccolis
Vibrafono, Xilofono e Marimba Pasquale Benincasa Fisarmonica Fabio Clary
Trombone e Tromba Luca Begonia
Sax Alto Baritono Tenore Paolo Parpaglione
Violino e Viola Marco Gentile
Violoncello Aline Privitera
Cori Roberta e Marina Block
Special Guests: Piano Rhodes Sergio Cammariere (La neve che accadrà)
Tromba e Flicorno Fabrizio Bosso (La mentalità, Notte da cantautore, La moda del ritorno)
Arrangiamenti Giovanni Block, Josh Sanfelici
Produzione artistica Josh Sanfelici e Giovanni Block Registrazioni, mixaggio e mastering Josh Sanfelici@ Orange Room Studio Torino
L'aquilone e Song for Pagnotta registrato @ Il Parco di Ninni Pascale Napoli
Sessione ritmica de Lo sguardo registrata da Eugenio Vatta @ Star Studio - Roma
Tutte le canzoni sono scritte da Giovanni Block
Prodotto da Giovanni Block e Josh Sanfelici
Giovanni Block
"Un posto ideale" Incipit records / Egea - 2011 Neii negozi di dischi
Tracklist
01
Lo sguardo
02
La neve che accadrà
03
La moda del ritorno
04
La mentalità
05
Verrà un giorno
06
Violette e gerani
07
Mio
piccolo cuore
08
Le scarpe
09
La nuova felicità
10
Song for pagnotta
11
Il paese del vinello
12
L'aquilone
13
Notte da cantautore
Giovanni
Block, flautista, fine dicitore, artigiano della parola, con lo
sguardo a un passo dalla pazza folla, arriva all'esordio con il
ritardo di chi ha saputo aspettare, compilando paziente e attento
una serie di brani che va dall'eccellente all'ottimo, per gusto
musicale e per la sua ormai riconosciutà capacità
di far sorridere sulle agrodolci vicende quotidiane. In questi anni,
pur senza un album all'attivo, Giovanni ha fatto incetta di premi
nei vari concorsi riservati alla canzone d'autore, dal Vasto Music
Festival nel 2003, al Bigi per la Canzone Umoristica nel 2005, al
premio del Tenco come miglior esordiente nel 2007, al Premio Musicultura
nel 2009, al Fred Buscaglione di Torino nel 2010, senza contare
le innumerevoli partecipazioni a eventi, compilation, manifestazioni,
segno di un apprezzamento che questa opera finalmente certifica
e conferma.
I brani, parte dominati da questa felice vena ironica e sarcastica,
parte da una più amara visione del vissuto, si alternano
senza cadute di tono, con alcune punte di assoluta eccellenza e
con una cantabilità, originale e mai banale, intelligente
e complice, che avrebbe dovuto portarlo, in un paese normale, da
tempo alla ribalta nazionale, sull'onda del mood di certe canzoni
di Giorgio Gaber, Rino Gaetano,
o Daniele Silvestri, ma i posti visibili, come
per il parlamento nazionale, sono saldamente nelle mani dei soliti
ignobili noti.
Spiccano tra i brani la seconda traccia, "La neve
che accadrà", poetica e ipnotica, col
piano di Sergio Cammariere; "La
moda del ritorno", jazzata, con la tromba di
Bosso e un testo che gioca sarcastico sulla relatività
delle assurde abitudini contemporanee; la swingante "La
mentalità", arguta e pimpante, con Bosso
che si diverte, veramente adatta alle radio anche se lo scioglilingua
nasconde un'altra spietata analisi del comportamento; "Verrà
il giorno" è una delicata canzone d'amore;
"Le scarpe" ha un andamento
trotterellante che intriga, sui ricordi di un'infanzia malinconica
e felice; "Song for pagnotta" appartiene
al lato delle riflessioni serie, la vita senza grossi eventi su
un'isola dove la tragedia di un drogato diventa sorpresa e pensiero
"Procida, troppo mare
e poca terra, facce da primo dopoguerra, qualche balcone che dà
luce, qualche bandiera della pace" "Il
paese del vinello", dove l'ironia si fa tagliente
spaccato di una nazione alla deriva senza che gli scandali scandalizzino
più di tanto: "c'è la moglie di Costanzo
che decide chi sarà famoso per l'estate, il reality di turno
mi delizia a cena con celebrità avanzate / leggo il mio giornale
ma non è pù il mio giornale perché non c'è
una colonna intelligente, solo strani articoli, gli articoli in
regalo, e la malavita canta allegramente" segue il brano
che trionfò a Macerata, "L'aquilone",
poetica nel difendere l'innocenza: "Comprerò le
patatine a mio fratello, e in più gli comprerò un
ombrello giallo, gli dirò che il mare è bello gli
dirò che il mare è blu mentirò, perché
non ce la faccio più"
In un periodo così drammatico come quello che stiamo vivendo
c'è proprio bisogno di qualcuno che sappia mostrarci la faccia
ottusa del potere, le assurde regole che ci ritroviamo a rispettare,
le strane relazioni che costruiamo per non soffrire troppo e se
lo fa con un mezzo sorriso feroce, beh, tanto meglio, il potere
va dissacrato, e anche noi che ci prendiamo troppo sul serio.