Il
Milk bar di "Arancia meccanica" alla Quinzaine di Louise Brooks
Red carpet fradicio inzuppato. Sciarpe e ombrelli. Cielo
grigio senza sentimenti. No ricomincia a piovere.
In fila, per fortuna non lunga alla Quinzaine per "Rengaine".
Film di uno degli autori di La Haine che affronta un
tabù. L'amore tra un nero e un'araba. Nella banlieu
parigina.
Piove. La gente rassegnata non usa più gli ombrelli.
Forse tutti rotti nei cestini. Per fortuna si entra.
Nuovo look per la sala della Quinzaine. Bianco fosforescente.
Sembra il Milk bar di "Arancia meccanica".
E qui pubblico diverso. Tutti giovani. Giovanissimi.
Siamo onesti. Almeno noi. Una Perrier formato mignon
a 5 euro è un vero furto!
Troppo freddo. Avete vinto. Vado a comprare qualcosa
di pesante e impermeabile. Mi arrendo.
Non trovo. Solo costumi e cose da mare. Ma cosa credono?
Di essere in maggio? Non si sono accorti del tempo atmosferico?
Non guardano fuori?
A onore del vero hanno tirato fuori orrendi impermeabili
dai fondi mi magazzino. Impossibili. Anche l'estetica
vuole la sua parte
Pioggia forte forte. Freddo. Conto sugli Omega 3. E
sul cibo. Sto aspettando un piatto di pesce su cui ora
sono concentrate tutte le mie speranze. Anche le aspettative.
Bollettino di guerra. Strage di ombrelli nei cestini.
In sala il riscaldamento sostituisce l'aria condizionata.
Le mie scarpe ancora umide nonostante abbia fatto ricorso
al vecchio rimedio di riempirle con fogli di giornale.
Le zanzare si proteggono dal freddo rifugiandosi nelle
tiepide stanze d'albergo. Ma il vento si è calmato.
Ora Alain Resnais. Che mi fa sempre stare un poco male.
Però adesso si esagera col riscaldamento. Ci
saranno 28 gradi. Niente pace tra gli ulivi ...
La
storiellina (noiosa) di Kiarostami
Insopportabile,
presuntuoso, ridicolo film di Kiarostami ieri sera,
in concorso: "Like Someone In Love".
I giapponesi gli hanno dato i soldi per un film e lui,
come Woody Allen (ma almeno il regista newyorkese fa
ridere), e andato a Tokyo e ha inventato una storiellina.
Una bella fanciulla arrivata dalla campagna e diventata
prostituta va da un cliente, un anziano professore che
vive di traduzioni. Lui cerca un po' di delicatezza,
magari una cena e un brindisi, lei e infantile, stanca,
sbrigativa. Tutto suggerito, almenio di questo, grazie
(stanchi di pugni nello stomaco). Lei ha un fidanzato
geloso che nulla sa, ma ovviamente sospetta per le sue
assenze e le sue bugie, una nonna che arriva in citta
e che lei non ha il coraggio di incontrare e poco altro.
Caratteri schizzati, storia piu che esile, interesse
zero e noia a mille. Da buttare via. E che Moretti,
suo fan da sempre, non si permetta di dargli neanche
l'ombra di un premio.
"L'esperienza insegna che quando credi che
ti possano rispondere con una menzogna è meglio
non porre la domanda"
Alain Resnais: "You Ain't Seen Nothin'
Yet" (foto qui di fianco).
Gli attori piu bravi del cinema francese sotto l'ala
raffinata del regista di Hiroshima mon amour. Con uno
stratagemma (il testamento postumo di un regista con
dimora meravigliosa in un paesino della Provenza) tutti
gli interpreti di tante versioni di Orfeo e Euridice
vengono riuniti. Per una nuova messa in scena, alternata
a quella di giovanissimi attori della Comedie Francaise.
Affascinante, molto molto di nicchia, il piacere della
parola in una delle piu belle tragedie. Sara mai possibile
far tornare qualcuno dall'oltretomba?
Il pianeta e un disasastro. Lo sapevamo. Jeremy Irons,
produttore e narratore di "Trashed"
gira appoggiandosi a un bastone calpestando la piu grande
discarica del Libano. 14 metri di altezza che hanno
sommerso una meravigliosa spiaggia per chilometri. Inizia
da li un viaggio fra le schifezze che noi umani abbiamo
buttato dovunque, cambiando persino la struttura degli
oecani, mescolando senza via di ritorno la plastica
al plancton. Finale propositivo: San Francisco dove
si sfiora l'80 per cento del riciclo (resta qualche
dubbio quando si scopre che le balle di plastica finiscono
in Cina: speriamo in bene) e in qualche negozio dove
tutto si vende senza imballo. Prima pero abbiamo visto
decine di inceneritori e gli effetti devastanti della
diossina sprigionata (compresi quelli sui bambini deformi
in Vietnam). Tutto giusto, lui serio, bravo e impegnato.
Impossibile dargli torto. Sala semivuota. Che si e svuotata
ulteriormente all'incontro con lui. Questo non fa bene
sperare nella volonta politica di giornalisti e cinefili,
rispetto al tema ecologico. Speriamo nel resto dell'umanita
Michael Haneke: "At the end of the day, I am very
happy to have made a simple film".
Due letture decise per il film di Haneke. Per alcuni
un film sull'amore. Per altri il film di un'agonia.
Oggi vorrei anche scrivere dello show business che è
ormai solo business. Gli autori sembrano i disegni del
manzo dal macellaio. Niente da buttare.
"Rengaine"
di Rachid Djaidani
Bel film. Uno dei pochi che comprerei da distribuire.
Segue recensione. Non sono la sola. Si applaude ancora!
Dice il regista "volevo che si leggesse la storia
sulla pelle dei personaggi "
"girato durante il ramadan perché avendo
basso budget potevo non far mangirare mai i personaggi
" è un simpatico il giovane regista. Nero.
Parigino
Contenta sempre intuito per i film. Non ci sono altri
giornalisti italiani. Scritto alla bim. Da comprare.
Vediamo
Ma
quanto mi e piaciuto "Rengaine", di Rachid
Djaidani, meta sudanese e meta algerino e per questo
sensibile al razzismo fra arabi e neri. Ce lo racconta
con un piglio da Spike Lee prima maniera, in un film
a basso budget dove si sorride e si ride spesso. Siamo
a Parigi, un attore nero che non e Denzel Washington
ma fatica per tirare avanti, ama da un anno una bella
ragazza algerina. Cosa di piu naturale che chiederle
di sposarla? Un disastro, perchE passi uscirci, ma
finire a far parte della famiglia e un'altra questione.
Il piu agguerrito e il fratello di lei, peraltro innamorato
di una cantante ebrea israeliana. Con mano lieve e
mezzi di ripresa altrettanto leggeri, passiamo da
un pregiudizio all'altro, senza nessuna violenza,
fra ragazzi parigini che sguazzano nella contraddizione.
Sono amici, sono tolleranti, suonano assieme, ridono
e scehrzano, possono parlare di sesso e di denaro...
ma poi il matrimonio diventa una questione maledettamente
seria dove le differenza si faticano parecchio a ricomporre.
Bel film, uno dei piu belli visti qui. Speriamo che
qualche distributore italiano lo compri. Io dico che
potrebbe anche avere un bel successo