Prodotto da Banditaliana per Associazione Culturale VIAVAI
Stampato da Visage Music Sas.
Registrato tra il 7 dicembre 2010 e il 15 febbraio 2011
presso la “Rolanderia” di Pistoia.
Registrazione e editing a cura di Gigi Biolcati, Claudio Carboni,
Maurizio Geri, Riccardo Tesi.
Mix e Mastering a cura di Stefano Melone,
Progetto Portatile Studio di Pesaro.
Disegni e progetto grafico Marcello Bucci
Foto Lorenzo Gori
Questo lavoro non sarebbe stato
possibile senza il prezioso e poliedrico
apporto di Stefano Melone.
Associazione Culturale Viavai
Via L. D’Aragona 255 - 51100 Pistoia
tel +39 338 5368142
+39 335 6619638
Riccardo
Tesi
"Madreperla" ViaVai / Materiali Sonori - 2010 Nei negozi di dischi
Tracklist
01.Origami
02.Kafkaffè
03.Madreperla
04. Mangiafuoco
05. Mausette
06. Turkese
07. Ali virtuali
08. Acqua
09. Sciurausci
10.Cronache scaramantiche
11. Maresia
12. Fiori di neve
Non
poteva cascare meglio l’uscita di questo nuovo disco di
Riccardo Tesi e della sua Banditaliana: in coincidenza con il
150° anniversario dell’Unità di questo sgarruppato
Paese. Dentro il lavoro e la produzione di Tesi e soci (non a
caso riuniti sotto un nome che richiama il nostro paese, Banditaliana,
appunto) c’è, a mio parere, il meglio dell’italianità.
L’Italia consapevole e orgogliosa delle sue radici, desiderosa
di tenere vive e valorizzare le proprie tradizioni, l’Italia
del lavoro artigianale, della ricerca certosina, di quelli che
fanno bene e con passione il loro lavoro (che, per dirla con Saviano,
è già un atto rivoluzionario).
Un’Italia, però, che non usa la tradizione per chiudersi
nei suoi confini, per esasperare i localismi, per farne strumenti
di contrapposizione. Tutto il contrario: è l’Italia
che parte dalle tradizioni per aprirsi all’incontro, al viaggio,
alla contaminazione. L’Italia che non ha mai inseguito barriere
invisibili o nazioni inesistenti ma si è aperta con naturalezza
al Mediterraneo, sapendone trarre influenze, colori, profumi. Sapendo
che ogni tradizione è già di per sé frutto
di un meticciato.
Un’Italia
che mi piace e che sarebbe da augurarsi diventasse maggioritaria,
in questo paese. Purtroppo così non è e ci tocca
aggrapparci a esempi come quelli di Tesi e Banditaliana per tenere
vivi in cuori disincantati come i nostri un po’ di fiammella
di orgoglio tricolore.
Anche perché Tesi e Banditaliana i nostri colori li portano
in giro per il mondo da anni, con successi di cui solo in Italia
non ci accorgiamo. Tra qualche settimana partiranno per una lunga
tournèe in Australia, giusto per fare un esempio. Ma suonano
un po’ ovunque, in importantissimi e affollatissimi festival.
C’è da rallegrarsi che molte persone all’estero
vedano, ascoltino e scoprano quel che di buono sappiamo ancora
produrre, da queste parti (non c’è solo il Bunga
bunga...).
Premessa
forse un po’ lunga, ma che ritengo meritatissima per questi
signori. Bisognerà a questo punto parlare un po’
del disco “Madreperla”, che, data
la premessa, è quasi scontato dire che non delude affatto
le aspettative. È un disco bellissimo. Un disco che è
la naturale prosecuzione di un percorso cominciato ormai 19 anni
fa (e fotografato da tre bellissimi dischi, "Banditaliana",
"Thapsos" e "Lune")
da Riccardo Tesi, Maurizio Geri e Claudio Carboni, ai quali in
quest’ultimo disco si è aggiunto un nuovo percussionista,
Gigi Biolcati. Un disco che è ancora una volta il frutto
di un collaudato lavoro di gruppo (tra testi e musiche tutti i
componenti partecipano alla fase di scrittura), se possibile ancora
più potenziato grazie al fatto che “Madreperla”
è interamente autoprodotto (interrompendo il rapporto con
l’etichetta de Il manifesto) ed è stato registrato,
mixato e rielaborato in studio dagli stessi musicisti, sotto la
guida esperta di Stefano Melone.
Una modalità operativa “artigianale”, appunto,
che rende il prodotto davvero corale. Il che significa che ciascuno
dei componenti ci ha portato dentro anche molto del suo background
e dei lavori fatti singolarmenti o in altre collaborazioni. Cito
dalla presentazione del disco: « Riccardo Tesi ha registrato
“PresenteRemoto”, ricco di ospiti, e “Solo Organetto”;
Maurizio Geri ha fatto uscire il disco di canzoni “Ancora
un ballo” e proseguito la ricerca sulla musica manouche;
Claudio Caboni ha presentato “Secondo a nessuno”,
dedicato al liscio di Casadei, e “Lo mau d’amor”,
con il trio Trobairitz d’Oc. Tesi e Carboni sono poi stati
coautori di “Crinali”, mentre Tesi e Geri hanno ideato
l’omaggio alla loro maestra Caterina Bueno, “Sopra
i tetti di Firenze”».
Background
mica da poco, lo si capisce bene. Che si fonde in una miscela
unica e ormai abbastanza inconfondibile, quella che nel libretto
di “Lune” veniva definita “musica
di frontiera”: radici popolari, jazz, world music, canzone
d’autore. Visto che Bielle si occupa soprattutto di quest’ultimo
aspetto, corre l’obbligo di dire che la parte cantata è
cresciuta in proporzione rispetto agli altri dischi, senza perdere
in qualità. Maurizio Geri, che è autore della maggior
parte dei testi, sta acquisendo una maturità di scrittura
davvero ragguardevole. Da citare “Cronache scaramantiche”,
un poetico omaggio gitano agli zingari, “viandanti”
per eccellenza ( “liberi nel mondo/ cittadini senza uno
stato”), la scanzonata e popolare “Mausette”
e la struggente ninna nanna che chiude il disco, “Fiori
di neve”, di cui Geri ha scritto testi e musiche.
“Origami”, il brano che
apre è invece frutto della collaborazione di Tesi con Maria
Pierantoni Giua, una delle giovani cantautrici più promettenti
di questi anni: un invito al viaggio, ad aprirsi al “pensiero
migrante”, un omaggio a tutti quelli che si sono messi in
cammino verso la propria America. Naturale che sia una canzone
di viaggio ad aprire le danze.
“Madreperla” scorre sul lettore come
una vela al vento, lungo le rotte di quel “Mediterraneo
immaginario” che parte dall’appennino tosco-emiliano,
si profuma di sonorità arabeggianti e gitane (“Sciurausi”),
tocca Instabul (“Turkesa”),
si concede un’incursione nel cuore della tradizione yiddish
(“Kafkafè”), approda
sulle sponde e sulle note d’oltreoceano tra Bahia (“Madreperla”)
e il tango (“Mangiafuoco”).
Restano da citare il poetico omaggio al bene comune per eccellenza
sotto forma di ninna nanna popolare “Acqua”
(scritta con il cantautore Tiziano Mazzoni), “Ali
virtuali”, una bella riflessione sulle relazioni
al tempo di internet costruita su sonorità tipicamente
mediterranee e l’elegante e e jazzato virtuosismo di “Maresia”.
Insomma,
è già chiaro: “Madreperla”
è un viaggio pieno di profumi, solare e movimentato, speziato
e poetico. Che veleggia sul lettore cd ma fa venire una gran voglia
di sentirli dal vivo. Garantito anche in questo: nei live Tesi
e Banditaliana scatenano un’ondata di energia che uno si
porta dietro per molto tempo.
Festeggiare i 150 anni d’Italia ascoltando “Madreperla”
può essere un bell’antidoto al pessimismo, alla cupezza
che ci circonda e che spesso ci fa disperare del futuro. Una piacevole
parentesi di dodici canzoni.