Oggi giornata de luxe! Solo film. Niente chiacchiere.
Ci stanno anche le avanguardie ...
Interessante film in sezione collaterale "Shock
head soul"
Su Schreber, personaggio incredibile, giudice alla corte
suprema in Germania a fine ottocvento, il più
giovane. Poi vittima di paranoia e schizofrenia, autore
di un diario, utilizzato da Freud. Il padre di Schreber,
noto pedagogista dai metodi terrificanti con strumenti
di costrizione, vere torture per obbligare i bambini
all'obbedienza assoluta, li sperimentava sui figli.
Film olandese, certo di nicchia, ma parecchio potente.
Certo dalla repressione dell'ottocento al permissivismo
di oggi conviene rivedere i pilastri della psicanalisi.
Chiacchierato piacevolmente con Vinicio Marchioni e
Francesco Montanari, famosi per "Romanzo Criminale",
la serie e altro e quii vincitori del Premio Biraghi
che segnala i giovani. Con loro anche Francesco De Leva,
bravo autore napoletano, amico di Saviano. Ha portato
"Gomorra" al teatro. Ora sta lavorando alla
riduzione teatra di "Educazione siberiana".
Dallo stesso romanzo Salvatores sta girando il film.
Per la serie: siamo qui e vi raccontiamo tutto quello
che vediamo e facciamo. Appena incrociato Louis Garrel.
Un ragazzo così bello, un film così brutto.
Stiamo arrivano al picco della folla. Sabato sera gran
folla dovunque. Ora coda. Quarto film della giornata.
Ancora teatro. Al Pacino e la sua Salomè. "Wilde
Salomè" di Al Pacino (Usa, 95’,
v.o. inglese s/t italiano) con Al Pacino, Jessica Chastain,
Kevin Anderson. Un omaggio a Oscar Wilde di cui ripercorre
le tracce. . Teatro d'avanguardia: un ossessione. Bello.
Lui spiritato e pieno di passione vera. Bello, bello,
eccessivo ma bello, Jessica Chastain è una Salomè
che toglie il fiato. In Italia non lo si vedrà
mai.
"Sono in giro da 48 anni e il denaro è alla
base di tutto". Dice Al Pacino quando si scontra
con la difficoltà di mettere in piedi spettacolo,
film, viaggi. Pazzo, geniale Pacino!
Cena in spiaggia. Piedi nella sabbia. Mare nero. Stelle
non cadenti. Reduce dal pranzo migliore della giornata.
L'undico decente. i ristoranti del Lido sono impresentabili.
Il
pollo alle prugne della Satrapi
Falce di luna nel cielo ombroso. Festa in spiaggi alle
undice. Qua non si dorme mai. Omega Tre e Cenerelli
mi rendono fortissima. Speriamo di non schiattare. Domenica
sera festa per il film di Crialese.
Dalla mia mansardina con vista tre alti pini, una magnolia
gigante. I tetti delle ville liberty. I piccoli vasi
coi gerani viola, il verde del Lido.
Dall'altra finestra una signora che innaffia i fiori
del terrazzo. Il parco di una magnifica villa che sembra
un castello. C'è anche un banano. E almeno dieci
palme. Il giardino più piccolo del mio alberghetto.
Il sole che sta arrivando al di là della cima
delle piante. Prati all'inglese e panni stesi. La cupola
dell'Excelsior. L'aria è fresca e profumata.
Il cielo sta aspettando di diventare azzurro.
Un film che è un piccolo gioiello. Atmosfere
alla Amélie. Molta grazia e romanticismo nel
raccontare un amore eterno e infelice. Immagini stupende.
Balsamo per l'anima. "Pollo alle prugne" e
Marjane Satrapi. E riprende la sequenza dei bei film.
Fuori dalla sale sole caldo. "Poulet aux
prunes" di Marjane Satrapi, Vincent Paronnaud
(Francia, Belgio, Germania, 90', v.o. francese s/t inglese/italiano)
con Mathieu Amalric, Maria De Medeiros, Golshifteh Farahani,
Isabella Rossellini, Chiara Mastroianni.
Moretti, che aveva bevuto, avvinghiato a superfigona
bionda alla festa di "Scialla" con lei che
gli massaggiava la testa, non era un bellos pettacolo.
Neppure i migliori resistono. Maschi, ma per favore!
"Shame"
tra erezioni e nudi maschili
Ora "Shame" di Steve McQueen.
Solo un omonimo. Mi aspetto cinema inglese duro. Mi
aspetto un bel film.
Sulla strada per il cinema passo sempre davanti a
una pasticceria che diffonde nell'aria pesante un
profumo commuovente. E ogni giorno, non si sa perché,
faccio la sdegnosa. Più tardi ci ripasso. Le
cose belle non vanno ignorate.
Davanti a me la direttrice di Ciak con una mazzetta
sotto il braccio più gonfia di quella deld
irettore del New York Times. Il senso della misura,
signora mia!
Odio quelli che fumano in coda!
"Shame" diviso tra applausi
e fischi. Degli uomini. che secondo me si imbarazzano
nelle storie dove c'è troppo sesso. Come inq
uesto film.
A me è piaciuto. Riassumo la trama che se farlo
impoverisce il film. Un uomo bello come il sole a
cui tutte le donne cadono ai piedi, anestetizza i
suoi dolori con una vita sessuale compulsiva. Bella
casa, buon lavoro ordinato e schermato fino all'ossessione.
L'arrivo della sorella che lo mette a confronto di
nuovo col passato, rompe l'equilibrio
Regia nervosa, macchina da presa innamorata del protagonista.
In effetti a ragione. Bello lo scarto sul sesso che
non riesce né ad appagare, né a curare.
Un certo moralismo di fondo, ma un film con una sua
bella ruvidità.
"Veniamo da un brutto posto, ma siamo delle belle
persone". Carey Mulligan a suo fratello Michael
Fassbender. Frase chiave del disagio. "Avere
una relazione? Al giorno d'oggi non mi sembra serio".
Fassbender a una ragazza a cena al primo appuntamento.
Cose da donne. Vedo il film seduta tra Natalia Aspesi
e Luisa Morandini. Tutte e tre senza fiato di fronte
alla bellezza del protagonista nudo per tutte le prime
scene. Non possiamo però fare a menod i notare,
quando fa pipì, ripreso di spalle che il ragazzo
non solleva la tavoletta. Ma come? Un ossessivo come
lui?
Notazione da ragazzaccia. A un certo punto il protagonista
si porta una collega molto graziosa in albergo. Ma
è già in crisi e non ce la fa. Così
la congeda. Ma io, spettatrice attenta, non ho potuto
fare a meno di notare come fino a un secondo prima
un'erezione di tutto rispetto gli gonfiasse i pantaloni.
Ma quella era tutta roba sua e non finzione scenica!
I
cento anni di Nick Ray
Giornata dedicata a Nick Ray nel centenario
della nascita. Due film, una tavola rotonda. Ieri
sera, stanca, non ho visto a mezzanotte "Sal"
il film che James Franco ha dedicato a Sal Mineo,
il ragazzetto bruno amico di James Dean in "Gioventù
bruciata". Ma oggi gira ancora per il Lido James
Franco, un nostalgico dell'epoca. Un po' Snob, ma
uno che ci crede. A parlare del mitico Nick anche
l'ultima moglie Susan e l'artista inglese Douglas
Gordon. Con il nostro Alberto Pezzotta che ha curato
la bella biografia del regista in uscita da Bompiani.
Mi piacciono i momenti all'insegna del Do you remember!
Emozionante documentario su Nick Ray. Un sognatore
generoso, un genio disordinato, un uomo con l'aura.
Uno che sapeva combinatre l'avventura del cinema con
quella della vita.
Bigger than life. Un uomo che ignorava l'autorità
dell'orologio. "La melodia sta negli occhi. Le
parole sono solo la mano sinistra"
"Amo moltissimo vivere. Ma sono impegnato a morire".
"Quando devi prendere una decisione meglio prenderla
sbagliata che non prenderla". Tutte virgolette
dal film.
In fila per "We can't go home again",
film postumo di Nick, rimontato da Susan. C'era stata
una proiezione con copia lavoro al Festival di Cannes
del 1973. Praticamente risorge un film perduto. Sarà
ancora un'emozione. Quasi come sbirciare.
"Abbiate cura voi degli altri. L'unico modo per
sopravvivere. Tutto il resto è vanità".
Film psichedelico, testamento spirituale. Impossibile
da distribuire. Lo si vedrà, credo, sui RaiTre.
Se non piove di lasciano tutti le penne. Star comprese.
Aria! Si prepara il temporale? Oh, Dei Pagani ...
Folla pazzesca, Lido in grande forma. Userà
gli Omega Tre?