Ascolti collegati
Riccardo Tesi
Lune |
Riccardo Tesi
Thapsos |
Tesi - Carboni Crinali |
Riccardo Tesi
Presente remoto |
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Lucilla Galeazzi
Amore e acciaio |
Crediti:
Lucilla Galeazzi (voce)
Riccardo Tesi (organetto, tamorra)
Maurizio Geri (voce, chitarra, saz)
Claudio Carboni (sax soprano, sax alto, flauto) Stefano Melone (piano, voce)
Filippo Pedol (contrabbasso)
Marco Fadda (percussioni)
e con: Piero Pelù, Gianna Nannini, Nada, Francesca Breschi, Carlo Monni, Davide Riondino, Daniele Sepe, Riccardo Tarlini, Custodio Castelo, Il Coro delle mietitrici di Scansano
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Tracklist
CD 1
0
1. Italia bella mostrati gentile
02. Tirallà
Suite dei pastori
03. Eni ma vieni/Dirindina
04. Trescone
05. Battan l'otto
06. Donna lombarda
07. La leggera delle donne
08. 500 catenelle d'oro
09. Suite della mietitura
CD 2
01. E bene venga maggio
02. Maggio
03. La passione
04. Il Sirio
05. Bella una serpe
06. Il trenino che parte e va
07. Fagioli con le cotenne
08. Storia del 107
09. L'anatra
10. Caterina
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È sempre un piacere entrare nella bottega di Riccardo Tesi. Una bottega di un artista infaticabile, di un artista ricercatore, paladino del lavoro collettivo e delle aperture a influssi e contributi esterni. Questa volta il suo lavoro e quello di uno dei suoi più fidi compari, Maurizio Geri, si concentra sulle radici, non solo musicali, ma di vita artistica di entrambi.
È
il 1978 e Riccardo Tesi muove i suoi primi passi sulla scena con
il suo organetto diatonico al fianco di Caterina Bueno, la musa
della canzone popolare toscana, instancabile ricercatrice di paese
in paese di melodie e testi, nonché interprete irripetibile.
Risale invece ai primi anni 80 l'incontro di Maurizio con Caterina.
Suoneranno insieme per dieci anni. "Entrambi", scrivono
nelle note introduttive del libretto, "dobbiamo a Caterina
li fatto di essere diventati musicisti di professione: lei ha
guidato i nostri primi incerti passi nel modo dello spettacolo
insegnadoci l'amore la tradizione e la memoria, ma anche il coraggio
di rileggerla con la sensibilità e la libertà dell'artista".
È quindi qualcosa più di un omaggio, questo Sopra
i tetti di Firenze. È una sorta di album
di famiglia, di viaggio nel passato, di tuffo in un repertorio
che è anche un pezzo di vita. Sempre però con l'approccio
della bottega di Tesi: che è quello di sperimentare soluzioni
innovative, scegliere strade inedite, vestire di arrangiamenti
tutti nuovi pezzi antichi, tirarne fuori l'energia. Il marchio
di fabbrica, o meglio, della bottega, è quello solito,
all'insegna della contaminazione, dal folk di partenza agli influssi
della world music, dal jazz alla canzone d'autore, con inevitabili
spruzzate di liscio (dato che uno dei rivoli della tradizione
popolare è finito - e continua a vivere - proprio nelle
balere).
La "miscela Tesi", trascinante, antica e moderna, rigorosa
e godibile a un tempo torna in questo disco doppio, addirittura,
ben 19 canzoni (troppa grazia, davvero!), splendidamente suonato
e cantato, come al solito e come al solito impreziosito da una
serie di ospiti di gran vaglia. Lucilla Galeazzi in primis, una
delle eredi di Caterina nel farsi bandiera e voce della tradizione
popolare italiana, voce principale del disco insieme a Maurizio
Geri. Ma anche Gianna Nannini, Piero Pelù, Daniele Sepe,
Nada, Davide Riondino...
Il tutto a servizio di un repertorio che ti catapulta in un mondo
affascinante e vitale, quello dell'Italia contadina, dove i temi
sono la fame e la fatica, lo sfruttamento e la ribellione, l'emigrazione
e l'ntimilitarismo, il lavoro e la festa, balli e canti d'amore,
religiosità popolare e irriverenza. Un passato non così
remoto nel tempo, ma che racconta un'Italia quasi completamente
scomparsa, capace però di riaffacciarsi con grande immediatezza,
anche grazie al gustoso impasto linguistico dei testi, colorati
delle tante sfumature vernacolari della terra di Toscana.
Il repertorio è stato scelto con cura da Tesi e Geri, con un occhio di riguardo, oltre che per alcuni classici, per una serie di brani ancora inediti, risalenti agli anni 80, scelti e cantati da Caterina, ma mai messi su disco.
Sopra i tetti di Firenze è quindi
anche un documento, un ulteriore punto fermo discografico nel
lavoro portato avanti da Caterina. Un lavoro di grande rigore,
con un libretto che accompagna canzone per canzone l’ascoltatore,
spiegando, di ciascun brano, l'origine, il contesto, la storia.
Inutile quindi che il recensore si dilunghi, dato che c'è
tutto scritto lì. Resta solo da invitare all'ascolto, alla
lettura, magari a un pizzico di nostalgia. Ricordandoci, con De
Gregori (chiude il disco la sua splendida Caterina),
che «la vita Caterina, lo sai, non è comoda per nessuno,
/ se ti fermi e vuoi gustare fino in fondo tutto il suo profumo».
Riccardo Tesi e Maurizio Geri
"Sopra i tetti di Firenze"
Omaggio a Caterina Bueno
Materiali sonori - marzo 2010
Nei negozi di dischi
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