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Le BiELLE RECENSIONI
Roberto Angelini: "Il dono della vista"
Una solida realtà, sulla scia di Nick Drake
di Giorgio Maimone


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Musicisti:
Roberto Angelini: chitarra e voce; Massimo Giangrande: chitarra elettrica;
Gabriele Lazzarotti: basso
Fabio Rondanini: batteria
Rodrigo D’Erasmo:violinista
Andrea Pesce:pianista

Mr. Kofee: tastiere

Testi e musica: Roberto Angelini

Tracklist

01. Vulcano
02.Tramonto
03. Fino A Qui Tutto Bene
04. Dicembre
04. Dove Sorge Il Suono
06. Fragile Fragilissima Felicità
07. Quando Crollano Le Stelle
08. Fiorirari
09. Beatochinonsa
10.Sulla Sponda Del Fiume
11. Venere
12. Benicio Del Toro
13. Ora
14. La Vista Concessa


E ne abbiamo un altro da tenere d'occhio. Roberto Angelini, che già ci aveva convinto con Pong Moon, omaggio a Nick Drake, con "La vista concessa" si propone come unod ei più interessanti cantautori della sua generazione, che, fortunatamente, è più giovane di quella dei cantautori storici (Angelini è del 1975). "La vista concessa" è un bellissimo album soft rock, che risente della conoscenza del repertorio di Nick Drake e che da lì parte per farne materiale di background su cui costruire traiettorie del tutto personali. Che gli vengono un gran bene.

E' molto morbido l'approccio di Angelini alla musica. Chitarre e archi. "Chiaramente - dice Angelini - sono rimasto legato a questo tipo di canzoni, molto strutturate sugli arpeggi di chitarra e gli archi sono anche un ottimo compagno di viaggio della chitarra e della voce. Questo disco, quello attuale, è molto acustico, ma poi in realtà ci trovo delle contaminazioni anche più elettriche".

"Vulcano", il singolo apripista è indubbiamente più mosso, come pure vivace sono "Venere" e "Benicio Del Toro", ma il meglio lo si apprezza nelle ballate morbide come "Fiorirari" o "Sulla sponda del fiume", ma la scelta, in fondo è solo questione di di sfumature. Angelini non ci asfissia proponendo dischi a raffica (questo è solo il suo terzo album di inediti in otto anni di attività, ma dentro a "La vista concessa" i brani proposti sono 14 e c'è davvero spazio praticamente per tutte le preferenze.

I brani proposti sono molto intimi e personali e questa accuratezza, anche questo spalancare un varco verso i recessi dell'anima possono essere scorti. "Mi sono messo a nudo in questo disco - ci ha detto ancora Angelini - Sono cose molte intime. Non ci ho pensato molto a quanto stavo scrivendo: le canzoni escono, vengono fuori così e uno le prende per quello che sono. Se poi sono grandi analisi che meritano di essere pubblicate … giudicatelo voi".

Da segnalare all'inizio, in "Vulcano", un invito a non credere alle apparenze e alla fine in "La vista concessa" l'invito a credere nei propri sogni e inseguirli fino alla follia. I quattordici brani in realtà sono singoli e non hanno legame gli uni con l'altro, però in questo modo un filo rosso viene teso da un capo all'altro del disco.

Niente apparenza, ma sostanza. La stessa che Angelini mette nei suoi testi e nelle sue canzoni, solo all'apparenza fragili, ma in realtà costruite con dentro il ferro. Perché le canzoni di Angelini hanno un'anima che le sostiene. Non si tratta di pezzi puramente di passaggio, ma sono canzoni scritte con un loro perché. Che poi possano piacere o meno è cosa che compete alla legge naurale della domanda e dell'offerta. Chi non ama questa musica potrà imputarle un'uniformità di fondo. Chi la ama sarà invece conquistato dalla grazia del porgere.

Il primo singolo dell'album è stato "Dicembre", uscito casualmente in dicembre e che ha la caratteristica di essere accompagnato da un video di grande successo e che è stato realizzato con la tecnica “a passo uno” con sculture in plastilina realizzate da Stefano Argentero e dallo stesso Angelini, esperto modellatore di plastilina fin dalla più tenera infanzia ("è un risultato del fatto di essere figlio unico!"). Con la stessa tecnica è anche impostato il sito di Roberto.
Eccolo:



 

 

 

 

 

 

 

 

Roberto Angelini
"La vista concessa"
Carosello - 2009
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Ultimo aggiornamento: 22-02-2009
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