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Tracklist
01. Pane arance e fortuna
02.Fiume solitario
03.Per non sentirsi soli
04.Sussurri e grida
05.Quando Maria non c’era
06.Rosa
07.Ragazzo padre
08.Tania la guerrigliera
09.Lolita di New Orleans
10.Anna
11.Formia ha Gaeta ma Gaeta Formia non ha
12.Hotel Est
13.Scavando la mia fossa
14.Pressappoco trentenni
15.Tresenda 43
16.Nonno
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Andrea
Parodi insieme a Massimiliano Larocca, Luca Mirti dei Del Sangre
e Stefano Barotti, rappresenta quella generazione di giovani cantautori
italiani, che ispirandosi tanto alla tradizione cantautorale italiana
quanto a quella roots americana, potremmo definire, usando una fredda
classificazione come Italian Roots Songwriter. Che i ragazzi avessero
i numeri era un dato di fatto, visti gli ottimi dischi sfornati
in questi anni, ma la dimostrazione lampante di come questa generazione
di cantautori sia in netta ascesa ci arriva da "Soldati",
il recente album di Andrea Parodi. Prodotto da Bochephus King e
registrato nell’arco di cinque anni tra Canada e Italia, il
disco, è una sorta di concept album sulla guerra e sulla
lotta quotidiana per l'affermazione di sogni e passioni personali.
Sedici storie scritte con grande sincerità e cura
compositiva, dense di suggestioni reali e metaforiche che Parodi
usa per esaltare il valore della Memoria sia come valore umano ma
anche dal punto di vista storico e politico. Le storie di "Soldati"
hanno una memoria profonda che viene dal passato, quello dei nostri
nonni (a cui Parodi dedica il disco) ma allo stesso tempo mantengono
saldo un legame con l’attualità e a tratti toccano
valori universali.
Chi ha avuto modo di
vedere dal vivo Andrea Parodi, già conosce alcuni di questi
brani, in versioni forse più scarne, ma non meno emozionanti,
qui nel disco invece sono tutti i brani sono impreziositi tanto
da efficaci e misurati arrangiamenti, ad opera di Bocephus King
e John Shepp, e tanto da vari ospiti speciali che duettano con
l’autore e che testimoniano le sue collaborazioni sui palchi
di tutta Italia.
Ad aprire
il disco è Pane, Arance e Fortuna,
una ballata evocativa in cui compare alla voce il cantautore newyorkese
Jono Manson e baciata da un arrangiamento in cui brilla l’ottimo
intreccio tra slide guitar e hammond. Si passa poi alle tenui
melodie spanish di Fiume Solitario,
che introduce al primo vertice del disco, Per Non
Sentirsi Soli, cantata in duetto con Claudio Lolli
e arricchita un sax in grande evidenza.
Sulla stessa
scia si pongono Sussurri e Grida e Quando
Maria Non C’era, ma ancor più suggestiva
è la corale border ballad Rosa,
ballata di denuncia popolare cantata in più lingue con
l’aiuto di Max Larocca, Marino Severini, Bocephus King,
Samantha Parton e Claudia Pastorino, e che racconta la storia
di una donna e dei suoi figli, della sua faccia su tutti i giornali,
una storia del Po che tocca dritto il cuore dell’ascoltatore.
Molto intense
sono le due traduzioni ovvero, Ragazzo Padre
(Single Father del cantautore scozzese Jackie Leven), che racconta
della solitudine di un padre che ha cresciuto suo figlio da solo,
e la splendida Tania La Guerrigliera
di e con Suni Paz, dedicata all’eroina, Tamara Bunke, più
nota come Tania la guerrigliera, unica donna che fece parte della
spedizione boliviana di Ernesto Che Guevara e come lui uccisa
in un imboscata nella giungla.
Protagoniste
dei due brani successivi, sono due donne, entrambe ma in modo
diverso, prigioniere della loro bellezza, ovvero Lolita
di New Orleans e Anna,
mentre a farla da padrone in Formia Ha Gaeta ma Gaeta
Formia Non Ha, è la voce di Luigi Grechi,
che ci conduce lungo una metafora profondissima in cui si respira
una sensazione di precarietà e di mancanza.
Se la synth
ballad Hotel Est è un'altra storia
di separazione e mancanza, Scavandomi La Fossa
è una murder ballad, come solo Massimo Bubola in Italia
era riuscito a fare, scritta a quattro mani con Bocephus King
e cantata con Luca Ghielmetti e Laura Fedele, il brano è
denso di potenza evocativa e pieno di ammiccamenti poetici tipicamente
americani.
L’ultima parte del disco è forse quella più
introspettiva con Pressappoco Trentenni, Tresenda
e Nonno, questi tre brani pur molto diversi sembrano
unite da un'unica ispirazione.
Il disco nonostante
la durata vada oltre l’ora, non annoia mai, anzi regala
emozioni e segnala la piena maturazione artistica di Andrea Parodi,
dopo il buono seppur acerbo disco di esordio.
Oltre all’aspetto
prettamente musicale c’è una particolarità
che caratterizza questo disco, come tutti quelli della LifeGate,
anche questo è stato realizzato con un packaging completamente
ecologico e stampata su carta riciclata Cyclus e le emissioni
di Co2 per la sua realizzazione sono state anch’esse ad
Impatto Zero.
Andrea
Parodi
"Soldati"
LifeGate
Music - 2007
Nei negozi di dischi e su www.lifegatemusic.it