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Le BiELLE RECENSIONI
Angelica Lubian: "Conservare in luogo fresco e asciutto"
Una promessa da non perdere di vista. Personalità
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Musicisti:
Arrangiato e suonato da Angelica Lubian e Simone Sant, eccetto Alessio Benedetti (Batteria 1,3,5,8,9,12), Federico Missio (sax alto e soprano 3)

Testi e musica: Angelica Lubian
Registrato e mixato da Simone Sant
Prodotto da Angelica Lubian


Tracklist

01 - Mercenaria
02 - Siffatta creatura
03 - Roba deperibile
04 - Incredibilmente disarmante
05 - Metereopatica
06 - Sconosciuto
07 - Taglia e cuci
08 - Schiavi ma felici
09 - Lo spazzolino
10 - Io non mancherò di niente
11 - Mon cher, addio
12 - Mi manchi, lo sai?
13 - Profumo di paglia




Non solo conservare, ma proteggere con attenzione. Siamo nell'ambito dei panda: femmine cantanti (e autrici) in via d'estinzione. Angelica Lubian l'avevo sentita al concorso "L'artista che non c'è", indetto da L'Isola che non c'era. Comemembro della giuria l'avevo votata e sostenuta con forza. Ovviamente non ha vinto. Ma è arrivata al primo disco dove conferma tutto il buono che aveva fatto intendere da quei primi due brani. Angelica c'è. E potrà fare sempre meglio. Ma già "Conservare in luogo fresco e asciutto" pratica graffi belli e decisi: personalità, grinta, carica e cose da dire. Io ci scommetto.

Quando c'è personalità. E' la dote che emerge dal primo ascolto del disco. Liriche dirette e anche urticanti quanto basta. Un rock preciso, cantautorale e senza fronzoli. Un debutto che non può lasciare indifferenti. Salvo poi lamentarsi che non ci sono voci nuove. Ci sono. Basta ascoltarle!

Punto forte della proposta di Angelica sono i testi poco inclini a compromessi: "Tu ci vedevi a scartarmi ansimante / mi ci vedevi a leccare il tuo seme / temendo già che lasciassi lo spazzolino da te. / Ripesco la saliva / che mi hai sputato in bocca, ci farò del fango" ("Lo spazzolino"). "Che animale strano che sono nata ieri / le cose del mondo non so come girano / Girano e voltano, si incastrano / quante cazzate buttate al vento senza un rimpianto" ("Taglia e cuci"). "Le premesse sono buone, così trasparenti ... perché mai dovrei sbagliarmi? / Non ha senso, non è vero, non esiste quella gente che / prima ti stringe in pugno e poi di getta al niente, in balia del niente. E siamo rimasti solo io e il Niente a guardarci in faccia / Io così sola, mentre il Niente se ne frega / anzi, ride del mio tentativo di autocommiserazione" ("Io non mancherò di niente").

Ma altrettanta energia si ottiene dalle musiche. Angelica non assomiglia a molte altre. Ogni tanto devia verso il pop, ma lo nobilita con una buona personalità e con una voce di forte presenza.

Ma non c'è mai la ballata scontata, nemmeno quando ce la si potrebbe attendere. Anche nelle pause completametne acustiche come "Profumo di paglia" l'approccio di voce e chitarra non è mai quello più facile. C'è ricerca, che voglia di colpire e di interessare con una proposta forte. Come nella miglior canzone del bigoncio quella "Mon cher, addio" che recita: "Togliti di dosso quel cappello rosso / che di primedonne ce n'è troppe inq uesto posto / e la Principessa tra tutte quante sono io / porta via il tuo oro: mon cher, addio!"

Ma decisamente forte (e intimamente rock) è anche la prima traccia: "Mecenaria": "non gridarmi adosso / ogni luogo comune di cui sei portavoce / non mi gridare contro / frustrazione condita con rara saggezza", dove il piglio può ricordare la migliore Nannini, ma solo per dare un'idea di massima. Da non trascurare nemeno la canzone che porta all'interno la frase che dà il titolo al disco: "Roba deperibile", che è una satira puntuta sulla tendenza del maschio a trovare una lei, candida rosa da "conservare in luogo asciutto e fresco /al riparo da ogni fonte solare / onde avitare le faccia del male / conservare, conservare, conservare, conservare!"

Così come merita attenzione anche "Siffatta creatura", dalle note morbosamente erotizzate e dalle forme verbali maliziosamente esagerate ad arte, come lascia intendere il titolo dalla forma desueta. Ma segnalando, segnalando stiamo citando tutte le canzoni del disco. E forse lo meriterebbero. Facciamo prima. Il consiglio è totale: ascoltate Angelica Lubian quando capita e prestatele attenzione, perché non propone materiale banale. Conservare in luogo fresco e asciutto!


Angelica Lubian
"Conservare in luogo fresco e asciutto"
Autoprodotto - 2008
Ai concerti o via mail

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Ultimo aggiornamento: 23-12-2008
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