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Le BiELLE INTERVISTE
Gianmaria Testa: "I premi fai più notizia a non ritirarli"
Una Targa Tenco meritata tre volte
di Giorgio Maimone


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Da questa parte del mare è Targa Tenco 2007. Una vittoria meritata tre volte. Prima di tutto perché è un bellissimo disco. Poi perché tocca un tema impegnato, dimostrando che di cose serie si può parlare senza essere pallosi e anche non a forza di slogan, ma con delicatezza, quasi sottovoce ma non per questo senza farsi sentire. E poi perché Gianmaria al Tenco finora s'era visto proprio pochino: una fugace apparizione al fianco di Nada nel 1999. Ci ritorma passando dalla porta principale. Cosa buona e giusta. Ecco le sue impressioni "a caldo", all'indomani della notizia.

Allora, Gianmaria, che impressione ti fa?
Cosa ti devo dire? Sono molto contento E anche un po’ imbarazzato, perché i premi imbarazzano sempre un po’. Però questo premio, la Targa Tenco, l’ho sempre giudicato il più importante perché viene assegnato da un centinaio di giornalisti . Poi per un disco come questo … monotematico … sono veramente molto contento. Non so che altro dire.

Ti conferma ulteriormente l’importanza del disco che hai fatto

Sì, in definitva una delle funzioni della critica, in questo caso positiva, è di farti anche capire se quello che hai da dire viene in qualche modo capito, raccolto, assimilato. Questo volta l’avevo visto già nel pubblico; ci sono stati concerti in cui la gente alla fine è venuta a discutere, anche animatamente, anche a venire a dire “noi non siamo d’accordo con quello che dici”. E per me è un buon segno, una piccola pietra in uno stagno.

Che conferma che c’è voglia di parlare anche di argomenti impegnativi, pesanti, come l’emigrazione, per l’appunto.

Ma sì, guarda, io questo l’ho capito da tempo. Ci raccontano un sacco di minchiate su quella che chiamano “la gente”. Che per fortuna non è caprona come la dipingono. Sono appena stato a Mantova con Erri De Luca al Festivaletteratura. Non c’è stato il “pubblico” al nostro spettacolo. E c’era la gente per le strade, normale, qualunque, ma con la voglia di parlare. Gente che se ne fotte della televisione ed è lì a un festival di letteratura. Io credo che “gli altri” siano ormai una minoranza. A chi la vogliono ancora raccontare? Penso che ci sia almeno la metà degli italiani che non si fà accalappiare.

Viene naturale una domanda su Grillo a questo punto …

A me viene solo da dire questo. Ne ho discusso, come tutti. Brecht diceva “povero il Paese che ha bisogno di eroi”, io dico “triste la politica che ha bisogno di essere sollecitata da un comico”! Grillo va benissimo quando fa il suo, però mi aspetterei qualcosa in più. Va benissimo quello che fa, faccia come ritiene, però io non sono uno che va su internet, non conosco il suo blog, anche se questo, caso mai, è una mia carenza. Io sono abituato a considerare la politica anche come una cosa complicata. Non c’è nulla di facile. La democrazia di per sé è un sistema complesso. Escludo che si possa risolvere tutto con un Vaffanculo, anche se quando ce vò ce vò perché adesso siamo arrivati a dei livelli … Però la cosa migliore sarebbe prospettare delle soluzioni. E poi mi viene da dire: un parlamento senza inquisiti, tanto per toccare uno dei temi di Grillo è certamente meglio di uno con inquisiti, ma non è detto che sia un buon Parlamento. Il non essere inquisito non salva dalla stupidità o da quant’altro. La stragrande maggioranza degli italiani non è inquisita, ma questo non significa che tutti sarebbero dei buoni parlamentari.

Torniamo al Tenco, se non sbaglio è la prima volta …

Sono stato una volta nel ’97 o ’98 ho fatto delle cose mie e delle cose con Nada Poi non sono mai più stato invitato e questa volta …

Finalmente un bel ritorno

Sì, con questo premio … ne ho presi già alcuni e in genere li vado a ritirare perché sarebbe più notizia non andare. Quindi purché se ne parli il meno possibile … In questo caso vado molto volentieri e anche con un po’ di imbarazzo, perché alla fine rimane dell’aria che si muove, ma questo l’ho sempre pensato come il riconoscimento più alto possibile in Italia per chi fa queste cose, per chi scrive canzoni, proprio perchè non credo che ci sia possibilità di condizionare il voto. E’ veramente un premio tranquillo e trasparente. A prova di Grillo, insomma.

Altra tua attività artistica? Hai quasi pronto un live credo.
Mah, stiamo registrando… che sia quasi pronto non saprei. Perché io sono un po’ refrattario ai live, anche se ora ho un gruppo supercollaudato, abbiamo già fatto delle registrazioni e ci stiamo ragionando. Adesso uscirà una ristampa di Lampo che era il mio terzo disco, esaurito, richiesto da alcuni e quindi lo ripubblichiamo. Poi uscirà Guarda che luna, lo spettacolo che ho fatto con Bollani e la Banda Osiris. Il dvd dovrebbe uscire in novembre. Poi ho fatto un lavoro su Leo Ferré con Paolo Fresu e Roberto Cipelli che uscirà in primavera. Molte cose.

Uscite affollate...

In Guarda che Luna e nel lavoro su Ferrè io sono solo una presenza, conto per uno, visto che sono lavori anche di altri. Per i progetti miei sto portando avanti il Chisciotte con Erri che effettivamente non è un progetto solo mio, ma me lo sento proprio attaccato addosso. Riprenderemo la tournée in febbraio e poi, sempre a febbraio, partirà una lunga tournèe in Francia. Infine dovrei rimettermi anche a scrivere un po’… anche se dopo un disco come questo… .

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Intervista rilasciata il 03-10-2007
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