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Da
questa parte del mare è Targa Tenco 2007. Una
vittoria meritata tre volte. Prima di tutto perché
è un bellissimo disco. Poi perché tocca
un tema impegnato, dimostrando che di cose serie si
può parlare senza essere pallosi e anche non
a forza di slogan, ma con delicatezza, quasi sottovoce
ma non per questo senza farsi sentire. E poi perché
Gianmaria al Tenco finora s'era visto proprio pochino:
una fugace apparizione al fianco di Nada nel 1999.
Ci ritorma passando dalla porta principale. Cosa buona
e giusta. Ecco le sue impressioni "a caldo",
all'indomani della notizia.
Allora,
Gianmaria, che impressione ti fa?
Cosa ti devo dire? Sono molto contento E anche un
po’ imbarazzato, perché i premi imbarazzano
sempre un po’. Però questo premio, la
Targa Tenco, l’ho sempre giudicato il più
importante perché viene assegnato da un centinaio
di giornalisti . Poi per un disco come questo …
monotematico … sono veramente molto contento.
Non so che altro dire.
Ti conferma ulteriormente l’importanza del disco
che hai fatto
Sì, in definitva una delle funzioni della critica,
in questo caso positiva, è di farti anche capire
se quello che hai da dire viene in qualche modo capito,
raccolto, assimilato. Questo volta l’avevo visto
già nel pubblico; ci sono stati concerti in
cui la gente alla fine è venuta a discutere,
anche animatamente, anche a venire a dire “noi
non siamo d’accordo con quello che dici”.
E per me è un buon segno, una piccola pietra
in uno stagno.
Che conferma che c’è voglia di parlare
anche di argomenti impegnativi, pesanti, come l’emigrazione,
per l’appunto.
Ma sì, guarda, io questo l’ho capito
da tempo. Ci raccontano un sacco di minchiate su quella
che chiamano “la gente”. Che per fortuna
non è caprona come la dipingono. Sono appena
stato a Mantova con Erri De Luca al Festivaletteratura.
Non c’è stato il “pubblico”
al nostro spettacolo. E c’era la gente per le
strade, normale, qualunque, ma con la voglia di parlare.
Gente che se ne fotte della televisione ed è
lì a un festival di letteratura. Io credo che
“gli altri” siano ormai una minoranza.
A chi la vogliono ancora raccontare? Penso che ci
sia almeno la metà degli italiani che non si
fà accalappiare.
Viene naturale una domanda su Grillo a questo punto
…
A me viene solo da dire questo. Ne ho discusso, come
tutti. Brecht diceva “povero il Paese che ha
bisogno di eroi”, io dico “triste la politica
che ha bisogno di essere sollecitata da un comico”!
Grillo va benissimo quando fa il suo, però
mi aspetterei qualcosa in più. Va benissimo
quello che fa, faccia come ritiene, però io
non sono uno che va su internet, non conosco il suo
blog, anche se questo, caso mai, è una mia
carenza. Io sono abituato a considerare la politica
anche come una cosa complicata. Non c’è
nulla di facile. La democrazia di per sé è
un sistema complesso. Escludo che si possa risolvere
tutto con un Vaffanculo, anche se quando ce vò
ce vò perché adesso siamo arrivati a
dei livelli … Però la cosa migliore sarebbe
prospettare delle soluzioni. E poi mi viene da dire:
un parlamento senza inquisiti, tanto per toccare uno
dei temi di Grillo è certamente meglio di uno
con inquisiti, ma non è detto che sia un buon
Parlamento. Il non essere inquisito non salva dalla
stupidità o da quant’altro. La stragrande
maggioranza degli italiani non è inquisita,
ma questo non significa che tutti sarebbero dei buoni
parlamentari.
Torniamo al Tenco, se non sbaglio è la prima
volta …
Sono stato una volta nel ’97 o ’98 ho
fatto delle cose mie e delle cose con Nada Poi non
sono mai più stato invitato e questa volta
…
Finalmente un bel ritorno
Sì, con questo premio … ne ho presi già
alcuni e in genere li vado a ritirare perché
sarebbe più notizia non andare. Quindi purché
se ne parli il meno possibile … In questo caso
vado molto volentieri e anche con un po’ di
imbarazzo, perché alla fine rimane dell’aria
che si muove, ma questo l’ho sempre pensato
come il riconoscimento più alto possibile in
Italia per chi fa queste cose, per chi scrive canzoni,
proprio perchè non credo che ci sia possibilità
di condizionare il voto. E’ veramente un premio
tranquillo e trasparente. A prova di Grillo, insomma.
Altra tua attività artistica? Hai
quasi pronto un live credo.
Mah, stiamo registrando… che sia quasi pronto
non saprei. Perché io sono un po’ refrattario
ai live, anche se ora ho un gruppo supercollaudato,
abbiamo già fatto delle registrazioni e ci
stiamo ragionando. Adesso uscirà una ristampa
di Lampo che era il mio terzo disco, esaurito, richiesto
da alcuni e quindi lo ripubblichiamo. Poi uscirà
Guarda che luna, lo spettacolo che ho fatto con Bollani
e la Banda Osiris. Il dvd dovrebbe uscire in novembre.
Poi ho fatto un lavoro su Leo Ferré con Paolo
Fresu e Roberto Cipelli che uscirà in primavera.
Molte cose.
Uscite affollate...
In Guarda che Luna e nel lavoro su Ferrè io
sono solo una presenza, conto per uno, visto che sono
lavori anche di altri. Per i progetti miei sto portando
avanti il Chisciotte con Erri che effettivamente non
è un progetto solo mio, ma me lo sento proprio
attaccato addosso. Riprenderemo la tournée
in febbraio e poi, sempre a febbraio, partirà
una lunga tournèe in Francia. Infine dovrei
rimettermi anche a scrivere un po’… anche
se dopo un disco come questo… .
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