Un
nuovo
album pronto per Natale
di
Giorgio Maimone
Sempre
disponibile, sempre di buon umore, Davide Van De Sfroos ormai
è una presenza costante su Bielle. Negli ultimi tempi
abbiamo avuto modo di parlare dei suoi concerti e dei suoi
libri più che dei suoi dischi, ma adesso c'è
un album nuovo in rampa di lancio. Dovrebbe arrivare per Natale,
il titolo non si sa ancora, ma dovrebbe muoversi su sentieri
affini a quelli percorsi con "Akuaduulza", il nostro
album Imperdibile
del 2005. Nel frattempo la formazione che affianca Davide
è cambiata almeno un paio di volte, ma questo ormai
non stupisce più nemmeno i suoi fan più accaniti.
Resta, immutabile, la pietra angolare di Angapiemage Galiano
Persico col suo violino, il resto è mutevole, al servizio
del capobanda. Ma cambiando l'ordine dei fattori (dei suonatori)
il prodotto, per adesso non è mai cambiato. L'ultima
uscita di Davide in ordine di tempo è il dvd Ventanas,
ma anche da quello, pur bello, ormai è passato quasi
un anno. Tempo di novità.
Alla ripresa dell’attività dopo l’estate.
Porti qualcosa di nuovo in tournée?
Qualcosa
di nuovo inteso come qualcosa di destinato al nuovo cd ci
sarà: c’è la canzone dei minatori e quella
del Cimino che è già diventata una maglietta.
Il Cimino è l’ex contrabbandiere che fece una
fuga incredibile con un finale quanto mai grottesco e comico:
sono due canzoni che ormai iniziano a entrare nell’immaginario.
Poi come questo tour ci ha permesso di fare ci si lascia andare
molto alla jam session, all’autoironia e al rispolverare
cover strane: da Jesse James, a Psyco killer dei Talking Heads,
a Another brick in the wall dei Pink Floyd. Alcune cose strane
ci sono: fa parte di quelle tournée libere, in cui
non avendo un disco da promuovere puoi tranquillamente giocare
con quello che ti passa per la testa. E sarà così
anche a Milano sicuramente.
Con
quale formazione giri in questo periodo?
La formazione
con cui giro è formata da Anga, come sempre, al violino;
Silvio Centamore alla batteria; Andrea Taravelli al basso;
l’italo americano Jamie Lee Scott Dolce alla chitarra
e, nuovo ingresso, Eros Cristiani alla fisarmonica, che ha
già suonato con Mauro Pagani e all’epoca anche
con De André.
Parliamo
un po’ del disco nuovo. Siamo alle ultime battute?
Il 90%
dei brani è già stato registrato. Le canzoni
sono in fase di ultimazione e stiamo facendo i salti mortali
per farlo uscire tra novembre e dicembre. Potrebbe uscire
per Natale.
Un
bel regalo per tutti i cowboys! Sai già il titolo?
No, non
ha ancora un titolo, ma la sua linea è ben tracciata.
Sono 15 brani, questo lo so. Ma avremo tempo per parlarne
ancora.
Ma
sarà un album nel solco di “Akuaduulza”
o quelle atmosfere sono già superate?
Ci siamo
tenuti la voglia di registrare molto roots, senza canoni e
confini: è un disco che suona molto radicale. Ci sono
molti suoni che possono far pensare a quella America, a New
Orleans: infatti ci saranno banjo, fisarmoniche , chitarre
slide, suoni molto grezzi, registrazioni di impatto, molto
libere, non prefabbricate. E’ un disco con un impatto
molto “live” e con delle canzoni per me molto
importanti.
E
gli altri tuoi progetti? Teatrali, libri?
Ogni
tanto facciamo questa versione che la chiamiamo “Quattro
gatti in quattro”, dove parliamo, chiacchieriamo e suoniamo
ed è il nostro momento più teatrale. Per il
resto mi sono concentrato molto sul disco nuovo, quindi lo
scritto, per ora rimane sui taccuini, Però c’è
sempre qualche guizzo, qualche mania che fa capolino.
Invece
“Va da via l’blues” è un capitolo
terminato …
Quello
è stato il momento del tour dello scorso anno con Sugar
Blues e l’abbiamo immortalato sul video Ventanas. Ma
è stata un’esperienza conclusa. E’ stato
bellissimo, mi è piaciuto Adesso si torna a fare a
quello che capita, quello che viene. Si va dove ti porta il
cuore e dove ti porta il manico della chitarra.
|