Un
ponte di musica tra la Brianza e il West
di Carlotta Baruzzi
Momento
positivo per la musica lariana. Dopo i Sulutumana e Davide Van De
Sfroos arriva il disco d'esordio di Andrea Parodi da Cantù.
Il cd, prodotto da Bocephus King, e inciso in Canada miscela canzoni
che hanno le radici nel miglior cantautorato italiano, da De Andrè
a De Gregori, da Guccini a Lolli, con le sonorità folk-rock
tipiche della musica di oltreoceano.
Nel disco suona infatti lo stesso King accompagnato dalle
chitarrre di Paul Rigby, dalle percussioni di Dan
Parry e John Shepp, dall' organo di Doug
Fujisawa e dal basso di Darren Parris.
Andrea racconta storie di casa nostra utilizzando sonorità
che danno loro un certo fascino “di confine”. E così
il brano di apertura "La neve nel tempo"
è leggermente jazzato; "Le piscine di Fecchio"
con la sua malinconia sottolineata dalla chitarra elettrica e dall'organo,
è notturna e solitaria “I Rododendri della
Sera”, sottolineata dalla bella voce di Amanda
Butterworth in sottofondo, ricorda certe ballate suonate
e cantate alla luce di un fuoco da campo e “Ad
est della notte” si appoggia sul ritmo di un
treno in corsa e attraversa la tristezza di un’assenza.
Parodi ha costruito un ponte musicale tra le praterie nordamericane
e l'erba della provincia lombarda e nel suo mondo a cavallo di due
mondi ci racconta di malinconie, di sogni e di ricordi, oppure di
improbabile incontro tra John Lennon e Gesù. Si misura poi
con "Tecumseh Valley", di Townes
Van Zandt, reintitolandola "Carolina"
e trasponendola tra i carrugi della vecchia Genova e Alghero e ancora
con "Never at all" dello stesso
Bocephus King, che diventa "Lui non c'è
più" per terminare con una scherzosa versione
di "Calabrisella Mia", cantata
in duetto con King, omaggio agli emigrati italiani in Canada.
Abbiamo detto della musica, curata e ottimamente eseguita; anche
i testi sono interessanti e capaci di evocare immagini ed emozioni.
Qualche incertezza la si può trovare nella voce, ancora ricca
di tante "e" aperte così lacustri, sulla quale
Parodi deve lavorare. Nel complesso un buon esordio, con una bella
impostazione musicale e testi interessanti. Attendiamo la crescita.
Andrea
Parodi
"Le piscine di Fecchio"
Autoprodotto - 2001
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aggiornamento: 26-04-2006 |