... VINICIO CAPOSSELA!!!
Dopo una lotta veramente all'ultimo voto, Vinicio
Capossela ha sbaragliato la concorrenza del
"Nostro Sanremo". Nonostante un recupero
fortissimo di Paola Turci (terza
per tre voti), Vinicio si è confermato,
riuscendo anche a ribaltare il ritardo di due
voti che ieri pomeriggio aveva nei confronti
dei Baustelle. Su 450 votanti,
prevalere per due e tre voti è veramente
un soffio! E comunque anche il primo dei "giovani"
, Francesco Sullo, si piazza
solo a pochi voti di distanza e sopra De Gregori!
Comunque grazie a tutti quelli che hanno voluto
giocare con noi. Alla prossima.
Come il volo di un piccione: Sanremo arriva
alla frutta (o al Dolce?)
di Giorgio Maimone
La mia sfera
di cristallo si è offuscata e assomiglia
stranamente alla sfera di pelle di porco dentro
la quale Gianni Mura a inizio campionato di
calcio strologa sull’esito del campionato
stesso. Su 8 finalisti ne ho azzeccati quattro:
tre erano scontati e uno era molto probabile,
Non ho considerato che in periodo di influenza
aviaria incombente, una canzone sui piccioni
potesse essere interpretata come un atto di
rottura dirompente. E ben mi sta.
- Continua
Festival di Sanremo e dintorni
di Elisabetta Di Dio Russo
Sanremo: festival
della canzone italiana, festival dei fiori.
Peccato l’assenza dei fiori che ha scatenato
le polemiche di Riccardo Giordano, presidente
dell’Ucflor (il mercato dei fiori di Sanremo)
Peccato l’assenza della messa a fuoco
delle canzoni, passate in secondo piano, come
un entità demodé.
Il festival 2006 verrà ricordato come
una brutta barzelletta, dove l’unico sussulto
di comicità “vera” (sicuramente
non quella espressa da Giorgio Panariello che
per il modico compenso di un milione di euro
forse avrebbe potuto anche far ridere il pubblico
invece di “ridersela” solo lui)
è stata espressa dall’eleganza
delle battute di Leonardo Pieraccioni e di Flavio
Oreglio, ospite d’eccezione, sul palco
insieme ai Sugarfree...
- Continua
di Alessio Lega
Purtroppo fra le prove e il lavoro frenetico
per la preparazione di un concerto che darà
vita al mio primo disco dal live non riesco
proprio ad accendere la TV per vedere il festival.
So che è in gara il mio ottimo amico
(e riverito collega) Carlo Fava. Sono riuscito
a sentire il suo pezzo, “Un dicorso in
generale”, che ha interpretato insieme
alla cantante israeliana Noa e trovo che sia
bellissimo, mi ha proprio commosso. Spero vinca
lui, a priori.
Anzi, se c’è un minimo di ispirazione
in chi decide (mica è necessaria solo
in chi scrive) vince lui!
Di Sanremo non penso nulla di preciso... non
ho il sacro orrore di molti per quella manifestazione,
certo, sotto molti lati, criticabilissima. Ho
però la presunzione di pensare che autori
come me (o Max Manfredi, o Carlo Fava...) possano
anche migliorarla. Io non avrei nessun problema
ad andarci, sono contrario alle schifiltosità
e allo snobbismo. Léo Ferré partecipò
al cantagiro.
Modugno, mio grande conterraneo, ha cambiato
la storia della canzone italiana proprio da
Sanremo e, per non parlare solo di gente notissima,
Franco Fanigliulo vi partecipò con un
pezzo bellissimo senza che però questo
risolvesse la sua vita o dannasse la sua anima.
Uno splendido outsider era e rimase. (EDDR)
di Stefano Bollani
Sanremo come rito; Sanremo, il piacere di sedersi
davanti alla tv e dimenticare tutto in favore
della gara fra i cantanti-gladiatori scesi nell'arena.
Sanremo è anche una buona occasione,
ammettiamolo, per farsi due risate alle spalle
di quei "divi" che vivono in una condizione
sempre più invidiabile, secondi solo
ai calciatori e alle relative veline. Così,
quant' è bello sentire una stecca di
quello o godere dell'incertezza di quell' altro;
o studiare la loro espressione mentre cantano
con convinzione testi pensati apposta per l'imprendibile
"massa".
Quei testi che hanno la pretesa di raccontare
una emozione e che giungono spesso a mettere
in luce l'enorme imbarazzo del cantante che
sarà pure uno splendido quarantenne (o
più) ma è costretto a cantare
cose che uno scriveva sui bigliettini che al
liceo si passavano alle fidanzatine, sperando
che non venissero intercettati dal compagno
di banco, che ci avrebbe preso in giro per l'intero
anno scolastico.
Diciamolo, diciamolo che è bello vederli
mettere in gioco tutta la loro onorata carriera
in un colpo solo, in quei tre minuti di canzone!
Oggi è molto meno drastica, la vicenda,
considerato che ormai il festival -è
dimostrato - non incide più di tanto
sulle vendite di un artista e sulla sua credibilità
futura (l'Italia è un paese che dimentica
in fretta cose ben più gravi di una brutta
canzone; e dimenticarle è un po' perdonarle.
Figurarsi se qualcuno va a rimproverare al "new
guru" Caparezza che qualche anno prima
di salire sul palco del 1 maggio per urlare
la sua solidarietà militante agli operai
e prendersi un applausone, sul palco dell' Ariston,
con lo pseudonimo di Miki Mix, cantava cose
tipo "ed è dolce come panna l'eco
della ninna quando vado a nanna". Anzi,
no, neanche cose tipo quelle, cantava proprio
quelle).
Ma tant'è: sogniamo tutti in fondo che
il festival torni ad essere importante, seguito,
se non altro per amore delle tradizioni e di
un certo periodo in cui su quel palco sono passati
professionisti della nostra canzone quali Domenico
Modugno o Luigi Tenco.
La musica, poi, la musica bisogna cercarsela
da qualche altra parte, non ti viene a trovare
di sua iniziativa, ma questo è il segreto
di Pulcinella, quindi non ve lo sto neanche
a dire.
di Eugenio Finardi
Su questa edizione del festival credo che ci
sia ben poco da dire: è un festival “piatto”,
che non da stimoli.
Dopo le Olimpiadi (c’è mia figlia
di sei anni che ancora piange perché
sono finite), dopo quindici giorni di dramma
“vero”, di passione, vedere sta
“robetta”…
Il festival di quest’anno è terribile!
È la cosa più noiosa che abbia
mai visto.
Ho seguito la prima serata insieme ad alcuni
amici (ma non lo vedrò più) e
devo dire che è veramente sotto tono.
Anche a livello di canzoni non mi sembra che
ci sia nemmeno un pezzo davvero valido.
Penso che l’eliminazione di Anna Oxa sia
ampiamente meritata. Lei è un personaggio
un po’ improponibile che vuol darsi uno
spessore quando invece non ce l’ha. Quanto
all’esclusione di Francesco Baccini: mi
han detto che questo sia un festival molto in
quota ad AN e forse, Baccini, era troppo di
sinistra.
Probabilmente vinceranno i Nomadi.
Credo che una manifestazione come quella di
Sanremo non abbia più troppo senso:è
una delle anomalie che rendono impossibile la
modernizzazione dell’Italia. L’italia
poi non ha nemmeno un’industria discografica
“degna”…
Il festival di Sanremo è un po’
un incubo: io ho partecipato due volte, purtroppo.
Parteciparvi per un cantante è una cosa
assurda: per una settimana ti sembra di essere
l’assoluto centro dell’universo.
Si fa un’intervista ogni dieci minuti,
tutti ti saltano addosso, ti chiedono gli autografi.
Poi, finito il festival, “gabbato lo santo”,
si torna alla normalità.
Come prima. (EDDR)
di Max Manfredi
Il Festiva di Sanremo è il trionfo dell'entropia:
un enorme "indotto" col pretesto della
gara canora.
Pretesto oggi particolarmente assurdo: chi mai,
e con che diritto, può scegliere canzoni
e personaggi più rappresentativi di altri
nell'ambito della musica leggera?
Tralasciamo l'assenza (fisica, se non come autori)
degli artisti ritenuti più importanti
in quel settore particolarmente significativo,
nella musica leggera, che viene chiamata "canzone
d'autore".
- Continua
di
Shel Shapiro
Un festival mediocre quello di quest’anno:
è molto facile sparare sulla crocerossa,
però mi sembra, seppure con l’eccezione
di qualche canzone, che non ci siano ne “canzoni”
ne “personaggi”.
Mi sembra che siano ancora tutti lì,
a parlare delle solite cose: “senza te;
con te; cosa farò”.
Bella la canzone di Ron.
Poi ho notato …Anna Oxa che almeno è
stata una “presenza”, una dichiarazione
“, come dire: “io sto qui”.
Che altro si può dire di Sanremo?
- Continua
|
Classifica per raggruppamento
Donne
1) Paola Turci
2) Gianna Nannini
Uomini
1) Vinicio Capossela
2) Francesco De Gregori
Gruppi
1) Baustelle
2) Acustimantico
Giovani
1) Francesco Sullo
2) SursumCorda
Povia vince il Festival di Sanremo ( e questo
dovrebbe servirci per buttare tutto ai pesci),
ma Carlo Fava vince il premio della critica
(e questo ancora ci concilia col Festival).
Intanto da noi come va? Restano in gara tra
gli uomini solo Capossela e
De Gregori (Fossati si difende,
ma non ce la fa), tra le donne Gianna
Nannini e Turci (Bombardella
un po' meglio di Isa, votate, ma fuori tutte
e due). Tra i gruppi si salvano solo Baustelle
e Acustimantico (forti i Sulutumana,
ma fuori) e tra i giovani restano in gara solo
Francesco Sullo, i SursumCorda,
Ettore Giuradei e Massimiliano
Larocca. Tra questi 8 i vincitori di
categoria e assoluti. Lunedì a mezzogiorno
la proclamazione di Bielle.
****
Nuova "strage" anche
nel Nostro Sanremo giunto al penultimo giorno.
Con i nomi rimasti in gara domani a mezzogiorno
ci sarà la finale. Il risultato ultimo
sarà comunicato lunedì a mezzogiorno.
Fino ad allora votate pure. Puntuale nel primo
pomeriggio di sabato arrivano le eliminazioni:
fuori Roberto Vecchioni (che
pure ha preso un sacco di voti dopo la sua partecipazione
al Sanremo vero, ma ... troppo tardi per eliminare
il ritardo rispetto ai primi tre. Esclusi anche
i Ratti della Sabina, perché
il loro bel disco è troppo recente. Tra
i giovani fuori l'unica donna, Claudia
Fofi e Simone Cristicchi,
l'unico cantautore di qualità a essere
rimasto in gara nel Sanremo vero. Abbiamo poi
un ex aequo tra le donne: Isa
e Claudia Bombardella hanno
esattamente gli stessi voti: le teniamo entrambe.
Cosi' come tra i giovani Giuradei, Menna
e Larocca sono pari. Piccola critica:
anche i lettori di Bielle votano i "grossi"
e trascurano i meno noti. Su, un po' di fantasia
e di voglia di ascoltare il nuovo! Lo sappiamo
che De Gregori, Capossela, Fossati, Nannini
sono bravi. Ma i "giovani" non sono
da meno. Ascoltateli!
***
Il nostro gioco continua a mietere le sue vittime:
dopo Teresa de Sio Pinomarino Davide Giromini
e Gang usciti ieri, oggi sono stati eliminati
tra gli uomini Ricky Gianco,
tra le dionne Nada, tra i gruppi
gli OttoOhm e tra i giovani
Resto Mancha, Nighthawks e
Jean Fabry. Nella classifica provvisoria
sono in testa per le donne Nannini e Turci,
per gli uomini Capossela e De Gregori, per i
gruppi Baustelle e Sulutumana e tra i giovani,
a sorpresa, Francesco Sullo.
***
In tempi di Sanremo abbiamo deciso di giocare
anche noi lo stesso gioco con voi.
Ecco i nostri gruppi: cantanti uomini,
donne, gruppi e giovani.
Ogni giorno, in base ai voti della nostra giuria
interna e dei vostri voti
(giuria demoscopica e popolare) taglieremo due
teste per gruppo fino ad arrivare sabato alla
finale a otto, due per categoria: due donne,
due
uomini, due gruppi e due giovani. Dopodichè
avremo i vincitori per ogni categoria e anche
il vincitore assoluto.
È tutto un gioco, no? E allora
giochiamolo divertendoci.
Tutti quelli che giocano potranno ascoltare
i brani in gara.
Buon gioco e ... buona musica!
Per votare potete scrivere a
sondaggi@bielle.org
specificando una preferenza per ogni categoria
Donne:
Gianna Nannini:
"Sei nell'anima"
Paola Turci: "L'inverno
senza neve"
Isa: "Bella figlia"
Teresa De Sio: "La manotanara"
Nada: "Chiedimi quello
che vuoi"
Claudia Bombardella: "Historia
d'un souvenir"
Uomini:
Ivano Fossati:
"Baci e saluti"
Francesco De Gregori: "In
onda"
Vinicio Capossela: "Ovunque
proteggi"
Roberto Vecchioni: "Stagioni
nel sole"
Ricky Gianco: "Buddha
Grass"
Pino Marino: "Qualcosa
che non cambia il mondo"
Gruppi
I Gang: "Cantami
di te"
Sulutumana: "Amore d'Egitto"
I Ratti della Sabina: "Non
fa paura la notte" con Locasciulli e Raffaella
Misiti
Baustelle: "La guerra
è finita"
OttoOhm: "Domani"
Acustimantico: "Canzone
del telaio e del cielo"
Giovani
Claudia Fofi:
"Voglio"
Simone Cristicchi: "Questo
è amore" (con Endigo)
Ettore Giuradei: Il vino e
la nebbia
Resto Mancha: "La ballata
delle rivolte"
Nighthawks: "Christmas
Eve"
Francesco Sullo: "Il lampo
del temporale"
SursumCorda: "Poesia bruciata"
Caffé Sport Orchestra:
"San Lorenzo"
Mirco Menna: "Normale"
Massimiliano Larocca: "L'etica
del viandante"
Davide Giromini: "Cara
Laura"
Clan Mamacé: "Elena"
Un Discorso In Generale
di Carlo Fava e Gianluca Martinelli
Come fa la tua pelle a sapere
di pesca
Per tutta la settimana
Come fa la tua pelle a sapere d'arancia
D'arancia siciliana
Qualcuno qualcuno dovrebbe spiegarmi chi sei
veramente
Perche' io non lo chiedero' mai a te a te direttamente
Perche' io non lo chiedero' mai a te direttamente
Come fa quel tuo sguardo a puntare il futuro
E a fermarsi su tutte le cose
E a passare attraverso quel mondo incantato
E arrivare alla fine del mese
Nessuno ancora nessuno e' riuscito a spiegarmi
Chi sei veramente e mi sa che un bel giorno
lo chiedero'
A te a te direttamente
Un bel giorno lo chiedero' a te a te direttamente
Ma per adesso e' come stare al ristorante
Chiedere il conto senza avere in tasca niente
Mi hai allagato il cuore e te lo voglio dire
cosi'
Tanto per fare un discorso in generale
E tutto questo e' come stare al ristorante
Se non hai niente da dire non dire niente
Una di rosso e mezza naturale cosi
Per continuare quel discorso in generale
Come fanno le mani a resistere ancora
E a non stringerti fino a morire
Come fanno le parole a seguirsi intrecciarsi
fino a sparire
Come fa la tua voce a cantare la pioggia che
cade
Il vento il sereno
La tua voce a toccare a sfumare nei colori dell'arcobaleno
La tua voce a toccare a sfumare nella luce
Dell'arcobaleno
Ma tutto questo e' una questione di pazienza
Come aspettare col sorriso una sentenza
Come parlare del disordine mondiale cosi
Tanto per fare un discorso in generale
E tutto questo e' come stare al ristorante
Se non hai niente da dire e vabbe' non dire
niente
Dimmi del mondo o leggimi il giornale
Cosi per continuare quel discorso in generale
Come fa la tua pelle a sapere di pesca
Per tutta la settimana
Come fa la tua pelle a sapere d'arancia
D'arancia siciliana
Che Bella Gente
di Simone Cristicchi
Ilala ilalà ilalà...
Cie bella gente capisce tutto
Sa il motivo ma non il trucco
Scruta dietro persiane vecchie ormai
Ti fa sempre gran domande
Poi ti intaglia come un diamante
Aspetta che tu crolli per poter dire agli altri
«L'avevo detto io»
Bisognerebbe stare tutti zitti
Non dare retta neanche ai tuoi fratelli
Parlare piano piano a bassa voce
Vedi Gesù che l'hanno messo in croce
Embè Embè
Vuoi o non vuoi devi fare così
Io sulla croce ci andrei
Ma per chi, per chi
Ilalà ilala ilala ilala...
Che bella gente capisce tutto
Sa il motivo ma non il trucco
Ha pistole con proiettili di malignità
Bisognerebbe caricarle a salve
E far di gomma tutti quei pugnali
Che se ti giri per un solo istante
Te li ritrovi conficcati alle spalle
Embè Embè
Vuoi o non vuoi devi fare così
io pugnalato sarei
Ma da chi, da chi
Aspetterò
Che mi darete addosso
Aspetterò
Fermo qui al mio posto canterò...
Per esempio certe volte preferisco i matti
Perché dicono quello che pensano e non
accettano ricatti e compromessi
Non si confondono con gli altri
Nel bene, nel male rimangono se stessi
Tu non accontentarti di restare in superficie
Ma scava nel profondo oltre la radice e le apparenze
Amami per quel che sono veramente
E resterò con te per sempre
Ilalà ilala ilala ilala...
Che bella gente
|
Ho sognato Sanremo
d'autore. Dormivo
di Giorgio Maimone
Alla fine la mia sfera di pelle di porco, presa
in prestito da Gianni Mura, due cose me le ha
fatte vedere giuste: il primo posto di Povia
e il secondo dei Nomadi. Altre due ne ha sbagliate:
ma la Tatangelo vincitrice tra le donne non
sta neanche tra i peggiori incubi da cattiva
digestione! E Riccardo Maffoni davanti a Simone
Cristicchi tra i giovani non può che
essere frutto di uno scherzo di cattivo gusto.
Gioco facile invece sul premio “Mia Martini”
della critica (e lì devo confessare di
un avere neanche consultato la sfera), andato,
come di necessità, a Carlo Fava, Noa
e Solis String Quartet.
(continua
e ... per fortuna ... finisce)
L'appuntamento si annuncia
in bilico tra tradizione e innovazione, con
Giorgio Panariello nel duplice ruolo di direttore
artistico e conduttore e con la direzione artistico-musicale
di Gianmarco Mazzi.
Sul palco del Teatro Ariston della Città
dei Fiori, cinque serate in diretta su Raiuno
(27-28 febbraio, 2-3-4 marzo) con l’inedita
coppia Ilary Blasi e Victoria Cabello al fianco
dell'attore comico.
A completare il cast Marta Cecchetto, Claudia
Cedro, Vanessa Hessler e Francesca Lancini,
quattro modelle che accompagneranno gli artisti
sul palcoscenico, indossando abiti creati dai
più grandi nomi del Made in Italy.
Trenta gli artisti in gara, divisi nelle categorie
Donne, Uomini, Gruppi e Giovani.
UOMINI
ALEX BRITTI …solo
con te
LUCA DIRISIO Sparirò
GIANLUCA GRIGNANI Liberi di sognare
POVIA Vorrei avere il becco
RON L’uomo delle stelle
MICHELE ZARRILLO L’alfabeto degli amanti
DONNE
SIMONA BENCINI
Tempesta
DOLCENERA Com’è straordinaria la
vita NICKY NICOLAI Lei ha la notte
ANNA OXA Processo a me stessa
SPAGNA Noi non possiamo cambiare
ANNA TATANGELO Essere una donna
GRUPPI
I RAGAZZI DI
SCAMPIA con Gigi Finizio Musica e speranza
NOA, CARLO FAVA & Solis String Quartet Un
discorso in generale NOMADI
Dove si va
SUGARFREE Solo lei mi dà
MARIO VENUTI & Arancia Sonora Un altro posto
nel mondo
ZERO ASSOLUTO Svegliarsi la mattina
GIOVANI
AMEBA 4 Rido…forse
mi sbaglio
ANDREA ORI Nel tuo mare
ANTONELLO Capirò Crescerai
SIMONE CRISTICCHI Che bella gente DEASONIKA
Non dimentico più
HELENA HELLWIG Di luna morirei
L'AURA Irraggiungibile
RICCARDO MAFFONI Sole negli
occhi
TIZIANO ORECCHIO Preda innocente
MONIA RUSSO Un mondo senza parole
IVAN SEGRETO Con un gesto
VIRGINIO Davvero
CLASSIFICA DEFINITIVA PER
CATEGORIE DOPO L'ULTIMA SERATA
UOMINI
1. POVIA - Vorrei
avere il becco
2. MICHELE ZARRILLO -
L’alfabeto degli amanti
3. ALEX BRITTI - …Solo
con te
4 . RON - L’uomo delle stelle
5. LUCA DIRISIO - Spariro’
6. GIANLUCA GRIGNANI -
Liberi di sognare
DONNE
1.
ANNA TATANGELO - Essere una donna
2. DOLCENERA - Com’e’
straordinaria la vita
3. NICKY NICOLAI - Lei
ha la notte
4. SIMONA
BENCINI -Tempesta
5. SPAGNA - Noi non possiamo
cambiare
6. ANNA OXA - Processo
a me stessa
GRUPPI
1.
NOMADI - Dove si va
2. ZERO ASSOLUTO - Svegliarsi
la mattina
3. RAGAZZI DI SCAMPIA
CON GIGI FINIZIO - Musica e speranza
4 . SUGARFREE - Solo lei mi ha
5. NOA, CARLO FAVA &
SOLIS STRING QUARTET - Un discorso in generale
6.
MARIO VENUTI & Arancia Sonora - Un altro
posto nel mondo
In rosso gli eliminati
A Sanremo si cantano canzoni d’autore
di Giorgio Maimone
Se voltiamo lo
sguardo indietro, intanto che aspettiamo di
capire se Carlo Fava o Simone Cristicchi riusciranno
a piazzare la zampata d’autore, scopriamo,
come dice il titolo, che a Sanremo si cantano
canzoni d’autore. E si sono sempre cantate.
Secondo l'analisi di Giuseppe Antonelli, Docente
di Linguistica Italiana all’Università
degli Studi di Cassino, le canzoni di Sanremo
sarebbero afflitte da “futuribilismo”,
ossia avrebbero tutti i verbi declinati al futuro.
In compenso sarebbero scritte con la ricetta
della nonna con i soliti limiti: le “zeppe”
per dare l’impressione di cantare rock
(“tu / più / blu /dà / ha
/ città). Sempre a suo dire, in questo
articolo uscito durante il fine settimana che
tanto ha fatto parlare di sé, mancherebbe
quest’anno “l’acuto, tanto
per usare un termine musicale, quel pezzo forte
che anche le edizioni dell’ultimo decennio
avevano sempre garantito”.
- Continua
San Remo ... aiutaci tu!
di Giorgio Maimone
Si salva poco, molto poco dalla prima
serata del Festival di Sanremo. E anche
quello che si salva non sono del tutto sicuro
che resterà in salvo fino alla serata
finale. Partiamo dalle classifiche, parziali
certo, ma dove già ci sono vincitori
e vinti. Semplifica la vita il fatto che i cantanti
sono divisi per categoria. Donne: vince, per
ora certo, Dolcenera con “Com’è
straordinaria la vita”. Dolcenera era
la favorita della vigilia, ha persino evitato
di pronunciare in diretta la “parolaccia”
contenuta nella sua canzone ed ha fatto il pieno
dei voti. Canzonetta sanremese dalla prima all’ultima
nota, cantata con grinta.
- Continua
Ultimo tango a Sanremo: e l'Oxa se ne
va/ Grignani se ne va
di Giorgio Maimone
Seconda serata a Sanremo e
quasi nessuna sorpresa. Come si era intuito
a sufficienza dalla prima giornata Anna Oxa
e Gianluca Grignani non ce l’hanno fatta
a recuperare il subisso di voti che li aveva
già relegati in fondo alla graduatoria
nella prima giornata e sono stati eliminati.
Niente di grave, in fin dei conti, anche se
a rigor di nomi le due eliminazione sono da
annoverare tra quelle clamorose, perché
la Oxa era alla dodicesima partecipazione ed
è anche una ex vincitrice, mentre Grignani
è “nato” artisticamente proprio
a Sanremo ed era alla quarta partecipazione
alla kermesse sanremese. Il fatto “grave”
è che la canzone della Oxa, ascolto dopo
ascolto, stava crescendo di importanza.
- Continua
Sangue
e arena a Sanremo: restano incornati Noa e Ivan
Segreto
di Giorgio Maimone
Arriva tutti
gli anni un momento in cui ci si chiede: “ma
perché guardo Sanremo?” e tutti
gli anni riesce difficile trovare una risposta.
Per la gara, probabilmente? Perché si
vede o si subodora il sangue, il clima da corrida,
il tutti contro tutti? Perché si vogliono
vedere le lacrime in diretta di Anna Oxa o un
gesto di stizza di uno degli eliminati o le
facce che hanno i giovani. Ogni tanto viene
il dubbio che si guardi Sanremo come si guarda
la partenza della Formula Uno: nella speranza
che ci sia un incidente. Nell’attesa dell’incidente
ci tocca però consumarci il fegato a
vedere che tutte le volte che viene proposta
una canzone decente questa non riesce ad arrivare
nemmeno alla finale, non si dice alla vittoria:
il tema della serata di giovedì,
in fondo, è questo.
- Continua
di Marco Ongaro
Non ho visto Sanremo: per scelta, da diverso
tempo, non ho la tv.
Ma una notte, prima di coricarmi in una casa
dove c'è la televisione, (una casa non
mia) ho avuto la fortuna d'imbattermi nell’esibizione
dei "giovani".
Sapevo che c'era un amico tra loro.
Uno che da ragazzino (ragazzino lui) mi ero
ritrovato davanti proprio alla Fontana di Avesa,
qui a Verona, in occasione di un concerto che
avevo organizzato per Max Manfredi, credo nel
2001.
- Continua
di Ivan Cattaneo
Penso
che questo sia il Sanremo con le canzoni più
brutte che abbia mai sentito in assoluto. E
te lo dico con “certezza”: ho provato
ad ascoltarle, a riascoltarle ma son proprio
brutte! Anche quella di Alex Britti che forse
è una delle meno peggio…
Come quella di Ron che non è gran che:
parte molto bene, molto bello l’inciso
ma poi si perde via completamente. Il testo
è così banale!
- Continua
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